Dieta MIND contro l’Alzheimer
Arriva dalla Rush University Medical Center di Chicago la dieta MIND, che letteralmente vuole dire “mente”. In realtà è l’acronimo di Mediterranean–DASH Intervention for Neurodegenerative Delay, ossia Intervento Mediterraneo-DASH per il Ritardo Neurodegenerativo. Si tratta infatti di una dieta che prevede i principi della dieta mediterranea uniti a quella della dieta DASH, quest’ultima nota per la capacità di combattere l’ipertensione.
La ricerca
Lo studio della dottoressa Martha Clare Morris, epidemiologa nutrizionale a capo della ricerca, ha seguito 923 soggetti sani di età compresa tra 58 e 98 anni. I partecipanti hanno seguito un regime di alimentazione secondo i principi della dieta MIND per 4 anni e mezzo. Si è constatato come nei partecipanti che hanno seguito una dieta rigorosa di questo tipo, il rischio di Alzheimer si sia abbassato del 53%. Ma anche chi ha aderito moderatamente ha riscontrato dei miglioramenti (il 35% di rischi in meno).
Cosa prevede la dieta MIND
La dieta MIND seleziona 10 categorie di alimenti “buoni”:
- verdure a foglia verde
- altri tipi di verdure
- noci
- frutti di bosco
- legumi
- cereali integrali
- pesce
- pollame
- olio di oliva
- vino
5 invece sono le categorie di cibi da evitare o consumare con molta moderazione, e sono:
- carne rossa
- burro
- formaggio
- dolci
- cibi fritti e da fast food.
Dieta MIND, il menù
In particolare, ecco cosa prevede la dieta ogni giorno:
- 3 porzioni di cereali integrali
- 15-20 tra noci, nocciole, pistacchi o mandorle
- un bicchiere di vino
A giorni alterni:
- fagioli
- ceci
- piselli
- fave
Molto importante l’apporto dato alla dieta dai frutti rossi e dal pollo da mangiare almeno 2 volte a settimana. Da uno a tre volte a settimana è previsto il pesce ricco di omega 3 come sgombro e salmone. Infine si consigliano fino a 4 porzioni al giorno di frutta e/o verdura. Le 5 categorie di cibi da consumare con moderazione sono: carne rossa, burro e margarina, formaggi, dolci e prodotti di pasticceria, fast food e cibi fritti.
Parte importante di questa dieta è data dai frutti rossi, soprattutto mirtilli rossi e fragole. Questi frutti, infatti, preservano la mente nelle sue funzioni e pare abbiano effetti positivi sulle funzioni cognitive, che sono poi quelle colpite dall’Alzheimer.