Stanchezza e demotivazione sono spesso compagne di vita. Eppure un modo per ritrovare energia può esserci e può arrivare dalla natura, dalla cosiddetta “Cassetta degli attrezzi anti-stress”, come spiega Anna Bianchi, naturopata e autrice di Smetti di sopravvivere, ricomincia a vivere (Red): «La natura ci aiuta ma non solo intesa come ambiente, cioè erbe officinali e tecniche naturali, ma anche nel senso di saper ritrovare la capacità di rimettersi in equilibrio».
Un deficit delle ghiandole alla base dello stress
La stanchezza e l’esaurimento sono frutto dell’affaticamento delle ghiandole surrenali, che sono il “motore” che ci dà energia. Sono quelle che producono l’ormone dello stress, il cortisolo. Ma attenzione: la stanchezza e il burn out spesso sono causati da un deficit di cortisolo, che viene meno perché le ghiandole sono affaticate. Questo ci dà il senso di esaurimento. Il nostro corpo, quando è sotto stress, è come se mettesse a riposo le ghiandole per darci un segnale e dirci: “Fermati!”. Non sempre questo messaggio va combattuto: piuttosto va ascoltato, dando al corpo la possibilità di ricaricarsi»
Gli organi più colpiti dallo stress
Le parole d’ordine sono tre: “riparti”, “riparati” e “amati”. Facile a dirsi, si potrebbe pensare. Ma come di fa a ripartire quando si è alle prese con lo stress quotidiano o che ci accompagna in un periodo difficile? Un aiuto può arrivare dal cibo, perché mente e corpo – si sa – sono interconnesse. «Tra le cause che portano corpo e mente a una condizione di disequilibrio, c’è il funzionamento del sistema nervoso e ormonale. Ebbene, tramite alcune tecniche psicocorporee si può ricominciare a prendersi cura di sé. In particolare stomaco, fegato, reni sono gli organi che più risentono della fatica e dello stress», spiega la naturopata.
Cosa mangiare per allontanare lo stress
«Ciò che mangiamo influisce molto sul nostro stato di salute: mangiare più o meno proteine, o più o meno grassi fa la differenza ed è importante avere una dieta equilibrata senza affidarsi solo ed esclusivamente agli integratori, che possono dare semplicemente un contributo», spiega Bianchi, che nel suo libro però chiarisce: «Non esistono cibi che fanno miracoli, ogni piatto dovrebbe essere composto dai macronutrienti indispensabili per vivere bene e questo vale ancora di più se siamo stremate o stressate. È importante, allora come porre il piatto: metà dovrebbe sempre vegetale, quindi composto da verdura di ogni tipo e sorta, ma preferibilmente di stagione; un quarto dovrebbe essere di proteine come carne, pesce, uova e formaggi: nell’ultimo quarto trovano posto gli amidi, quindi possibilmente i cereali in chicco invece che in farina. Significa che la pasta potremmo mangiarla una volta alla settimana, lasciando poi spazio a riso, anche nero, farro, ecc., meglio comunque se integrali perché cci sono più vitamine del gruppo B. In questo modo abbiamo tutto quello che serve».
La frutta va inclusa nella porzione di verdura
Quanto a grassi, frutta e zuccheri, la naturopata spiega: «Anche i grassi servono, l’ideale è l’olio d’oliva, che si può usare a crudo per condire molti piatti. La frutta, invece, può essere prevista nella parte vegetale, quindi suddividendola in metà verdura e metà frutta – prosegue Bianchi – Gli zuccheri sono quelli che possono essere tolti, nel senso di zuccheri aggiunti e raffinati. L’ideale, quindi, è cibarsi di ciò che si trova in natura nel modo meno processato e confezionato possibile».
L’aiuto degli integratori: quali, quanti e come
In caso di necessità, specie in periodo difficili, è possibile comunque integrare. Se si hanno difficoltà a digerire, digestione lenta o difficile, le erbe officinali possono aiutare. «I fitoterapici più adatti possono essere la tisana di melissa, cannella, zenzero e malva – prosegue l’esperta, che consiglia di “assumerli dopo i pasti. Per gli oli essenziali l’indicazione è di 1-2 gocce di menta piperita direttamente sotto la lingua, oppure sciolte nell’olio di oliva o nello sciroppo d’acero per dolcificare una tisana di menta e rosmarino. Un altro suggerimento è di mescolare 1 goccia di olio essenziale di zenzero, basilico, mandarino e coriandolo e 3 gocce di olio di nocciola, massaggiando l’addome con la miscela. Per i fiori di Bach Willow, invece, possono andar bene 3 gocce in un bicchiere d’acqua calda (o nella tisana) da sorseggiare dopo il pasto. Altre erbe sono i gemmoderivati, come il Ficus carica, 30 gocce prima del pasto, o la Tilia tormentosa, 30 gocce prima del pasto».
