Dipendenza da social network: cosa si intende
Complici tablet e smartphone, i social network hanno creato nuove dipendenze, come quella di non riuscire a spegnere il proprio telefonino, per essere sempre connessi.
È la nuova dipendenza della nostra era, anche se non vi è un riconoscimento diagnostico come patologia, ma la necessità di utilizzare i social in maniera compulsiva ed eccessiva, fa rientrare questo atteggiamento nella sfera delle dipendenze.
Infatti l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce “dipendenza patologica” quella condizione psichica, e talvolta anche fisica, causata dall’interazione tra una persona e una sostanza tossica. Il dipendente da social network è colui che dipende in maniera ossessiva e nociva dai social.
L’aumento degli utenti collegati e del tempo trascorso in rete, in particolare sui social network, ha dato avvio ad nuovo modo di comunicare, a forme di relazioni virtuali, tanto da interferire su altri aspetti della vita reale da essere diventati incapaci di disconnettersi.
I sintomi della dipendenza da social network
Se internet e i social network, quindi, ti occupano troppe ore tutti i giorni e non riesci a staccarti dallo smartphone, forse hai una dipendenza. Ma vediamo quali sono i principali sintomi e cosa fare per mettere in atto una digital detox, per depurarti dal sovraccarico digitale.
1. Paura di perdersi qualcosa
Quella necessità appena svegli e prima di andare a dormire di controllare le notifiche di Facebook, Twitter e WhatsApp. La certezza di aver letto ogni notizia condivisa dagli altri utenti.
Questo, soprattutto alla sera, arreca un sovraccarico di tensione al cervello, motivo per cui si rischia di soffrire di insonnia o problemi del sonno. Gli smartphone dovrebbero essere spenti e lontani dal letto, per dormire in tranquillità.
2. Sentirsi persi senza connessione
Accade soprattutto in mancanza di rete 3G o WiFi, oppure quando non è possibile ricaricare lo smartphone. Come se si perdesse il controllo, perché non è possibile condividere quello che sta accadendo in quel preciso momento.
Bisognerebbe imparare a gestire questi momenti per parlare con le persone reali, oppure leggere un libro o scrivere. Attività in cui non è previsto l’uso di uno smartphone.
3. Usare il telefono quando si guida
Questo è uno dei sintomi più pericolosi per l’incolumità sia nostra che altrui. Basta una distrazione, per colpa di un aggiornamento di Facebook oppure un messaggio. Al volante è sempre consigliato usare il Bluetooth per rispondere alle telefonate, così da non dover distogliere lo sguardo dalla strada.
4. Fare “Check-in” in ogni luogo
La necessità di doversi geolocalizzare in ogni luogo, per far sapere agli altri dove si è in quel momento. È sintomo di dover “confermare” la propria presenza, l’idea di esserci e che gli altri lo debbano sapere a tutti i costi.
È un segnale preoccupante, oltre che rischioso per la propria privacy. Imparare a sentirci “liberi” di trovarci in un luogo, senza doverlo fare sapere agli altri.
5. Cambiare umore in base a commenti o like
Se quello che succede sui social è capace di rovinarti la giornata, forse dovresti “disintossicarti”. E’ capitato a tutti noi una volta o l’altra: postiamo una foto che adoriamo e riceve pochissimi like, riceviamo un commento scortese, o qualcuno ci risponde malamente nei commenti a un post, oppure ci incantiamoa guardare profili Instagram patinatissimi, e improvvisamente la nostra vita ci sembra triste e noiosa.
Oppure, al contrario, raccogliamo una gran quantità di like e improvvisamente ci sentiamo pieno di entusiasmo in maniera apparentemente immotivata.
Fermati a riflettere sul fatto la vita reale è quella che conta, mentre quel che succede sui social raramente ha un reale effetto sulla nostra vita. E le foto di Instagram che ci fanno morire d’invidia sono quasi sempre il frutto del fotoritocco
6. Diventare maleducati per “colpa” dei social
Questa situazione si manifesta soprattutto a tavola, quando la necessità di aggiornare status o controllare la mail ci isola dalle persone reali. In generale se sei in compagnia stare a controllare il telefono è semplicemente un gesto maleducato.
La buona educazione, oltre al buon senso, consigliano invece di tenere lo smartphone in borsa e di dedicarsi ad una conversazione reale.
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