Immagina un gruppo di pance al bar, ognuna con un problema: c’è la pancia gonfia, che si riempie d’aria al primo boccone, l’inacidita, a cui sembra di non riuscire a “mandare giù” niente, la pancia super pigra e la fumantina, che, al contrario, reagisce per un non nulla. E via così, fino alla stressata che reagisce all’ansia “piangendo”.
Perché aumentano i disturbi alla pancia
Te l’abbiamo raccontata con un’immagine divertente. Ma le nostre pance sono veramente nell’occhio del ciclone. Da un sondaggio pubblicato su Gastroenterology è emerso che oltre il 40 per cento degli intervistati soffre di disturbi intestinali. Ma perché l’apparato digerente è così bersagliato? «Succede oggi più di ieri perché l’ambiente in cui viviamo è molto cambiato» spiega Silvio Danese, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e autore con Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, del libro appena uscito A ogni pancia il suo rimedio (Sonzogno, collana Scienze per la vita, diretta da Eliana Liotta). «È mutato lo stile alimentare, i cibi sono più raffinati, ricchi di conservanti e additivi. È aumentato l’uso di farmaci, soprattutto antibiotici. Infine, c’è la componente psicologica: lo stress ha grande influenza».
Come curare la pancia
Visto che la prevenzione è il primo passo per mantenere in forma il sistema digerente (e più sana e più piatta la nostra pancia) e posto che se ci sono dei disturbi, il parere del medico è fondamentale, vediamo come correre ai ripari.
Rimedi per la pancia gonfia
È quella di chi si alimenta in modo veloce: il gonfiore può essere determinato dall’aria che “mangiamo”, intrappolata nella pancia, o dai gas prodotti dalla digestione. «Occhio alla dieta: i cibi molto conditi e grassi impiegano più tempo a transitare nello stomaco, gonfiandolo» spiega il professor Silvio Danese. «E bevi molto quando mangi tante verdure altrimenti le fibre restano intrappolate. Gli alimenti antigonfiore sono finocchi cotti, mele e mirtilli, che stoppano la fermentazione. Alterna i cereali e vai con le tisane di finocchio, aneto, cumino e menta». Mastica a lungo e muoviti di più per aumentare la velocità del transito gastrointestinale riducendo le fermentazioni, rinforzare gli addominali e migliorare la postura.
Rimedi per la pancia inacidita
Succhi gastrici che grattano la gola e antipatici rigurgiti dopo i pasti. Contro il reflusso, la prima regola è mangiare lentamente e non esagerare con le dosi. Da evitare, pomodori, agrumi, cioccolato, menta, formaggi molto grassi, fermentati o piccanti, carni affumicate, salse e sughi pronti, insaccati. Secondo gli scienziati dell’Harvard Medical School bere caffè, tè, bevande gassate e alcolici peggiora bruciore e fastidio, mentre l’acqua e il latte potrebbero ridurlo. Sì anche al betaglucano, zucchero complesso che trovi nei funghi, nell’avena e nell’orzo. A letto, alza la testa di 15-20 centimetri e dormi sul fianco sinistro.
Rimedi per la pancia fumantina
Si infastidisce facilmente: basta niente per borbottare. Il risultato? Dolori addominali associati a gonfiore, diarrea e stitichezza. Alla base dell’intestino irritabile, pare esserci una componente ormonale e secondo recenti studi il Covid risulta favorire il disturbo. Tra i rimedi funzionano gli integratori di fibra solubile, come psillio o metilcellulosa. Il calore vince contro il dolore: sì alla borsa di acqua calda o ai sacchetti di semi da scaldare nel microonde. Per correggere l’equilibrio del microbiota vanno bene i probiotici, suggeriti dallo specialista. L’American College of Gastroenterology sconsiglia l’uso degli antispastici, mentre le capsule di olio di menta piperita riducono i crampi alla pancia.
