1/6 – Introduzione
Oggi è di moda fare delle lunghe escursioni in alta montagna. Non è cosa da tutti e non tutti sono preparati a questo tipo di esperienza. C’è bisogno di grande allenamento e di seguire delle rigide linee guida, anche perché ne va di mezzo la nostra salute. Tuttavia, non tutti gli atleti riscontrano dei grandi miglioramenti di resistenza allenandosi in altura, almeno non se l’allenamento avviene in maniera errata. Ecco allora 5 consigli utili per allenarsi in maniera efficace in altura.
2/6 – La scelta dell’altezza
La prima cosa da fare è scegliere un posto che vanti almeno 2500 metri di altezza sul livello del mare e rimanere in questa location per almeno due settimane. Prima, però, di arrivare a soggiornare e ad allenarsi a queste altezze, sarà bene abituarsi e prendere dimestichezza all’allenamento in altura, scegliendo quote più basse, per poter affrontare al meglio quest’impresa e aumentando gradualmente l’altezza.
3/6 – Le analisi del sangue
Prima di allenarsi in altura, inoltre, bisognerà eseguire le dovute analisi del sangue, controllando in particolar modo i livelli del ferro nel nostro sangue. Se non dovessero risultare sufficienti, dovremo far uso di integratori e di vitamina C che aiuta l’assorbimento del ferro nel nostro organismo, ovviamente dietro stretto controllo medico. Il numero di globuli rossi, infatti, deve essere sufficientemente alto per potersi allenare in altura e se si è debilitati, magari anche a causa di una banale infezione o per uno stato infiammatorio, la produzione di globuli rossi potrebbe essere compromessa e di conseguenza un atleta non avrebbe la forza necessaria per potersi allenare in altura.
4/6 – La quantità di sonno
Per allenarsi in altura bisognerà anche riuscire a dormire molto bene e, se questo non dovesse avvenire, per i primi due o tre giorni si potrebbe considerare l’ ipotesi di alloggiare ad una quota più bassa. Sarà segno, infatti, che l’organismo non è ancora pronto all’altezza massima.
Non dimentichiamo, poi, l’aspetto psicologico dell’allenamento in altura, perché una privazione di sonno potrebbe portare a un calo delle prestazioni. Questo, a sua volta, potrebbe demotivare l’atleta che, invece, dovrà arrivare ad alte quote per allenarsi in uno stato di benessere, non solo fisico ma anche psichico.
5/6 – L’intensità dell’allenamento
Durante la prima settimana, l’allenamento in altura sarà più breve e poco alla volta andrà intensificandosi sempre di più. A parità di tempo, sicuramente gli atleti non raggiungeranno in altura gli stessi risultati di allenamento che potrebbero raggiungere a livello del mare. Terremo sotto controllo i battiti cardiaci, che saranno un po’ più alti rispetto alla norma. Di solito, dopo solo qualche giorno, tutto si normalizza e questo vuol dire che c’è stato un buon acclimatamento.
6/6 – L’idratazione del corpo
In altura l’allenamento intenso provoca una perdita d’acqua e sali minerali, che dovranno subito essere reintegrati per scongiurare il pericolo di una forte disidratazione. Occorre avere sempre con sè delle soluzioni idro-saline e, prima di salire in altura per l’allenamento, cercare di idratarsi al massimo mangiando molta frutta e verdura.