Tradizionalmente consumate in Brasile sotto forma di bevanda fermentata, le bacche di acai sono arrivate oltreoceano sostenute da una serie di studi avviati negli anni 2000 che ne hanno evidenziato l’elevata efficacia antiossidante.
Stiamo parlando di piccoli frutti violacei di una pianta, della stessa famiglia delle palme, nota come Euterpe oleracea. Questo albero, nativo del territorio brasiliano ed in particolare amazzonico, è coltivato ad ampio spettro in tutto il Sud America, proprio per la crescente richiesta dei suoi frutti sul mercato. Infatti, sia il mondo della cosmetica che quello della nutraceutica, ha focalizzato le proprie attenzioni sull’interessantissima attività di queste bacche, che ne farebbero delle ottime soluzioni antiossidanti ed antiaging.
Principi attivi delle bacche di acai
Tralasciando per un attimo le caratteristiche nutrizionali, per lo più caratterizzate da una quota zuccherina e da una quota lipidica prevalentemente costituita da acido oleico e palmitico, le virtù biologiche delle bacche di acai sono da riferire alla presenza di specifici principi attivi quali:
- – catechine;
- – antocianine ed in particolare procianidine;
- – acidi organici;
- – steroli vegetali.
Sarebbe in particolare la presenza delle catechine e delle antocianine a incidere sensibilmente sulle proprietà e sulle virtù biologiche documentate di queste bacche, e dei prodotti da queste derivati.
Benefici delle bacche di acai
In virtù della loro composizione chimica e biologica le bacche di acai sono sicuramente apprezzate per le spiccate attività antiossidanti. Queste attività, osservate negli studi scientifici e ben caratterizzate anche dal punto di vista nutrizionale, le renderebbero particolarmente utili come:
- – Ausilio antinvecchiamento, importante nel preservare l’integrità dei diversi tessuti;
- – Rimedio cardioprotettivo, ed antipertensivo;
- – Come supporto alla funzionalità dei vasi sanguigni ed in particolare del microcircolo.
Se invece valutassimo l’efficacia dei singoli principi attivi, si potrebbe anche annoverare una attività ipocolesterolemizzante e metabolica, particolarmente preziosa nel modulare il metabolismo degli zuccheri.
Consumo e controindicazioni: come assumerle
Considerando che non è semplice titolare, ossia definire con certezza, il contenuto di principi attivi presenti in questi frutti, è abbastanza arduo definire una quota di bacche di acai in grado di esercitare i suddetti effetti. Tuttavia secondo i pareri più autorevoli, il consumo di circa 150 – 300 grammi giornalieri dovrebbe fornire una mole di antocianine tale da supportare le difese antiossidanti dell’organismo.
Per facilitarne l’assunzione, in commercio sono presenti diversi integratori, che vanno dal semplice frutto disidratato, all’estratto secco di bacche (molto ricco in principi attivi), alle capsule e all’olio ottenuto dai semi, contraddistinto dall’elevato tenore lipidico e dai principi attivi liposolubili.
In realtà, il frutto dell’açai ha un buon sapore simile al mirtillo e al cioccolato, può venire quindi consumato esattamente come un qualsiasi altro frutto. È però difficile trovarlo in commercio così com’è, mentre è ormai diffuso sul mercato sotto forma di bevande, integratori o polvere. E proprio la polvere di bacche di açaí biologica è considerata il miglior modo per integrare questo prezioso frutto nella propria alimentazione perché può essere facilmente sciolta in acqua, nei frullati o nelle bevande per la colazione, in modo tale da renderne semplice e gradevole l’assunzione.
Le polvere di Açai pùò essere assunta nello yogurt, nel latte, insieme al muesli o altra frutta secca e semi oleosi, come ingrediente di dolci fatti in casa, in tisane o sotto forma di succo.
Poiché le bacche subiscono un deterioramento entro 24 ore dalla raccolta è praticamente impossibile trovarle in commercio fresche e appena raccolte. La trasformazione in polvere resta quindi uno dei migliori modi per assumere questo prezioso alimento. Per preservare tutti i valori nutrizionali, bisogna accertarsi che le bacche vengano lavorate in maniera adeguata o congelate entro 24 ore dalla raccolta.
Esistono due modi di rendere la polpa di açai una polvere: uno è la spry dried, metodo di lavorazione ad alta temperatura, l’altro è il freeze dried, un processo di congelamento e liofilizzazione a freddo e a secco, in cui l’acai viene lavorata a basse temperature, preservando tutte le proprietà della bacca. Il metodo Freeze-dried è il metodo migliore per trasformare la polpa in polvere ma è anche il più costoso.
Cautela nell’impiego di queste bacche deve essere attuato da soggetti allergici a frutti oleosi e alle bacche in genere e in chi è sottoposto a terapia farmacologica anticoagulante.
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