1/9 – Introduzione
Capiamo innanzitutto cosa si intende per musicoterapia. Si tratta, fondamentalmente, di una tecnica innovativa, di tipo terapeutico, per ottenere grandi benefici per il corpo, la mente e lo spirito. Gli antichi dicevano: “mens sana in corpore sano”, e questo vale in entrambe le direzioni. Attraverso l’utilizzo della musica, e dei suoni in generale, si può raggiungere una consapevolezza di sè e un equilibrio tale che tutto il corpo, oltre alla mente, ne trarrà grandi benefici. Detto così potrebbe sembrare un po’ troppo generico, andiamo dunque ad analizzare 7 tra i maggiori e principali benefici che questo nuovo tipo di terapia è in grado di fornire.
2/9 – Aiutare la concentrazione
Non sono rare le persone che amano ascoltare la musica mentre svolgono compiti per cui è richiesta grande concentrazione. Sia nello studio, come preparare degli esami universitari, che nel lavoro. Che si tratti di applicarsi in mansioni prettamente manuali oppure molto mentali, ascoltare musica, quella giusta, può favorire moltissimo la concentrazione. La musica, quindi, non deve essere considerata come una distrazione, ma come un canalizzatore dell’attenzione.
3/9 – Favorire il rilassamento dei muscoli e facilitare il sonno
Ascoltare musica o anche particolari suoni, come quelli della natura, è un ottimo modo per rilassarsi, sia mentalmente, svuotando la testa da pensieri e preoccupazioni, sia fisicamente, andando ad agire direttamente sui muscoli. Questi, infatti, risulteranno decisamente meno in tensione, con un rilassamento generale che favorirà anche il sonno. Allentare lo stress, infatti, è fondamentale per riuscire a dormire in maniera sana così che al mattino ci si svegli riposati ed in forma e non più stanchi di prima, con i muscoli doloranti dovuti alla continua tensione che non si è riusciti a smaltire efficacemente.
4/9 – Combattere la depressione
Molti medici all’avanguardia hanno trovato molto utile proporre l’ascolto (e talvolta anche la produzione diretta, mediante diversi tipi di strumenti musicali) di suoni e musiche particolari per combattere la depressione. Questo perché la musica riesce ad interagire a livello del subconscio, riportando quindi a galla vecchi traumi e problematiche sopite, aiutando quindi il paziente ad essere consapevole dei propri stati d’animo. In questo modo, si potrà razionalizzare ed estirpare i malesseri inconsci.
5/9 – Interagire con pazienti autistici
Grazie al fatto che la musica riesce a toccare corde “nascoste” nell’inconscio e subconscio, la musicoterapia trova grande applicazione anche nel trattamento sperimentale dei pazienti affetti da forme di autismo. Grazie ai suoni, infatti, si riesce ad interagire con loro, instaurando un rapporto ed un dialogo con i pazienti, e ad analizzarne e studiarne sintomi ed effetti. L’autismo, infatti, è tuttora una patologia in fase di studio, ma si sono riscontrati numerosi benefici nell’utilizzo di terapie alternative a quelle farmacologiche.
6/9 – Agevolare lo sviluppo del feto
Pare che anche in fase prenatale la musica abbia grossi benefici. È consigliato, infatti, alle donne in gravidanza l’ascolto di musica (quella classica è tra le più indicate) perché favorirebbe lo sviluppo cerebrale del feto. Inoltre, la musica prenatale crea un rapporto madre-figlio molto forte, tanto che alcune persone affermano di ricordare la musica che ascoltavano prima di nascere, grazie alle loro madri, e di associare ad essa sensazioni ed emozioni positive.
7/9 – Rallentare l’Alzheimer
Un ultimo, ma non meno importante, beneficio della musicoterapia che vogliamo citare riguarda le persone anziane affette da vari stadi di Alzheimer. Grazie alla musica, infatti, i pazienti riescono a rilassarsi e a calmarsi, permettendo così ai medici di intervenire con le terapie tradizionali. Oltre a ciò, la musica li aiuta anche a mantenere il contatto con la realtà più a lungo, cosa che nei pazienti in stadi avanzati di Alzheimer diventa molto difficile, essendo a volte molto pochi i momenti di lucidità. Anche l’Alzheimer, come l’autismo, è una patologia in corso di studio, e si spera in cure più efficaci nel prossimo futuro, tenendo in considerazione anche la musicoterapia e le altre terapie non convenzionali come tecniche da approfondire e sperimentare maggiormente.
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9/9 Consigli
- Non sostituire mai le cure mediche tradizionali con cure alternative “fai da te”. L’ascolto di musica non è (tendenzialmente) nocivo e può essere indicata per tecniche di rilassamento autonomo, ma per la messa in pratica di terapie più spinte bisogna sempre rivolgersi al proprio medico curante e affidarsi a professionisti.