1/11 – Introduzione
Ammettiamolo, spesso le nostre giornate sono troppo corte. Le ore non ci bastano e più lavoriamo, più siamo stanchi. La soluzione: fare una proposta per avere il giorno da 48 ore (ma rispettando le otto ore lavorative) o ridurre il sonno. Quest’ultima però significherebbe essere ancora più stanchi; ci vorrebbe qualcosa che riesca a mantenerci svegli. Ecco 10 alimenti che ci aiutano.
2/11 – Caffè (cibi contenenti caffeina)
Il primo pensiero cade sul solito e amato caffè, che aiuta a renderci vigili e svegli: questo perché la caffeina stimola il sistema nervoso centrale, il muscolo cardiaco e tutte le facoltà fisiche e psichiche. Il caffè che beviamo la mattina ha un effetto a breve durata, ma non molti sanno che anche 10 ore dopo l’assunzione, l’organismo ne può ancora contenere il 25%. Se queste 10 ore fanno parte del nostro tempo per dormire, possiamo avere disturbi nel sonno e continui risvegli. Ma noi non siamo qui per dormire, giusto? Ovviamente tutti i cibi che contengono la caffeina (caffè o cacao) aiutano a rimanere svegli, come il cioccolato fondente e il tiramisù.
3/11 – Tè
Anche il tè contiene la caffeina (teina), ma le cose sono un po’ diverse rispetto al caffè. I tannini presenti in questa bevanda provocano una lenta e graduale assimilazione della caffeina e quindi può tenere svegli più a lungo. Questo perché i tannini e la caffeina sono antagonisti. Va però detto che, durante la preparazione del tè, la caffeina viene sprigionata nei primi due minuti; superato questo tempo viene liberato il tannino: questo vuol dire che il tè ha un effetto eccitante se le foglie vengono lasciate in infusione fino a 2 minuti. Tale effetto può venir meno se si supera questo lasso di tempo.
4/11 – Formaggi stagionati
I formaggi come il pecorino romano, parmigiano, grana e altri simili contengono la tiramina, amminoacido che aiuta a tenere svegli. Questa sostanza rilascia nel cervello la norpinefrina, che agisce da stimolante e da eccitante per il sistema nervoso.
5/11 – Carne
Quella di maiale, soprattutto, è ricca di tiramina: abbiamo già detto cosa fa questa sostanza al nostro cervello. Altre carni che hanno un alto livello di tiramina sono gli insaccati e gli affumicati. Se volete restare svegli più a lungo, abbuffatevi pure di mortadella, speck, porchetta, cotechino, pancetta e wurstel.
6/11 – Pomodoro
Ricco di tiramina, il pomodoro è un alimento efficace a tenere svegli. Un eccessivo consumo però può causare reflusso acido e bruciore di stomaco. Non lo mangiate se un’ora dopo dovete andare a dormire. Ovviamente tutte le salse a base di pomodoro sono indicate per lottare il sonno.
7/11 – Soia
Tutti i prodotti derivati dalla fermentazione della soia sono ricchi di tiramina e abbiamo visto che questa è un’ottima alleata della più conosciuta caffeina. Se volete essere più svegli e vi piace la cucina giapponese, abbondante pure con la salsa di soia e tofu.
8/11 – Peperoncino
Il peperoncino e i cibi piccanti in generale sono utili nel nostro caso. Questi aumentano il flusso sanguigno – grazie alla loro proprietà di vasodilatatori – e di conseguenza ossigenano meglio il corpo e aumentano la temperatura corporea, mobilitando il metabolismo.
9/11 – Cibi speziati
La cucina italiana è una delle più valutate in tutto il mondo, e anche per una valida ragione: come si fa a dire di no alla pasta? Per lo stato di veglia però, potete passare anche alla cucina indiana, quella messicana, thailandese e tutte le cucine, in generale speziate.
10/11 – Cavoli e broccoli
Grazie alla loro fibra insolubile, è sconsigliato mangiare cavoli e broccoli poco prima di andare a dormire: le sostanze difficilmente digeribili presenti impegnano in maniera eccessiva l’organismo perché, appunto, rallentano la digestione. Nella stessa categoria rientrano anche i cavolfiori e tutte le verdure crocifere.
11/11 – Bevande energetiche
Ovviamente, non scordiamoci delle bevande energetiche, che, oltre a contenere la caffeina, di solito è presente in queste anche la taurina. Questa è un amminoacido che aumenta la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e, di conseguenza, lo stato vigile nelle persone che l’assumono.