È stata creata in laboratorio una tipologia di carne artificiale che, per consistenza, aspetto e gusto, replica molto fedelmente tagli di manzo, agnello e di altre varietà di carne. Come bistecche, costolette e fiorentine. Una tecnologia innovativa che, nonostante critiche e scetticismi, si inserisce in un dibattito molto attuale. Ovvero come conciliare la crescente domanda globale di carne con la sostenibilità della sua produzione.

La ricerca di un team di ingegneri israelo-palestinesi

La ricerca, basata sulla scienza dei materiali, è stata condotta da un gruppo di ingegneri israelo-palestinese guidato da Mohammad Ghosheh e Yaakov Nahmias, del Centro di Bioingegneria Alexander Grass dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Lo studio è stato pubblicato nel dicembre 2024 su Nature Communications.

Replicata in laboratorio la trama di muscoli e grasso

Quella sviluppata dal team di ricercatori non è la carne coltivata di cui si è parlato in passato. Ma una carne realizzata con materiali di ingegneria tissutale in grado di replicare la struttura e la consistenza di tagli interi di carne. Il prodotto finale è stato ottenuto con una tecnologia di stampaggio a iniezione – una tecnica tipicamente impiegata nel settore aerospaziale – in grado di imitare l’intricata architettura di muscoli e grasso. È la prima volta che questa tecnologia viene applicata alla produzione di carne alternativa.

Due metamateriali per la carne del futuro

Per creare questa nuova carne sintetica, i ricercatori hanno sviluppato due nuovi metamateriali (materiali compositi le cui proprietà derivano dalla loro struttura piuttosto che dalla loro composizione):

  • un analogo di carne a bassa temperatura (LTMA) che replica la consistenza fibrosa del tessuto muscolare
  • il proteoleogel (PtoG), un oleogel stabilizzato con proteine ​​vegetali che emula l’integrità strutturale e il comportamento di cottura del grasso animale.

Una tecnologia che riduce i costi di produzione

L’approccio basato sullo stampaggio a iniezione differisce dalla stampa 3D, un’altra tecnologia emergente nella produzione di carne alternativa. «È molto difficile immaginare l’espansione della stampa 3D nella produzione di massa di beni di consumo, per non parlare delle materie prime», ha dichiarato Yaakov Nahmias sottolineando come lo stampaggio a iniezione sia una «tecnologia altamente conveniente», soprattutto per la produzione su larga scala. «Richiede un investimento iniziale in uno stampo riutilizzabile – spiega il ricercatore – ma il processo è poi altamente automatizzato, riducendo drasticamente i costi».