Come funziona dieta flexitariana
L’ultima trovata nel mondo delle diete è la cosiddetta dieta flexitariana, flexitarian in inglese. Il suo nome nasce dall’incontro delle parole flexible (flessibile) e vegetarian (vegetariana). Essa infatti prevede un’alimentazione quasi totalmente a base di cibi di origine vegetale ma con possibilità di inserire le proteine animali alcune volte a settimana. La dietista americana Dawn Jackson Blatner ce la spiega nel suo libro “The flexitarian diet: the mostly vegetarian way to lose weight, be healthier, prevent disease, and add years to your life”. Secondo l’autrice questo tipo di alimentazione e di dieta permette di assumere 1300 calorie giornaliere (300 a colazione, 400 a pranzo, 150 per ogni spuntino e 500 a cena), e, se seguita per 2 settimane, riesce a far perdere 3-4 chili. Tra le promotrici di questa dieta c’è l’attrice Gwyneth Paltrow.
Dieta flexitariana menù
Le regole alla base della dieta flexitariana non richiedono grandi sacrifici.Tutti i giorni non devono mancare sulla tavola i cereali e la verdura, la frutta fresca e quella secca (in piccole quantità). Tre o quattro volte alla settimana bisogna mangiare i legumi, fonte proteica alternativa alla carne. Da una a quattro volte alla settimana (a seconda del livello che si sceglie), invece, bisogna alternare carni bianche, pesce, uova, formaggi.
Infatti, ognuno può scegliere per sé il livello di riduzione di carne che intende mettere in pratica: principiante, avanzato o esperto. I principianti dovrebbero astenersi per due giorni dal mangiare proteine animali, con un limite massimo di 700g di carne a settimana. Nel livello avanzato si dovrebbe evitare la carne per tre o quattro giorni e limitarla a massimo 500g a settimana. Gli esperti della dieta dovrebbero consumare un massimo di 250g a settimana in un unico pasto. Attenzione: pane, dolci, pizza e alcolici devono essere assolutamente banditi.
Dieta flexitarian benefici
La dottoressa Blatner afferma che sembra ormai dimostrato come un regime di alimentazione perlopiù di tipo vegetariano sia più sano. Infatti da alcuni studi emerge come chi segue una dieta vegetariana viva 3,6 anni di più e pesino il 15% in meno (in media) rispetto a chi non è vegetariano. Afferma però che non è necessario eliminare totalmente la carne dalla tavola, ma basta ridurla in maniera consistente. In aggiunta, un minor consumo di carne aiuta il portafogli ed è anche utile all’ambiente.