In Italia il cibo biologico è sempre più apprezzato, consumato, prodotto ed esportato. Lo rivelano i dati di Bio Bank, la banca dati del biologico italiano che nel suo ultimo rapporto evidenzia come il valore del comparto abbia raggiunto nel 2023 i 9,1 miliardi di euro, con una crescita del 8,7% rispetto al 2022 e un eloquente + 135% in dieci anni. Segno che gli italiani stanno man mano sviluppando la consapevolezza dell’importanza di mettere a tavola prodotti che fanno bene alla salute, ma anche all’ambiente.
Alimenti biologici in Italia: numeri in crescita
Bio Bank, che dal 2007 fotografa lo stato del comparto nel mondo e in Italia, ha rilevato una crescita del biologico sia nei consumi domestici (4,2 miliardi, con un +6,7% rispetto al 2022) sia in quelli della ristorazione bio (1,3 miliardi, con un +18,1% rispetto al 2022), sia nell’export (3,6 miliardi di euro, con un + 8% rispetto al 2022).
Biologico, Italia leader in Ue per export e produttori
L’Italia si classifica al primo posto in Europa nell’export di prodotti biologici, così come nel numero di aziende di trasformazione (una su quattro) e di produttori agricoli. Il nostro Paese è inoltre terzo in Europa per le vendite al dettaglio sul mercato domestico (ma in decima posizione per le vendite bio sul totale) e per le superfici agricole bio, con 2,4 milioni di ettari di terreni dedicati all’agricoltura biologica.
Prodotti biodinamici, Italia in prima linea
Il rapporto Bio Bank ha elaborato dati di Fibl, Ifoam, Sinab, Nomisma per Osservatorio Sana e Demeter, analizzando anche il biodinamico. L’Italia risulta il primo Paese esportatore al mondo di prodotti biodinamici certificati Demeter (che ha standard più restrittivi della normativa europea per il biologico) e il terzo produttore in Europa, dopo Germania e Francia.
Dove si acquista il biologico: crescono e-commerce e GDO
Bio Bank ha censito 3.270 attività bio. Il numero complessivo è sceso del 5,6% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’espansione della grande distribuzione che in dieci anni è salita dal 40 al 58% delle vendite bio: diminuita invece la quota dei negozi specializzati, scesi dal 36 al 23%. A parte la grande distribuzione, solo gli e-commerce di alimenti bio sono in crescita (+0,6 per cento). Tra i prodotti alimentari più venduti online ci sono olio, succhi e conserve, condimenti, cereali e farine, frutta e verdura, pasta, bevande. In calo anche aziende di cosmesi, profumerie ed e-commerce cosmesi sempre a causa dell’ampia diffusione di prodotti bio fuori dai canali specializzati.
Il vero biologico cresce nonostante il greenwashing
«È sorprendente come, in un contesto in cui impera la ricerca della sostenibilità – sottolinea il rapporto di Bio Bank – il bio debba ancora competere. Tutto sembra più verde del bio, complici molti subdoli green claim e varie insidiose forme di greenwashing».
«Biologico necessario per la salute della Terra»
Il biologico si conferma centrale nella transizione ecologica, offrendo soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale dell’agroalimentare, responsabile di oltre un terzo delle emissioni di gas serra. «Tutto l’agroalimentare è chiamato a ridurre l’impatto ambientale. – evidenzia il rapporto Bio Bank -. Mai come ora, il biologico è necessario, perché indica la direzione di marcia dell’intero comparto». La ragione, si sottolinea, «è nel cuore dell’economia circolare, centrale nella transizione ecologica, essenziale per mitigare i cambiamenti climatici, in prima linea nella difesa della biodiversità, sostanziale per rigenerare la fertilità del suolo, vitale per la salute della terra e del genere umano».