Mangiare frutta dopo i pasti: si o no?

La frutta è uno degli alimenti che mangiamo con più gusto tutto l’anno. Dissetante e gustosa fa bene alla pelle, alla salute dell’organismo e all’umore, ma come tutti gli alimenti deve essere ‘dosata’. E’ vero che non va mangiata dopo i pasti? Fa ingrassare? Tra miti e leggende da sfatare, vediamo quando è bene consumarla.

Mangiare frutta dopo pasti fa male?

Da quella nostrana a quella tropicale la frutta è un ottimo alimento. Fondamentale in una dieta equilibrata è fonte di fibre, vitamine, sali minerali come il potassio, antiossidanti ed acqua. Nella nostra tradizione culturale è stata sempre servita a tavola e consumata al termine del pasto. Concludere con la frutta apporta alcuni benefici: accompagna il cibo nella digestione e lo protegge dai danni ossidativi, con la sua acidità aiuta pulire la bocca da eventuali residui del pasto e dai grassi (in particolar modo le mele e le pere). Inoltre essendo ricca di fibra e acqua facilita il transito intestinale. Bisognerebbe consumare tutti i giorni diverse porzioni di frutta per un totale di almeno tre. Quello su cui, però, dobbiamo fare chiarezza, nella diatriba ‘frutta si o frutta no’ è individuare il tipo di frutto da mangiare dopo i pasti che non fermenti nell’intestino e non provochi o faciliti l’accumulo di peso in eccesso.

Dopo quanto tempo mangiare la frutta dopo pasti

Si è detto di tutto sulla frutta post pranzo o cena: gonfia, fermenta, fa ingrassare. Oggetto di dibattito, di opinioni contrastanti e disinformazione, è l’orario della giornata nel quale è meglio consumare la frutta. Sarebbe preferibile mangiarla prima per dare un senso di sazietà o almeno 2 ore dopo il pasto principale. Se fate molto sport mangiate un frutto dopo l’attività fisica per ripristinare le scorte di glicogeno muscolare. Quando il pasto è leggero allora mangiare la frutta non ha controindicazioni.

Mangiare la frutta lontano dai pasti

E’ sempre preferibile consumare la frutta lontano dai pasti principali, per evitare la fermentazione degli zuccheri presenti al suo interno. Sapere quale frutta mangiare dopo un pranzo o una cena è importante, soprattutto se le portate consumate sono state ricche e cariche di zucchero, con tanto di picchi glicemici all’organismo che provocano disturbi alla salute, bruciori, uno stato di sonnolenza e influiscono sulla digestione.

La frutta fa ingrassare?

Alcune varietà di frutta sono particolarmente ricche di zuccheri semplici che, abbinati al consumo di altri alimenti, potrebbero far ingrassare. Meglio mangiarla come spuntino. La frutta fa aumentare l’ago della bilancia se mangiata in quantità esagerate. La regola primaria una volta seduti a tavola è non esagerare mai con le quantità. Ricordatevi sempre che non è la frutta dopo un pasto che fa ingrassare, ma quello che si è mangiato prima.

Quale frutta mangiare dopo i pasti

La mela, ricca di fibre e in particolar modo di pectina, stimola alcuni enzimi specifici che mantengono monitorata la glicemia. Dopo i pasti la mela aiuta a ridurre la velocità di assorbimento degli zuccheri e dei grassi. Gli altri frutti, noti per le loro proprietà benefiche sulla digestione, che vengono consigliati da mangiare dopo un pasto fondamentale e non fanno alzare l’asticella della bilancia, soprattutto se si stanno seguendo diete dimagranti sono: cocomero, fragole, pesche, pompelmo, melone, ananas e papaya. Le arance o altri frutti ricchi di vitamina C, per esempio, aiutano l’assorbimento di ferro e altri sali minerali.

Quale frutta evitare di mangiare dopo i pasti

  • Uva
  • Banana
  • Fichi secchi
  • Prugne

Quando mangiare la frutta?

Il momento ideale per una bella scorpacciata di frutta è il mattino. Fate colazione con una bella macedonia, ovviamente senza zucchero, che abbinata ai cereali d’avena, latte, frutta, darà alla vostra giornata una sferzata di energia e aiuterà a bruciare più calorie perché attiva il metabolismo. Ricca di zuccheri semplici è energia pronta per l’uso.