
Il Negozio Olivetti venne progettato da Carlo Scarpa nel 1957-58 su incarico di Adriano Olivetti, che desiderava realizzare un moderno showroom in piazza san Marco a Venezia per esporre le macchine da scrivere e da calcolo prodotte dalla celebre azienda di Ivrea.
Chiuso nel 1997 e temporaneamente trasformato in una rivendita di prodotti per turisti, il Negozio è stato infine generosamente dato in concessione al FAI nel 2011 da Assicurazioni Generali, proprietaria dell’immobile, in vista dell’apertura al pubblico del Bene.
L’eccezionale opera di Carlo Scarpa è divenuta così un fedele Museo di se stesso, saggiamente restaurato dall’ente proprietario, sotto la direzione dell’architetto Gretchen Alexander Gussalli Beretta e l’alta sorveglianza di Renata Codello, soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia. La brillante articolazione dello spazio, la straordinaria scala centrale quasi sospesa nel vuoto, la valorizzazione delle potenziali trasparenze dell’ambiente, l’uso accurato dei materiali e delle tecniche tradizionali veneziane, dallo stucco al mosaico, sono solo alcune delle qualità del lavoro scarpiano che emergono nel corso della visita.

Un folto bosco di alberi giganteschi, vestigia di costruzioni antiche, dirupi vertiginosi, rocce scoscese, verdi radure illuminate dal sole, sentieri rupestri, piccole gallerie, grotte naturali.
A pochi passi da Roma, sorge a Tivoli il Parco Villa Gregoriana, voluto da Papa Gregorio XVI per sistemare il vecchio letto del fiume Aniene stravolto dalla rovinosa piena del 1826.
Meta di viaggiatori, poeti, artisti, re e imperatori nel corso dei secoli, ma ridotto a uno stato di degrado e abbandono alla fine del Novecento, Parco Villa Gregoriana è stato riaperto al pubblico nel 2005 grazie al FAI dopo un imponente lavoro di recupero paesaggistico.

Circondata da un magnifico giardino all’italiana, Villa Panza di Biumo è stata costruita alla metà del XVIII secolo per volontà del marchese Paolo Antonio Menafoglio e ampliata in epoca neoclassica dall’architetto Luigi Canonica, su incarico del duca Pompeo Litta Visconti Arese.
La villa è celebre nel mondo per la collezione d’arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo vi ha raccolto a partire dagli anni ’50. Nei saloni e nelle grandi scuderie, sono oggi esposte oltre cento opere di artisti contemporanei, oltre a ricchi arredi del periodo che va dal XVI al XIX secolo e ad un’importante raccolta di arte africana e precolombiana.

La visita al Bosco di San Francesco di Assisi, splendido esempio di paesaggio rurale italiano di 64 ettari e oltre 800 anni di storia, non è una semplice passeggiata tra i boschi ma molto di più. Un cammino interiore alla scoperta di quel messaggio di perfetta armonia tra Uomo e Creato che San Francesco insegnò al mondo proprio a partire da questi luoghi. Il percorso invita a seguire lo stretto sentiero che attraversa terreni boschivi e campi coltivati, radure e oliveti.
Giunti a fondovalle si scoprono le testimonianze di un microcosmo abitato, a cavallo tra il XIII e XIV secolo, da monache benedettine che comprende una chiesa, un mulino, i resti di un ospedale e di un monastero e, più avanti, un’antica torre-opificio dalla quale è possibile ammirare e vivere il “Terzo Paradiso”, la straordinaria opera di Land Art del Maestro Michelangelo Pistoletto realizzata appositamente per il Bosco di San Francesco.

Il grande complesso castellano, tra i più suggestivi del Trentino, appare adagiato nel paesaggio collinare assecondando il susseguirsi delle balze con la poderosa cinta muraria, le cinque torri, il palazzo baronale e l’imponente mastio. Isolata nel verde è la casa delle guardie, che custodisce uno straordinario ciclo di affreschi trecenteschi con scene di guerra.
Ma non è da meno la stanza d’Amore nel mastio con i suoi raffinati affreschi, esempio precoce di pittura profana del XIV secolo, databili tra il 1330 e il 1333. Ospiti illustri si sono avvicendati tra le mura di questo maniero: dal re longobardo Autari, con la consorte Teodolinda, agli imperatori Carlo V e Massimiliano d’Asburgo.

Sulle colline della provincia di Cuneo, il Castello della Manta custodisce nel salone baronale una delle più stupefacenti testimonianze della pittura del gotico internazionale: un ciclo di affreschi raffigurante “Eroi ed Eroine” cui fa riscontro, sulla parete opposta, la misteriosa rappresentazione della “Fontana della Giovinezza”.
Il complesso castellano è frutto di successive aggregazioni a partire dall’originario fortilizio del XIII secolo e si è arricchito nel ‘500 dell’elegante salone delle grottesche e di una bella galleria affrescata. La vicina chiesa parrocchiale racchiude preziosi affreschi quattrocenteschi.

Tra Camogli e Portofino, in una profonda insenatura nella frastagliata costa del Promontorio di Portofino, sorge la celebre Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte nell’intatto borgo marinaro omonimo.

Bene storico, naturalistico e paesaggistico di grandissimo rilievo, il giardino della Kolymbetra è un autentico gioiello archeologico e agricolo della Valle dei Templi, tornato alla luce dopo decenni di abbandono.

Edificata tra il 1535 e il 1542 su un terrapieno dei Colli Euganei come casa di villeggiatura del vescovo di Padova, la Villa fu realizzata dal pittore-architetto veronese Giovanni Maria Falconetto.

Edificata tra il 1535 e il 1542 su un terrapieno dei Colli Euganei come casa di villeggiatura del vescovo di Padova, la Villa fu realizzata dal pittore-architetto veronese Giovanni Maria Falconetto.

Sulla costa meridionale della penisola sorrentina, proprio di fronte ai faraglioni di Capri, si apre la baia di Ieranto. È un luogo di bellezza incontaminata, dimora delle sirene secondo l’antica e poetica leggenda.

Edificata per volontà del cardinale Angelo Maria Durini alla fine del XVIII secolo, la Villa sorge sull’estremità di un promontorio a picco sul lago di Como, quasi di fronte a Bellagio.

Residenza per dieci secoli dei conti Valperga, il castello di Masino, circondato originariamente da mura e torri, è immerso in un monumentale parco romantico che domina la pianura del Canavese.

Costruita tra il 1932 e il 1935 dall’architetto milanese Piero Portaluppi e aggiornata in seguito dal collega Tommaso Buzzi, Villa Necchi Campiglio è una sontuosa villa unifamiliare collocata nel cuore della città, circondata da un ampio giardino e corredata da tennis e piscina.