Rimedi per la pancia sinuosa (con i diverticoli)
Sinuosa è il termine con cui Laura, una paziente del dottor Danese, definisce la sua pancia soggetta a diverticoli, piccole tasche che si formano sulle pareti del colon, quando cedono le fibre di collagene, impalcatura dell’intestino (succede più spesso dai 50 anni in su). Il dolore, localizzato frequentemente sul lato sinistro, è il sintomo principale. «Per prevenire l’infiammazione dei diverticoli, servono almeno 25 grammi di fibre al giorno, che trovi nelle verdure a foglia larga, negli asparagi, nelle crucifere» spiega Danese. «Porta in tavola anche i carciofi e il radicchio, che contengono inulina. E poi le mele, ricche di pectina: entrambe le sostanze, dice uno studio pubblicato su Gastroenterology, evitano che i diverticoli si infiammino. Infine, bevi tanta acqua».
Rimedi per la pancia pigra
La stitichezza cronica colpisce circa il 20 per cento della popolazione. Otto su dieci sono donne. Come rimedio funzionano le prugne secche: merito del sorbitolo, zucchero che arrivato nell’intestino richiama acqua e dà alle feci una consistenza più morbida. Promossi anche i kiwi e le mele cotte. Indispensabile il movimento, che stimola l’attività intestinale. Attenta alla posizione sul water: l’ideale sarebbe stare accovacciati e non seduti normalmente. Basta appoggiare i piedi su un rialzo di una quindicina di centimetri per rendere più facile l’evacuazione.
Rimedi per la pancia stressata
Un colloquio di lavoro, un esame, una scadenza importante. Ed ecco che l’intestino, con i suoi 500 milioni di neuroni, si lascia andare. Aumenta la motilità e scatta l’attacco di diarrea (attenta però perché questo disturbo può aver origine anche da un’infezione virale). «Nella fase acuta si cura con digiuno o dieta leggera, con riso, pane bianco, patate e banane, e tanti liquidi, lasciando perdere le spremute. Utili anche i supplementi di probiotici, che ripristinano il microbiota» aggiunge Danese. «Se il sintomo persiste è bene rivolgersi al medico, perché la diarrea può segnalare anche un’intolleranza, il morbo di Crohn o altre malattie. Sarà lo specialista a prescrivere eventuali esami».
Pancetta KO in 3 mosse
Se la pancia diventa pancetta, il girovita diventa abbondante e pericoloso per la salute.
Mangia più spesso «Con cinque pasti al giorno eviti i picchi glicemici e le botte d’insulina che ti fanno accumulare grasso addominale» spiega Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico (sopra nella foto). «Colazione completa, piatto unico a pranzo e cena, variando cereali e proteine da abbinare alle verdure. Gli spuntini sono obbligatori: la mattina frutta secca, concentrato di microelementi, e yogurt a merenda, per nutrire il microbiota».
Bevi e muoviti il giusto Idratarsi vuol dire attivare le fibre, che danno senso di sazietà. Servono due litri e mezzo d’acqua, anche aromatizzata o sotto forma di tisane, infusi, centrifugati, succhi (occhio agli zuccheri, che alterano il microbiota). Tutti i giorni, cammina per almeno 20 minuti: l’attività mantiene in forma te e l’intestino.
La miniricetta Cuoci in forno per 30 minuti un cavolfiore a fette con olio e curcuma. Fai a cubetti del salmone fresco e impanalo con pane grattugiato, pepe, curcuma e scorza di limone. Passa in forno a 180 °C per 10 minuti e servi col cavolfiore.
Il morbo di Crohn
Le persone con malattie intestinali infiammatorie, come il morbo di Crohn o la rettocolite ulcerosa, sono in costante aumento. I sintomi sono dolori, diarrea, vomito e perdita di peso. A scatenare il problema più di un fattore, dallo stress alla predisposizione genetica fino a un’alimentazione indeguata. Ora si lavora alla cura del futuro: anticorpi monoclonali, che bloccano i recettori implicati nel meccanismo infiammatorio, in modo da ridurlo.