La dieta vegetariana consiste nell’eliminazione completa di carne e pesce, sostituiti da carboidrati complessi e abbondanti dosi di frutta e verdura. In italia, oggi, una persona su dieci è vegetariana: accanto alle motivazioni etiche e morali, quelle che spingono a questo tipo di scelta sono legate alla salute. Se da una parte c’è chi crede che questo tipo di alimentazione porti vantaggi all’organismo e molti benefici, altri, al contrario, sono certi che gli squilibri nutrizionali siano eccessivi per il corpo umano. Cerchiamo di scoprirne di più.
Non è una dieta dimagrante
Pensare di approcciare il vegetarianesimo per poter dimagrire è la decisione più sbagliata in assoluto: l’alimentazione vegetariana non fa affatto dimagrire tanto quanto una filosofia onnivora non fa ingrassare. In qualsiasi dieta sono infatti le abbondanti porzioni così come i grassi, gli zuccheri e i condimenti troppo elaborati a farci prendere peso, accumulando via via sempre più calorie.
I vantaggi del vegetarianesimo
Alcuni tra i vantaggi più noti di un regime alimentare vegetariano è la riduzione dei grassi saturi di origine animale responsabili del colesterolo. L’assunzione di cibi vegetali riduce inoltre il fosforo nelle urine ed è molto utile per un effetto detox sui reni; ha perfino effetti positivi nella prevenzione e nel trattamento di malattie come il diabete visto che tiene sotto controllo la glicemia. Infine, nelle persone che seguono una dieta vegetariana almeno da cinque anni, si è riscontrata una migliore conservazione del calcio, un fattore che contrasta quindi il rischio di osteoporosi.
Le alternative alla carne
Per sostituire la carne si può puntare sulla soia, un legume ad alto contenuto proteico, oppure si può scegliere il seitan, il glutine di frumento lessato e insaporito con la salsa di soia. Ma ci sono anche le alghe, che si possono consumare ogni giorno, in piccole quantità: ne esistono di diverse come ad esempio le kombu o le dulse, ricchissime di ferro e sodio. E non dimentichiamoci della frutta secca come noci, mandorle, nocciole, semi: sono potentissimi antiossidanti!
I rischi della dieta vegetariana
L’eliminazione totale delle proteine di origine animale possono causare diverse tipologie di carenze, ferro in primis: per questo è importante impostare il regime alimentare in modo attento e coscienzioso, così da garantire all’organismo tutti i nutrienti di cui necessita.
Purtroppo poi va considerato anche il fil rouge che connette l’incapacità di accettarsi, con la tendenza all’anoressia e la dieta vegetariana: secondo uno studio pubblicato sul Journal of the Academy of nutrition and dietetics, nella scelta vegetariana si riscontra la stessa matrice che porta ai disturbi alimentari più comuni. Rinunciare alla carne, infatti, è in molti casi una scelta estremistica che non ha motivazioni etiche o salutistiche.
La ricerca, infatti, ha evidenziato come la scelta di una dieta vegetariana sia più comune in ragazze che hanno sofferto in passato di disturbi alimentari piuttosto che in donne sane. Non solo, ma ben il 68% delle donne che hanno fatto una scelta vegetariana ammettono che la loro dieta è legata a un disturbo alimentare.
Questo ovviamente non significa che sposare una scelta di vita vegetariana sia sbagliato o sia obbligatoriamente legato a un disturbo alimentare, ma piuttosto che qualora questa scelta alimentare avvenga sulla spinta dell’ossessione di essere più magre, più belle e più attraenti, invece che risultare una scelta alimentare di per sé sana, può anche diventare un disturbo importante.