La frutta secca è apprezzata non solo per la sua sfiziosità, ma anche per i noti benefici nutrizionali. Tuttavia, non tutte le varietà offrono lo stesso apporto proteico. Well+Good, nota pubblicazione digitale e comunità focalizzata sul benessere, ha interpellato alcuni esperti per scoprire quali tipi di frutta secca sono più ricchi di proteine e come abbinarli per massimizzare i vantaggi per il nostro organismo.
Arachidi: la fonte principale di proteine
Le arachidi, pur essendo tecnicamente legumi, sono spesso considerate frutta secca per il loro profilo nutrizionale e l’uso comune. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), una porzione di 28 grammi di arachidi fornisce circa 7 grammi di proteine. Questo le rende una scelta ottimale per aumentarne l’apporto.
Mandorle: ricche di proteine e nutrienti essenziali
Subito dopo le arachidi troviamo le mandorle, che offrono circa 6 grammi di proteine per una porzione di 28 grammi. Stephanie Petrosky, professore associato e presidente del dipartimento di nutrizione presso la Nova Southeastern University, evidenzia su Well+Good che le mandorle contengono anche più fibre e calcio rispetto alle arachidi, con 3,54 grammi di fibre e 76 milligrammi di calcio per oncia, secondo l’USDA (le arachidi ne contengono rispettivamente 2,41 grammi e 26,1 milligrammi).
Pistacchi: una fonte proteica completa
I pistacchi forniscono circa 5,73 grammi di proteine per porzione da 28 grammi. Petrosky sottolinea che “i pistacchi hanno potenti antiossidanti e sono un’ottima fonte di potassio“, aggiungendo che il loro consumo regolare può contribuire a ridurre la pressione sanguigna. Inoltre, Maggie Michalczyk – dietista e fondatrice della piattaforma Once Upon a Pumpkin che contiene ricette a base di zucca – osserva che i pistacchi sono una fonte proteica completa, contenendo tutti gli amminoacidi essenziali.
Frutta secca con minore contenuto proteico
Altre varietà di frutta secca, come le noci pecan e le noci di macadamia, hanno un contenuto proteico inferiore, con rispettivamente 2,6 grammi e 2,2 grammi per porzione da 28 grammi. Pertanto, se l’obiettivo è aumentare l’apporto proteico, è preferibile orientarsi verso arachidi, mandorle e pistacchi.
Abbinamenti consigliati per massimizzare i benefici nutrizionali
Per ottenere il massimo dai benefici nutrizionali della frutta secca e aumentare il senso di sazietà, è consigliabile abbinarla ad altri alimenti ricchi di fibre e nutrienti. Michalczyk suggerisce su Well+Good che “tutte e tre queste noci sono un ottimo spuntino proteico, ma consiglio sempre di abbinarle a una fonte di fibre quando possibile per uno spuntino ancora più persistente”. Ad esempio, il burro di arachidi può essere spalmato su pane integrale tostato, le mandorle possono essere consumate con fette di mela e i pistacchi possono essere accompagnati da lamponi. Consigliata anche la combinazione fra yogurt greco e mandorle o pistacchi per uno spuntino ricco di proteine, grassi sani e probiotici. La frutta secca può essere utilizzata per arricchire molte ricette, aumentando il contenuto proteico e nutrizionale: si può, per esempio, aggiungere polvere di arachidi ai frullati o noci tritate all’impasto dei pancake.