1/6 – Introduzione
Gli affondi, eseguiti sia lateralmente che frontalmente, con attrezzi oppure semplicemente a corpo libero, sono di sicuro fra gli esercizi più utili per rafforzare e tonificare i muscoli di gambe, cosce e glutei. Tuttavia gli affondi, così come gli squat o tutti gli altri esercizi di tonificazione muscolare, non sempre vengono eseguiti nel modo corretto, rischiando di rivelarsi del tutto inutili se non dannosi per il fisico stesso. Ecco dunque gli errori più comuni che si possono commettere in palestra facendo gli affondi.
2/6 – Concentrare il lavoro sulla parte anteriore anziché su quella posteriore della gamba
Questo tipo di errore riguarda sopratutto gli affondi frontali. In pratica, per eseguire bene l’affondo frontale, è necessario portare avanti la gamba destra, o quella sinistra, in modo alternato, formando un angolo di 90 gradi col ginocchio. Se l’esercizio è fatto bene, saranno tonificati i muscoli della coscia, della gamba e dei glutei. Se invece l’esercizio è fatto male, cioè anziché lavorare con la parte posteriore della gamba (dal ginocchio alla coscia per intendersi) si lavorerà con quella anteriore, a risentirne potrebbero essere sopratutto le articolazioni.
3/6 – Mantenere il busto e le spalle non in asse con le gambe
Anche una scorretta posizione del busto e delle spalle rischia di compromettere la buona riuscita dell’esercizio. Se il baricentro del corpo fosse ad esempio troppo spostato in avanti, oltre a rischiare di perdere l’equilibrio, questo potrebbe compromettere anche l’efficacia dell’affondo in quanto il peso del corpo non sarà ben distribuito. In altre parole, il vostro peso, che funzionerà esattamente come quello di un bilanciere, anziché essere distribuito sui glutei, sulla coscia e sulla parte altadella gamba, graverà invece interamente sulla parte bassa e sui talloni, vanificando del tutto l’efficacia dell’esercizio.
4/6 – Scendere troppo (o troppo poco) col ginocchio posteriore
Questo tipo di problema riguarda sopratutto le persone poco allenate. La prima volta che si fa un esercizio con gli affondi è facile che venga spontaneo scendere troppo – oppure troppo poco – col ginocchio posteriore. Questo avviene perché si è poco allenati, quindi le vostre articolazioni sono poco flessibili, oppure perché non si è ancora del tutto padroni del movimento. In questo caso basterà ripetere per più giorni e più sequenze l’esercizio per affinare la vostra tecnica di affondo ed individuare il punto esatto cui fermarsi per stimolare in modo corretto le varie fasce muscolari.
5/6 – Caricarsi troppo col peso degli attrezzi
Questo tipo di errore invece è tipico di chi fa body building da più tempo e quindi desidera strafare. Gli affondi infatti, oltre che a corpo libero, possono essere fatti anche impiegando manubri o bilanciere. L’utilizzo degli attrezzi è funzionale a tonificare maggiormente i muscoli interessati al movimento, tuttavia non devono compromettere la buona esecuzione dello stesso. Pertanto il peso dei manubri e del bilanciere non dovrà essere mai così elevato da comportare sforzi eccessivi non solo a carico delle gambe, ma anche a carico degli altri gruppi muscolari (spalle e bicipite ad esempio). Cercate quindi di non esagerare e di ricordare sempre che negli affondi è prima di tutto il peso del corpo ad agire come “contrappeso” su gambe e glutei, dunque è del tutto inutile sovraccaricarsi di pesi eccessivi a rischio di contrarre strappi e distorsioni anche a carico di altre parti del corpo.
6/6 – Posizionare il ginocchio non in linea con il piede o con la caviglia
Questo errore è comune invece quando si eseguono gli affondi laterali. Anche questo tipo di esercizio è molto utile a tonificare vari fasci muscolari fra cui anche gli adduttori sia della gamba in movimento che di quella distesa. L’errore da evitare in questo caso è quello di mettere il ginocchio della gamba che lavora troppo avanti o troppo indietro rispetto al piede. In linea di massima per una riuscita ottimale dell’allenamento con gli affondi il ginocchio dovrà essere posizionato ad angolo retto rispetto al piede e mantenendo una linea verticale in corrispondenza della caviglia della gamba opposta. Fate infine molta attenzione in tutti gli affondi, sia frontali che laterali, a mantenere la schiena dritta e gli addominali ben tesi.