“Da domani mi metto a dieta”. Sono rimaste ormai in pochissime a non aver mai pronunciato queste parole.
Per chi invece ha sperimentato la sensazione, non è raro percepire un certo sconforto in previsione di un periodo segnato da scelte alimentari vissute come limitanti e proibitive.
Ma sarà questo l’approccio mentale adatto per conquistare il benessere psicofisico desiderato ed avere la giusta motivazione con cui abbracciare un nuovo stile di vita?
Forse prima sarebbe meglio mettersi nell’ottica giusta ed evitare così di incappare in errori tanto banali quanto controproducenti. Ecco qui elencati i 6 più comuni.
1. Continuare ad utilizzare il termine “dieta”
Nell’immaginario collettivo, il termine “dieta” viene utilizzato per indicare un regime alimentare restrittivo, all’interno del quale è proibito il consumo di determinati alimenti, soprattutto di quelli più buoni.
In realtà però il termine dieta deriva dal greco diaita, ossia regime di vita, un concetto recuperato dalla più recente versione della piramide alimentare mediterranea, alla cui base sono stati inseriti non più gli alimenti, ma i comportamenti caratterizzanti l’area mediterranea: la convivialità, l’attività fisica, il riposo, la biodiversità, la stagionalità e l’eco-sostenibilità dei prodotti, e le attività gastronomiche.
Potrebbe quindi esserti d’aiuto sostituire il termine “dieta” con “stile di vita quotidiano”, dall’accezione decisamente più positiva e globale.
2. Importi un eccessivo proibizionismo
«Qualunque proibizione aumenta il valore soggettivo che il singolo attribuisce alla cosa proibita e quindi ne accentua il desiderio» affermano gli specialisti dell’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.
Per questo, concederti periodicamente il consumo di alimenti non previsti dal regime alimentare sano ed equilibrato che hai deciso di adottare, costituisce una trasgressione che migliora l’umore e ti fa sentire libera di poter mangiare ciò che desideri senza sensi di colpa.
L’unico accorgimento è che questi “strappi” alla regola siano ben scanditi nel tempo e non diventino la normalità.
3. Non chiederti se l’approccio alimentare scelto sia compatibile con te
Ti è mai successo di voler dimagrire ma di non riuscire a perdere nemmeno un etto?
Ebbene, le motivazioni alla base potrebbero essere diverse: per esempio, il regime alimentare che hai scelto potrebbe prevedere un approccio talmente restrittivo o lontano dalle tue scelte alimentari abituali da non consentirti di seguirlo e farlo tuo, oppure – dopo anni di diete squilibrate – il metabolismo potrebbe essersi impigrito, o ancora potresti non avere abbastanza pazienza e motivazione per raggiungere il tuo obiettivo.
In qualsiasi caso, dovresti sempre tenere a mente che ognuno di noi è diverso sia nella composizione corporea che nelle abitudini e nelle scelte alimentari: per questo, soprattutto per quanto riguarda le diete dimagranti, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che potrà valutare insieme a te il regime alimentare più adatto alla tua persona.
4. Dimenticarti del rapporto inscindibile tra alimentazione e piacere
Il rapporto alimentazione-piacere è dettato fondamentalmente dal gusto, ed infatti il motivo che si nasconde dietro l’attrazione verso cibi grassi ed ipercalorici è il sapore ricco, inteso e soddisfacente che caratterizza questi alimenti.
Di contro, spesso il “mangiare sano” rimanda immediatamente all’idea di consumare cibi monotoni, che non arrecano alcun piacere alle papille gustative. Ma in realtà non è affatto così: esiste una gamma di alimenti che non solo possono apportare benefici al tuo organismo, ma anche regalarti esperienze sensoriali inaspettate e molto piacevoli!
Basta solo armarsi della voglia di esplorare nuovi ingredienti e sperimentare in cucina, dimenticando l’abitudine, la pigrizia e i cibi preconfezionati.
5. Saltare i pasti
Come sottolineano gli esperti da tempo, saltare i pasti è una pratica dannosa e controproducente, responsabile di cali di energia che impediscono di mantenere uno stile di vita (ed un metabolismo) attivo.
«È invece importante non saltare i pasti ma mangiare poco e spesso, nello specifico 3 pasti principali e 2 spuntini – ricordano gli specialisti dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – Da ricordare poi l’importanza della prima colazione, il cui consumo regolare è associato ad una riduzione del rischio di sviluppare obesità, eventi cardiovascolari e diabete».
6. Pensare che sia sufficiente curare l’alimentazione
Il nostro organismo consuma sempre energia, e l’energia di cui necessita è contenuta nel cibo.
Per raggiungere e mantenere il peso ideale, però, è necessario intervenire non solo sulle “entrate” energetiche (l’alimentazione), ma anche sulle “uscite”, ovvero sulla quantità di energia spesa attraverso l’attività fisica nel corso della giornata.
Aumentare i livelli di movimento quotidiani, per esempio facendo le scale a piedi, camminando, ballando o dedicandoti alla pratica costante di un’attività sportiva, ti aiuterà a mantenerti in forma e a bruciare più calorie.