Non mettersi a dieta forzata!
Attenzione, però, a non commettere l’errore di volersi mettere a dieta forzata quando si è già sotto stress, perché il rischio è quello di aumentare il senso di frustrazione e fatica: «Ricordiamoci che possiamo prendere tutti gli integratori del mondo, ma dobbiamo inserire anche la benzina nel nostro corpo, tramite un’alimentazione equilibrata. Quando siamo sotto stress può non essere facile, anzi occorre evitare che anche l’alimentazione diventi una fonte di stress ulteriore. Il consiglio, quindi, è di iniziare con piccoli passi, iniziando a ‘togliere’ un poco alla volta: ad esempio, provare a non mangiare per una settimana i cibi con zuccheri aggiunti, quindi senza eliminare pasta o pane che ne contengono di naturali, ma solo quegli alimenti che, pur confezionati, ne prevedono un’aggiunta. La settimana dopo si può provare a mangiare verdure a tutti i pasti e poi, quella dopo ancora, a portarsi sempre della frutta con sé. Insomma, non occorre trasformare la propria dieta in modo drastico, ma basta ‘pulirla’», consiglia Bianchi.
I cibi che aiutano la bellezza
Ciò che mangiamo aiuta non solo la salute, ma anche la bellezza: «Una persona che sta bene fisicamente appare anche più radiosa e luminosa. Al contrario, sarà capitato di osservare come chi ha problemi di stomaco generalmente ha anche una pelle più ingrigita o soffre di gonfiori, perché se le ghiandole surrenali funzionano male, si può avere anche ritenzione di liquidi – prosegue Bianchi – Per evitare ciò, è consigliabile non far mai mancare vitamine, acqua e oligoelementi, in particolare quella cassetta degli attrezzi che prevede la giusta quantità di zinco, magnesio, vitamina C, vitamina B6, di erbe officinali per contrastare i disequilibri più comuni, con una integrazione di oli essenziali e di fiori di Bach».
Finire il pasto con una bevanda calda
Ma non solo: «Così come esiste una medicina cinese e una medicina ayurvedica, così c’è una medicina mediterranea che risale ai tempi del greco Ippocrate, il padre della medicina, che prevede indicazioni adatte a chi vive nel bacino mediterraneo. Una delle indicazioni, ad esempio, è che lo stomaco deve stare al caldo per avere un’energia più stabile: se mangio caldo sicuramente il mio stomaco digerirà meglio e potrò distribuire meglio i nutrienti a tutto il corpo», spiega Bianchi. Ma come fare in primavera o estate? «In questo caso il consiglio è di finire sempre il pasto con qualcosa di caldo: insomma, posso anche mangiare un’insalatona, ma sarebbe bene finire il pasto con un caffè o una tisana, evitando quindi bibite ghiacciate».
Un’ora di riposo al giorno
Una volta ritrovato l’equilibrio, quindi, si potrà tornare ad amarsi, cioè provare «il piacere di volersi bene, utilizzando pratiche di bellezza naturale per viso, corpo, capelli, senza dimenticare l’energia sessuale che va risvegliata e riscoperta con delicatezza», prosegue l’esperta. Un esempio è dato dal concedersi un’ora di riposo al giorno, ma non necessariamente continuativo: «Può essere sufficiente regalarsi cinque minuti di totale riposo, ma più volte al giorno, anche una decina. Oppure 15 minuti quattro volte al giorno», spiega la naturopata e life coach.
Il potere dell’energia sessuale
Il lungo periodo invernale è quasi alle spalle, e con l’arrivo della primavera ecco tornare più vitalità, che passa anche dall’energia sessuale da riscoprire. Come aiutare questo processo, anche in altri momenti dell’anno? «È un argomento preso poco in considerazione, perché considerato un tabù. Ma diverse ricerche hanno dimostrato che con l’orgasmo si possono sprigionare ormoni benefici per la salute, che anche nei momenti di stress possono andare a integrare la carenza ormonale data dall’affaticamento delle ghiandole surrenali. Insomma, è una pratica che dà energia, sia in coppia con il partner che da sole. Non significa necessariamente autoerotismo, ma anche solo prendersi cura del proprio corpo e riscoprirlo. Ad esempio, farsi una doccia senza la spugna, ma accarezzandosi la pelle, permette di riscoprire il proprio corpo e prendersene cura, rimettendosi al centro. Per chi è più trattenuta, può essere utile anche massaggiare la parte anatomica meno conosciuta, cioè quella dei genitali. il principio è che occorre richiamare sangue in questa zona, che può aiutare a produrre quegli ormoni che altrimenti potrebbero scarseggiare in un periodo di stress. Per chi, invece, non ha tabù la parola d’ordine è ‘sperimentare’. Del senso di benessere se ne gioverà tutto l’organismo e anche la mente», conclude Anna Bianchi.