Risale al dopoguerra e al periodo delle nostre nonne e bisnonne l’idea che una donna in gravidanza debba mangiare per due persone: certo, sarebbe un alibi perfetto per dare sfogo senza sensi di colpa a tutte le tue voglie e ai peccati di gola repressi da anni, ma purtroppo si tratta di una bufala, ormai smentita da esperti e studi.
Anzi, di un vero e proprio falso mito da sfatare con decisione, perché potenzialmente pericoloso per mamma e bambino.
Mangiare il doppio della norma durante la gestazione, infatti, porta inevitabilmente a un eccessivo aumento di peso e di conseguenza, come ampiamente dimostrato dalla scienza, alla comparsa di diversi problemi di salute. I più gravi sono diabete gestazionale e ipertensione, ma non solo.
L’incremento calorico in gravidanza deve essere minimo
Indicativamente, una donna di partenza normopeso e con un’attività fisica normale, durante la gravidanza ha bisogno di assumere 2200-2300 calorie al giorno. Questo significa che l’incremento quotidiano deve essere minimo: si parte da circa 100 kcal nel primo trimestre, per arrivare a 300 nel secondo e a 400-450 nelle fasi finali e durante l’allattamento.
Le variazioni di peso devono essere controllate in modo che rimangano entro i limiti suggeriti dal proprio ginecologo. Comunemente l’aumento complessivo ottimale è pari a circa 10-11 chili nell’arco di tutte le 40 settimane.
No anche a una dieta ipocalorica
Tenere d’occhio la bilancia, però, non vuol dire stare a dieta. Anche non guadagnare abbastanza peso durante la gravidanza, infatti, è pericoloso perché può portare a un parto prematuro o alla nascita di un bambino troppo piccolo e, in seguito, a ritardi nello sviluppo, problemi di apprendimento e di salute cronici.
A dimostrare questa teoria ci aiuta un fatto storico, ossia la carestia olandese del 1944. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le donne di Amsterdam e dintorni vivevano in una condizione di malnutrizione e nei loro figli è aumentata di tre volte la presenza di malattie cardiovascolari e, in età adulta, di diabete di tipo II e patologie renali e polmonari.
L’importanza di un regime equilibrato in gravidanza
L’alimentazione ha una diretta influenza sulla salute in ogni momento della vita.
Portare avanti una dieta equilibrata è quindi un consiglio da seguire sempre, ma a maggior ragione in tutte le fasi della gravidanza: prima, durante e subito dopo il parto. In questo periodo ciò che finisce nel tuo piatto ha infatti un impatto tutt’altro che trascurabile sulla salute del piccolo che aspetti, che tramite la placenta prima e il latte in caso di allattamento poi, assorbe esattamente gli stessi tuoi nutrimenti che ingerisci tu.
Le fasi più delicate e in cui l’embrione è più sensibile alla dieta materna sono i primissimi giorni dopo il concepimento.
Il regime alimentare più indicato da seguire da quel momento in poi è quello mediterraneo perché completo e vario. Le sostanze più importanti da assumere sono vitamine A, D, C, B6, B12, acido folico e sali minerali come calcio, ferro e fosforo e acidi grassi essenziali.
Sulla tua tavola quindi cerca di non far mai mancare:
–frutta e verdura,
–carboidrati come pane, pasta, riso, orzo, patate;
–pesce, carne e legumi ricchi di proteine,
–latte, yogurt e formaggi stando attenta a non eccedere,
-alimenti con molte fibre, come cereali o pane e pasta integrali. Questi ultimi possono essere molto utili per contrastare la stipsi, un disturbo che si presenta in molte donne durante la gravidanza.
Cibi sconsigliati e vietati
Attenzione a carne, pesce, uova crude e insaccati, che devono essere consumati con accortezza e su consiglio del medico, perché possono essere responsabili di patologie fetali, di infezioni e tossinfezioni alimentari.
Da limitare il consumo di caffeina, presente in caffè, tè, bevande energizzanti e cioccolato, che non dovrebbe non superare i 300 mg/dl.
Occhio anche al sale, da scegliere preferibilmente iodato, perché un abuso aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione.
Completamente banditi, invece, vino, birra e super alcolici poiché l’alcol e i suoi metaboliti si accumulano nel sistema nervoso e in altri organi del piccolo, danneggiandoli.
Consigliabile, infine, diminuire l’apporto di zuccheri raffinati e acidi grassi saturi.
Consuma due porzioni di frutta e cinque di verdura al giorno, che ridurrebbero del 18% la probabilità di partorire un neonato di peso superiore ai quattro chilogrammi. Un evento da propiziare in tutti i modi visto che influisce sulla salute della mamma, sul parto e riduce il rischio che il bambino da adulto sviluppi malattie croniche come diabete e ipertensione.
Qualche consiglio extra
Oltre alla scelta dei cibi, è importante anche la qualità e l’armonia dei pasti. Ecco quindi alcune accortezze, utili per non sovraccaricare lo stomaco:
– mangia lentamente e mastica con cura,
– bevi molto durante l’arco della giornata, ma meno durante i pasti per non aumentare troppo il volume del cibo nello stomaco,
– mangia piccole quantità di cibo tre o quattro volte al giorno, piuttosto che grandi suddivise solo in pranzo e a cena.