Non riesci a dimagrire: 4 motivi per cui non perdi peso
Una delle cose con cui spesso ci si scontra è avere dei chili di troppo e non riuscire a liberarsene neanche facendo sport o mangiando correttamente. Non riuscire a dimagrire nonostante impegno e sacrificio, può risultare davvero frustante.
«Quando il peso non cala, c’è un motivo. E bisogna sempre andare a fondo – consiglia Paolo Marzullo, specialista in endocrinologia e malattie metaboliche dell’Istituto auxologico italiano di Piancavallo (Novara) – A bloccare il dimagrimento spesso è un problema di salute che va scoperto e affrontato». Prima di buttarti su una nuova dieta allora, per capire se dietro la difficoltà a perdere peso sia celato un problema di salute, prova a rispondere alle domande suggerite dal nostro esperto.
Ipotiroidismo
Se, oltre a essere ingrassata, da qualche mese fai fatica a concentrarti e ti senti sempre infreddolita potresti soffrire di ipotiroidismo.
«La tiroide produce ormoni che influenzano molte funzioni dell’organismo: per esempio, agiscono sui meccanismi che controllano la temperatura corporea. Ma hanno anche la capacità di bruciare i grassi contenuti nel tessuto adiposo – afferma il dottor Marzullo – Se la ghiandola lavora male e non mette in circolo quantità sufficienti di questi preziosi ormoni, il metabolismo rallenta e l’organismo comincia a trattenere liquidi e ingrassare».
Cosa puoi fare
Chiedi al medico di prescriverti un esame del sangue per verificare il funzionamento della tiroide. I valori da controllare sono quelli individuati dalle sigle FT3 e FT4 e TSH. «Se si scopre un problema di ipotiroidismo, si ricorre a una terapia sostitutiva per integrare gli ormoni mancanti – aggiunge l’esperto – E nell’arco di qualche mese di cura in genere anche il peso comincia a calare».
Premenopausa
Quando le ovaie cominciano a produrre meno estrogeni, il metabolismo dei grassi rallenta. È per questo che, nel periodo che precede la menopausa, una donna su due tende ad aumentare di peso. In media, rispetto a quando il ciclo era regolare, la bilancia sale di tre chili e si ingrassa soprattutto sui fianchi e sulla pancia. In contemporanea, i muscoli diventano meno tonici .
Cosa puoi fare
Segui l’esempio delle 17 mila donne americane coinvolte in un vasto studio: in un anno sono riuscite a perdere un terzo del loro peso in eccesso.
Come? Consumando tutti i giorni, senza mai sgarrare, tre porzioni di verdura, due di frutta e una di cereali integrali.
Lo studio ha provato che c’è una forte relazione tra dieta e metabolismo.
Alcuni antidepressivi e farmaci a base di cortisone
Ci sono principi attivi che, soprattutto all’inizio della cura, alterano i meccanismi legati all’appetito, alla ritenzione dei liquidi e al metabolismo. Se, per esempio, stai assumendo un antidepressivo della famiglia degli antiserotoninergici, nei primi mesi di terapia potresti avere molta più fame del solito. Se, invece, prendi farmaci a base di cortisone hai più probabilità di soffrire di ritenzione idrica e gonfiori.
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Cosa puoi fare
Chiedi allo specialista se esiste un antidepressivo che ha principi attivi diversi e che può essere adatto al tuo problema. Nel frattempo, per tenere sotto controllo l’appetito, prova a bere ogni giorno un centrifugato a base di zenzero, una spezia che accelera il metabolismo, cetriolo e sedano, due vegetali che tolgono il senso di fame.
Se prendi il cortisone, togli il sale dalla dieta: aumenta i problemi di ritenzione. E usa piatti da dolce al posto dei soliti. È un modo furbo per ridurre le porzioni senza soffrire troppo.
Allergia al nichel
Attenzione, non parliamo delle solite allergie con starnuti e naso che cola. Ma di quella al nichel che, oltre a provocare dermatiti e arrossamenti, determina disturbi gastrointestinali. Succede perché questo metallo è contenuto anche in alimenti insospettabili come il pomodoro, i fagiolini e le pere. E ogni volta che li mangi questi cibi irritano l’intestino, dando dolori addominali, meteorismo, diarrea e ritenzione idrica. Tutti problemi che provocano uno stato di gonfiore e un aumento di peso.
Cosa puoi fare
Se hai il sospetto di essere allergica al nichel fai questa semplice prova. Metti nell’incavo del braccio una moneta da un euro e fermala con un cerotto anallergico. Dopo 48 ore levala. C’è un ponfo rosso? Vai dall’allergologo che ti sottoporrà ai test specifici. E, in caso di diagnosi positiva, studierà con te come eliminare dalla tua alimentazione i cibi a rischio. Basta un paio di mesi di dieta e vedrai che anche il peso comincerà a calare.
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