Se vuoi dimagrire, le diete a tua disposizione sono potenzialmente infinite. C’è quella detox, quella del microbiota, quella META e quella mind. Alla fine però succede sempre la stessa cosa: dopo una perdita di peso significativa all’inizio, il corpo si abitua e sembra che sia sempre più difficile mantenere il passo e raggiungere l’obiettivo. Ma allora come fare? Un recente studio suggerisce che una particolare proteina sarebbe in grado di “ingannare” il metabolismo, facendo sì che anche a digiuno il fegato continui a consumare gli zuccheri mentre i grassi vengono reindirizzati al tessuto muscolare.
Perché la perdita di peso rallenta durante una dieta?
Uno dei problemi principali delle diete è il rallentamento del metabolismo che, alla lunga, fa decelerare la perdita di peso. Nel primo periodo in cui si adotta il nuovo regime alimentare i chili diminuiscono in fretta. Questo avviene perché introducendo meno calorie di quelle che si bruciano, il corpo inizia ad attingere alle sue riserve di energia. In questo modo si verifica una riduzione della massa grassa e di liquidi. Con il tempo però l’organismo si adatta allaa nuova situazione e trova strategie per ridurre il dispendio energetico e utilizzare le calorie in maniera più efficiente. Si tratta di un meccanismo evolutivo volto a proteggere il corpo, ma che rappresenta un ostacolo se cerchi di perdere peso.
Lo studio sul metabolismo
Sulla rivista Cell Metabolism è stato pubblicato uno studio portato avanti da gruppo di ricerca dell’Università della Danimarca Meridionale, guidato da Kim Ravnskjaer. Gli scienziati si cono concentrati sul gene Plvap (Plasmalemma Vesicle-Associated Protein) nei topi e hanno scoperto che potrebbe avere un ruolo chiave nel modo in cui il fegato utilizza gli zuccheri e i grassi. Gli effetti potrebbero essere importanti non solo per chi ha bisogno di perdere qualche chilo, ma anche nel trattamento di obesità e diabete. I risultati degli esperimenti suggeriscono che disattivando questo gene il fegato continua a usare zuccheri anche in condizioni di digiuno. Il metabolismo viene così ingannato e se i carboidrati continuano ad essere bruciati, i grassi vengono dirottati verso i muscoli, dove sono utilizzati per produrre energia.
Una scoperta importante, ma occhio ai rischi
Quella dei ricercatori danesi è una scoperta importante. Se fosse possibile far sì che il metabolismo sia in grado di consumare carboidrati anche durante il digiuno si contrasterebbe il rallentamento della perdita di peso durante la dieta. In questo modo, i regimi alimentari ipocalorici e i farmaci per la perdita di peso sarebbero più efficaci. Al momento si tratta solo uno studio che non ha ancora applicazioni pratiche, ma la strada imboccata è quella giusta. Non bisogna però dimenticare che il rallentamento metabolico ha scopi ben precisi, volti a proteggere il nostro corpo. Agire su questo processo, e soprattutto farlo senza controllo, potrebbe avere effetti imprevisti e spiacevoli.