Cose da non fare per dimagrire
Quando si vuol dimagrire rapidamente si può incorrere in errori dettati dalla fretta di vedere i risultati. Dovremmo riflettere a partire dal nostro approccio: vedere il dimagrimento con approccio “punitivo” non ci porta da nessuna parte.
Non smetteremo mai di ribadire che curare alimentazione e attività fisica (senza sfinirsi e senza affliggersi alcuna privazione) deve essere un gesto di amore verso noi stesse, pensato per stare meglio e per salvaguardare salute e benessere. La priorità non è vedere scendere le cifre sulla bilancia, ma sentirci meglio fisicamente (e anche mentalmente).
Tra le abitudini sbagliate adottate nell’ottica di perdere peso c’è spesso quella di saltare i pasti, ma non è la sola. In questo articolo abbiamo raccolto tutte le cose che NON devi fare se stai cercando di dimagrire.
No al digiuno forzato o alle diete troppo ristrette
Tagliare drasticamente le calorie (o le porzioni di cibo) comporta senz’altro una rapida perdita di peso, che però interessa il tessuto muscolare piuttosto che quello adiposo.
Mangiare troppo poco inoltre lancia un messaggio falsato all’organismo, che lo induce ad immagazzinare grasso, come se dovesse fare scorta di viveri in vista di ulteriori carestie. Così, quando si riprenderà a mangiare normalmente si recupereranno i kg persi con gli interessi. Ne vale la pena? A meno che non lo prescriva un dietologo, meglio assumero almeno le classiche 1200 calorie giornaliere. E più in generale meglio lasciar stare il conteggio delle calorie e ascoltare il proprio corpo: la sensazione che proviamo deve essere di benessere, e sazietà “giusta”.
In conclusione: mai saltare i pasti, colazione compresa. Meglio invece ricorrere a mini-pasti ogni 3 o 4 ore, che comprendano proteine e fibre: in questo modo si stabilizzeranno i livelli di zucchero nel sangue, evitando il pericoloso richiamo di altri zuccheri.
No agli integratori o pillole dimagranti senza una dieta bilanciata
Prima di entrare nel vivo del discorso, va specificato che c’è una grande confusione tra pillole dimagranti e integratori che aiutano a perdere peso.
Le prime sono prescritte dal medico e sono a base di principi attivi che in genere tendono ad indurre il senso di sazietà o a ridurre l’assorbimento dei cibi. Si tratta di veri e propri farmaci indicati in caso di obesità media e grave: sarà lo specialista a stabilirne il bisogno, poiché possono avere effetti collaterali e controindicazioni. Se ne sconsiglia assolutamente il fai-da-te.
I supplementi o integratori invece sono acquistabili autonomamente presso farmacie, erboristerie, online e sempre più spesso supermercati. Svolgono un’azione di “aiuto” nel mantenimento della linea, perché contribuiscono ad avvertire il senso di fame oppure ad assimilare meno grassi e carboidrati o ancora stimolano il metabolismo. Di solito sono formulati con ingredienti naturali dalla riconosciuta funzione salva-linea, come ad esempio le fibre.
La differenza con i farmaci è che sono più blandi ma non per questo meno efficaci e privi di controindicazioni: nel dubbio meglio chiedere al farmacista o erborista.
L’errore a fini dietetici consiste nell’affidarsi troppo agli integratori, continuando a mangiare tanto magari in modo insano e ricco di grassi. Non solo non è salutare, ma non ci si può certo aspettare miracoli da capsule promettenti! Nessun integratore, come ricordano le confezioni, è da intendersi come sostitutivo di una dieta bilanciata.
No alla dieta a base di liquidi
Depurarsi attraverso zuppe e centrifugati di frutta e verdura è indubbiamente una buona idea, ma solo se queste preparazioni vengono inserite all’interno di una dieta equilibrata. Cibarsi solo di liquidi è rischioso per la salute, perché determina disidratazione e squilibrio elettrolitico: insieme alle tossine si eliminano infatti sostanze necessarie all’organismo, acqua compresa. Reni e fegato inoltre sono già preposti alla disintossicazione: farli lavorare il doppio, inondandoli di liquidi, potrebbe essere controproducente.
Se si sente la necessità di disintossicarsi va bene fare il pieno di tisane e beveroni detox, ma mai accompagnati solo dal digiuno. Sempre meglio aggiungere cibi ricchi di fibre, che migliorano il transito intestinale, favorendo quindi l’espulsione delle tossine. Il massimo consentito dai medici è 2 giorni consecutivi.
No agli allenamenti eccessivi e estenuanti
Allenarsi strenuamente è una pratica perfetta per chi di professione fa l’atleta agonistico. In caso contrario, l‘attività fisica intensa si traduce in uno sforzo eccessivo per l’organismo che non porta certo ad un dimagramento più rapido. Anzi, assicurano gli psicologi che il fitness estremo può essere interpretato come una punizione per aver mangiato troppo. Soprattutto da parte di chi non è abituato ad allenarsi.
La conseguenza è un graduale abbandono di qualsiasi sport in favore del divano. Se si vuole intensificare la propria attività fisica settimanale, restare entro i 30 minuti di cardiofitness moderato 5 giorni su 7 oppure scendere a 3 giorni se se ne aumenta potenza e velocità: in quest’ultimo caso vanno bene solo 20 minuti. Alle sessioni di attività aerobica aggiungere esercizi di potenziamento muscolare, che allenino tutti i gruppi muscolari, per almeno 2 volte alla settimana.
In questo modo l’attività fisica non solo non vi sembrerà “ossessiva”, ma vi porterà anche a praticarla con motivazione per lunghi periodi. E articolazioni e legamenti non subiranno danni d’usura.
No al fumo per non sentire lo stimolo della fame
Sebbene i rischi salutari connessi al fumo siano più che noti, alcune persone usano il fumo come strategia per dimagrire. Sicuramente è stato dimostrato che la nicotina sia un soppressore dell’appetito, ma non è una buona scusa per continuare a fumare.
Il fumo danneggia quasi ogni organo del corpo, provocando il cancro e altri gravi danni in particolare a carico del sistema cardiovascolare e respiratorio. Fumare peggiora in genere la salute dei fumatori.