Nel nostro Paese c’è ancora troppa poca consapevolezza sul valore di una risorsa sempre più scarsa, quella che ormai viene definita l'”oro del futuro”, cioè l’acqua. E i dati lo confermano. La ricerca appena presentata da Ipsos e Reckitt svela infatti i numeri della scarsa percezione del consumo di acqua degli italiani. Te ne parliamo qui, insieme a un progetto volto ad aumentare la nostra consapevolezza sull’importanza di consumi sostenibili.
→ Il 22 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata dell’acqua
Secondo il World Resources Institute entro il 2040 lo stress idrico dell’Italia – cioè il rapporto tra l’uso dell’acqua e l’approvvigionamento idrico – rientrerà nella fascia critica “alta”. L’acqua, la risorsa che origina e sostiene la vita in tutte le sue forme, non è un bene illimitato e questa consapevolezza deve guidare cittadini e aziende ad adottare nuovi modelli di comportamento e nuove abitudini di consumo che siano volte alla sua tutela e salvaguardia. Dobbiamo essere tutti più consapevoli.
Il progetto “Acqua nelle nostre mani”
Per sensibilizzare gli italiani sul problema della scarsità d’acqua in Italia, Finish, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua presenterà “Acqua nelle nostre mani”, un progetto volto a cambiare il comportamento di tutti verso abitudini più sostenibili. Questo progetto nasce all’interno di una visione globale di Reckitt Benckiser, leader mondiale nella produzione di beni di largo consumo nei settori della salute, igiene e pulizia della casa, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare un mondo più pulito.
La scarsa preoccupazione degli italiani per l’acqua: tutti i numeri
Per avere una chiara fotografia del sistema Italia, Finish ha realizzato con Ipsos una ricerca su un campione rappresentativo di 1.000 individui dalla quale emerge che la scarsa preoccupazione degli italiani per l’acqua nasce anche dall’errata percezione dei reali consumi di una famiglia. Infatti, si ritiene che in media una famiglia consumi poco più di 100 litri al giorno mentre in realtà il consumo per uso civile di acqua in Italia è di 220 litri pro capite al giorno. A questo dato si aggiunge che, nonostante una sempre più diffusa consapevolezza di nuove e migliori pratiche utili a ridurre il consumo di acqua, i comportamenti dei cittadini italiani nei confronti della sua scarsità continuano a non essere correttamente indirizzati. Tra le cause principali di questo fenomeno emerge il fatto che tra le tematiche ambientali la scarsità d’acqua viene legata alla stagionalità in specifiche zone del nostro paese e viene posta in secondo piano rispetto ad altri elementi come la gestione dei rifiuti, l’inquinamento della plastica nei mari e l’inquinamento dell’aria.
Inoltre, dalla ricerca realizzata da Finish con Ipsos emergono alcuni dati, estremamente chiari rispetto al comportamento degli italiani con il bene acqua:
– oggi, solo 2 italiani su 10 pensano che la scarsità d’acqua sia già un problema;
– nel 39% delle case italiane non è presente la lavastoviglie e dove c’è (61%) l’abitudine a lavare i piatti a mano è ancora molto diffusa;
– la maggior parte degli italiani sa che si consuma meno acqua quando la lavatrice viene utilizzata a pieno carico, ma solo il 50% degli utilizzatori adotta questa modalità di lavaggio;
– 8 italiani su 10 si occupano di giardini o di piante da innaffiare. Il 62% se ne occupa la sera quando in realtà il momento migliore è la mattina, così da evitare il ristagno dell’acqua.
Il primo passo per iniziare a cambiare le cose: la consapevolezza
Creare consapevolezza sul problema è il primo passo per iniziare a cambiare le cose: questp è quanto emerge chiaramente dalla ricerca Ipsos per Finish. Con questa iniziativa Finish ha quindi l’ambizione di renderci consapevoli dell’importanza della salvaguardia dell’acqua e di convincerci a cambiare le nostre abitudini.
Fra le misure che si possono adottare per contribuire alla salvaguardia della risorsa idrica c’è ad esempio l’uso più frequente e consapevole della lavastoviglie. L’utilizzo di questo elettrodomestico consente, rispetto al lavaggio a mano delle stoviglie, di ridurre ogni volta il consumo d’acqua da 122 litri a soli 12 litri. Non solo l’impiego della lavastoviglie, ma anche i comportamenti che accompagnano il suo utilizzo possono fare la differenza. Oggi ancora il 56% degli italiani sciacqua i piatti prima di metterli in lavastoviglie, sprecando fino a 38 litri d’acqua ogni volta.