Gonfiore addominale, i 7 cibi responsabili
Ci sono alcuni alimenti che pur essendo sani e importanti da assumere, dopo averli mangiati ci fanno sentire estremamente gonfi e per questo anche a disagio. Essere consapevoli del perché questo accada, ci permette anche di poterli gestire, senza per questo doverli eliminare dalla dieta.
I cibi e le cotture adatte per una pelle perfetta
Una volta esclusi problemi alla tiroide, di seguito vi mostriamo quali potrebbero essere i cibi “colpevoli” del vostro gonfiore addominale e cosa occorre fare per ridurlo.
- Cavoli, broccoletti e broccoli. Avete notato che dopo averli mangiati, magari insieme a pasta o formaggi, il vostro stomaco sembra incredibilmente pieno e pesante? Non eliminateli assolutamente dalla vostra alimentazione, poiché, proprio grazie alle loro sostanze biochimiche, sono verdure ricche di vitamina K, vitamina C e calcio e svolgono un’importante azione antitumorale, ma cercate di limitare le porzioni, riducendo condimenti, proteine e amidi. In questo modo il vostro intestino farà meno fatica a digerirli, riducendo considerevolmente la formazione del gas intestinale.
- Mele. “Una mela al giorno toglie il medico di torno”, ma solo se vengono assunte con altri alimenti. Le mele, infatti, sono gustose, sane e ricche di nutrimenti e fibre, ma non sono del tutto digerite dall’intestino e quando questo avviene, gli zuccheri della frutta e le fibre fermentano, stimolando la produzione di gas come idrogeno, metano e biossido di carbonio. Quindi, per garantire al nostro organismo tutti i benefici di questi frutti, occorre mangiarne lentamente e bere un bicchiere d’acqua, o meglio ancora, di tisana, prima di assumerne. In questo modo il sistema digestivo si “calmerà” e diminuirà di conseguenza il gonfiore.
- Fagioli. I legumi in generale e questi nello specifico, tendono a stimolare gas intestinali e flatulenza. Questi effetti collaterali sono causati da una classe di carboidrati chiamati “alfa-galatto-oligosaccaridi”. Nonostante però, i fagioli, siano una fonte importante di fibre, proteine e antiossidanti, possono anche provocare un senso di gonfiore indesiderato e per evitarlo, occorre eliminare una tossina presente nel chicco. Questa viene rilasciata dopo 10 minuti circa dall’ebollizione, sostituendo così l’acqua, si può procedere nella cottura e ultimare il piatto.
- Sale. Questo è sicuramente uno dei primi responsabili del gonfiore, poiché se utilizzato in eccesso, causa ritenzione idrica e rallenta i processi digestivi. Cercate, in questo senso, di ridurne le porzioni e provate ricette che ne richiedono un uso parsimonioso.
- Chewing gum. Le gomme da masticare possono causare flatulenza, gonfiore ed eruttazione e questo perché l’incessante masticazione provoca l’ingestione di aria e la stimolazione del sistema digestivo. Per evitarlo, potreste bere più acqua, oppure mangiare noci o semi con moderazione e la vostra bocca sarà ugualmente impegnata, ma senza chewing gum, che spesso è anche una fonte aggiuntiva di zuccheri e dolcificanti.
- Bevande gassate. Le bevande gassate contengono anidride carbonica e di conseguenza possono provocare anche uno spiacevole senso di gonfiore e pesantezza. Se bevute spesso tendono a rilasciare anidride carbonica, causare gas ed eruttazione. Meglio evitare.
- Cibi fritti. Sappiamo bene che le fritture sviluppano un alto livello di calorie e questo può portare a un aumento di peso indesiderato, se consumati in modo non controllato. Proprio a causa dei loro elevati grassi e sale, sono anche più difficili da digerire e questo può scatenare la formazione di gas, gonfiore e aumento di peso.