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Una ricerca dice che in cucina questi alimenti finiscono troppo spesso nella spazzatura. Ecco pochi consigli per farli durare molto di più
di Giorgia Nardelli
23.05.2014
FRUTTA E VERDURA
La buttiamo perché matura troppo in fretta, annerisce o appassisce. Per evitarlo, riponila ben asciutta nei cassetti del frigo, avvolta in sacchetti di carta o nella carta assorbente, senza farla ammaccare. Kiwi, banane e la maggior parte delle verdure maturano prima vicino a mele, pere, albicocche e pesche.
Consumala così Cuoci la frutta troppo matura nel microonde, senza acqua (non disperde i nutrienti) e congelala.
Regola numero uno: non buttare
Il latte avanzato in frigo ha superato la data di scadenza e non ti senti tranquilla a berlo? Utilizzalo così!
Pasta avanzata? Riciclarla è facilissimo
Per evitare che formino uno strato di muffa, avvolgi quelli stagionati in un canovaccio pulito. I freschi tienili in contenitori di vetro. Se la confezione originale resta chiusa, tutti possono resistere uno o due giorni dopo la data di scadenza. Prima di consumarli, annusali: non devono sapere di acido.
Consumali così Gli stagionati restano commestibili per settimane, basta che tu rimuova le parti ingiallite e ammuffite.
Già il giorno dopo l’acquisto è duro, secco o gommoso, apparentemente inutilizzabile. Ma puoi allungargli la vita se lo tieni chiuso nella carta o nella stoffa.
Consumalo così Il pane raffermo resta commestibile per 15 giorni, se tenuto lontano dall’umidità. Puoi tagliarlo e tostarlo in forno per farne fette biscottate. Lo chef Moreno Cedroni lo usa per il suo tiramisù con gelato al caffè, mascarpone liquido, gelatina al Borghetti.
Superata la data di scadenza, lo cestiniamo subito. Ma se lo proteggi dagli sbalzi di temperatura, tenendolo in fondo al frigorifero (dove il microclima risente meno dell’apertura della porta), può resistere un giorno in più. A patto che la bottiglia sia sempre ben chiusa.
Consumalo così Il latte ha un odore pungente o si rapprende a temperatura ambiente? Uniscilo all’aceto e usalo per pretrattare le macchie di inchiostro.
Ancor più che per il latte, la data di scadenza dei vasetti non è strettamente vincolante, purché la pellicola di chiusura sia perfettamente integra: non deve presentare fori, tagli o strani rigonfiamenti.
Consumalo così L’odore di acido è la vera spia per capire se lo yogurt è andato a male. Non lasciarti ingannare invece dall’aspetto: il liquido che spesso, dopo l’apertura, vedi sulla superficie è solo siero che si è separato dal resto.
Quelli in fette cambiano subito odore, gli interi formano una sgradevole patina bianca. È per questo che li giudichiamo “da buttare” dopo uno o due giorni. Se li riponi in una bustina di alluminio, gli affettati restano appetibili un giorno in più. Quanto ai salumi interi, lontano dalla luce possono durare anche due settimane.
Consumali così C’è della muffa sulla pellicina del salamino? Toglila e consuma il resto. Usa gli affettati per cucinare finché non emanano odore di rancido.
Ne cuoci sempre troppa, per non lasciare il pacco a metà? Che sia condita o solo lessata, mettila in frigorifero, in un contenitore chiuso: potrai consumarla anche 48 ore dopo. Per fare sì che non diventi troppo scotta, dopo averla scolata passala sotto l’acqua fredda.
Consumala così Riscaldata al microonde o nella padella antiaderente (se al sugo), gratinata in forno con besciamella o con gli avanzi di salumi e formaggi, in frittata.
Con la consulenza di Laura Franzetti, ricercatrice di microbiologia degli alimenti all’Università di Milano, e Tullia Gallina Toschi, professoressa di analisi degli alimenti all’Università di Bologna
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