Quanti di noi, almeno una volta nella vita, magari dopo un pasto particolarmente abbondante o dopo un periodo di forte stress, non hanno avvertito una sgradevole sensazione di dolore e bruciore gastrico, talvolta accompagnata da eruttazione e reflusso gastrico?
Bhe, questo tipico insieme di sintomi, comunemente detto acidità di stomaco, clinicamente definibile invece come pirosi gastrica, è una delle manifestazioni più tipiche della malattia da reflusso gastro-esofageo (MERGE) nota altrimenti come gastrite.
Più frequente durante i cambi di stagione, i periodi di forte stress o fasi dietetiche non proprio accurate, l’acidità di stomaco diventa un sintomo particolarmente fastidioso, difficile da gestire in autonomia e che spesso richiede l’intervento del medico.
Acidità di stomaco: i fattori scatenanti
Trattandosi di un sintomo molto diffuso, soprattutto nella popolazione adulta, l’acidità di stomaco può essere sostenuta da diversi fattori, alcuni legati alle abitudini quotidiane, altri a condizioni patologiche.
Sarà quindi importante non sottovalutare questo sintomo, soprattutto se persistente e resistente alle normali terapie fornite dal medico.
Le condizioni che possono determinare e peggiorare l’acidità di stomaco sono:
– sovrappeso e obesità;
– alcolismo e tabagismo;
– dieta inadeguata;
– sedentarietà;
– stress psico-fisico;
– cambio di stagione;
– malattie dell’apparato gastro-enterico come ernia iatale, infezione da Helicobacter Pylori e altre.
Acidità di stomaco: la dieta migliore
Qualsiasi sia la causa, il primo rimedio in assoluto contro l’acidità di stomaco è la dieta e lo stile di vita.
Quando questo fastidio diventa persistente, prova a rispettare queste semplici 10 regole dietetiche, per contrastarlo rapidamente e ridurre la secrezione gastrica acida.
1. Evitare pasti abbondanti;
2. Consumare un primo piatto con poche verdure a pranzo ed un secondo piatto con un contorno a cena;
3. Evitare scorpacciate di verdure, ma mantenerne una porzione in apertura del pranzo e della cena;
4. Evitare di consumare la frutta dopo il pranzo e dopo la cena;
5. Evitare i lunghi digiuni;
6. Effettuare almeno 5 pasti al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena;
7. Evitare di coricarsi subito dopo il pasto;
8. Evitare di bere tanta acqua durante i pasti;
9. Evitare il consumo di alimenti o bevande troppo calde o troppo fredde;
10. Masticare molto, molto lentamente.
Acidità di stomaco: gli alimenti concessi e quelli vietati
Oltre che rispettare delle semplici regole dietetiche, in caso di acidità di stomaco dovrai prestare particolare attenzione al consumo di alcuni cibi.
In particolare, dovrai limitare (fino ad evitarli totalmente) il consumo di:
– caffè, tè e coca-cola;
– alcol;
– cioccolato e cacao;
– menta;
– fritture di vario genere;
– formaggi stagionati e grassi;
– intingoli grassi;
– carni grasse e insaccati;
– latte intero e derivati;
– agrumi e pomodori, solo nelle fasi acute;
– spezie piccanti;
– prodotti da forno e lievitati.
Potrai invece consumare più liberamente:
– carni e pesce magro;
– cereali anche integrali;
– frutta e verdure.
Potrai, inoltre, aiutarti con alimenti detti “functional food”, come ad esempio lo zenzero e l’avena, dotati di una naturale attività gastro-protettiva ed antiacida.
Le combinazioni alimentari consigliate e quelle da evitare
Oltre a preferire o evitare determinati alimenti, per gestire al meglio l’acidità di stomaco dovrai prestare attenzione a combinarli nella maniera migliore.
Come primo accorgimento, dovresti aprire sempre il pranzo e la cena con un piatto di verdure, preferibilmente cotto.
Evita sempre l’associazione di fonti proteiche diverse come carne e pesce, carne e latticini, uova e latticini, pesce e latticini o pesce e uova, mentre sarà importante associare a queste fonti alimentari “acide” degli alimenti dal naturale potere tamponante, come le verdure.
Per ridurre i tempi di svuotamento gastrico, ti consigliamo anche di evitare l’associazione di carboidrati come la pasta, il pane, le patate, il riso o i cereali, a proteine, ribadendo, come già accennato, l’alta efficacia di una dieta dissociata.
Cerca di preferire il consumo di frutta lontano dai pasti e cerca di evitare il più possibile il classico caffè dopo pranzo.
Via libera, invece, all’associazione tra carboidrati e verdure e proteine e verdure, mentre il consumo di grassi come l’olio extravergine di oliva, piuttosto che la frutta secca o i semi oleosi, si sposerebbe meglio con una pietanza a base di carboidrati.