Con una prevalenza che supera il 30%, ossia quasi 1 persona adulta su 3, l’ipertensione arteriosa è una delle patologie più diffuse in tutto il mondo compreso il cosidetto Bel Paese. Escludendo una piccolissima fetta di ipertesi la cui patologia è secondaria, ossia legata a malfunzionamento di altri organi, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta invece di soggetti che soffrono di ipertensione essenziale detta anche primitiva.
In quest’ultimo caso, il difetto nei meccanismi di regolazione è da ricercare in diversi fattori, tra i quali:
- Sovrappeso e obesità
- Infiammazione generalizzata
- Inattività fisica
- Tabagismo
- Dieta inappropriata
Trattandosi di fattori facilmente modificabili, sarà quindi opportuno partire proprio da questi per cercare di arginare la problematica. In questo articolo, ci soffermeremo in particolare sulla dieta e sugli alimenti in grado di contrastare l’ipertensione.
Pressione alta cosa non mangiare e non bere
Prima di descrivere le abilità di alcuni alimenti nel contrastare l’ipertensione, sarà necessario elencarne altri, il cui consumo eccessivo potrebbe facilitare gli incrementi pressori.
Nella black list dei cibi che alzano la pressione troviamo:
- Sale da cucina: trattandosi del principale elemento in grado di determinare un incremento pressorio, sarà pertanto necessario ridurne drasticamente il consumo.
- Insaccati: naturalmente ricchi di sale, apportano anche colesterolo e acidi grassi saturi, il cui eccessivo consumo, potrebbe contribuire all’irrigidimento vascolare.
- Carni rosse e grasse: sulla falsa riga degli insaccati, potrebbero contribuire ad un precoce invecchiamento cardiovascolare.
- Formaggi stagionati: trattandosi di alimenti naturalmente ricchi di sodio, colesterolo e acidi grassi saturi, rappresentano dei potenziali pericoli per il nostro sistema vascolare.
- Caffè e tè: bevande ricche di metilxantine che presentano una naturale attività vasocostrittrice, responsabili per tanto di un significativo incremento pressorio.
Per questi motivi la dieta di un soggetto iperteso, vedrà una riduzione significativa dei prodotti di origine animale a favore invece di verdure, cereali integrali e legumi.
Al contempo, sarà necessario semplificare i metodi di cottura, evitando ad esempio fritture, arrosti e barbeque in quanto fonte di sostanze, note come AGEs, vero e proprio veleno per le pareti delle nostre arterie.
Alimenti abbassa pressione
Ed ecco ora, alcuni alleati per la salute cardiovascolare, che potranno aiutarci a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa.
- Legumi: importantissima fonte di proteine vegetali, sono ricchi in fibre e potassio. Le caratteristiche nutrizionali dei legumi, fanno sì che il loro consumo per almeno 3 volte a settimana, come piatto unico magari in associazione a cereali integrali, riduca sensibilmente la pressione arteriosa. L’attività antipertensiva esercitata anche dai numerosi antiossidanti presenti in questi alimenti.
- Yogurt magro: molto rivalutato nell’ultimo periodo, il consumo regolare di yogurt sembrerebbe apportare benefici sia alla pressione arteriosa che ad alcune condizioni di fondo come l’infiammazione e l’adiposità viscerale.
- Pesce: preziosissima fonte proteica è una delle più ghiotte fonti di acidi grassi polinsaturi della serie Omega 3. Queste molecole presentano una vera e propria attività antinfiammatoria ed antipertensiva.
- Spezie: validissima alternativa al sale, possono contribuire ad arricchire il gusto delle pietanze riducendo sensibilmente il tenore di sodio del pasto.
- Aglio, cipolla e barbabietola: dal gusto deciso, e spesso demonizzate nelle varie diete, questi ortaggi hanno una esaltante attività antiipertensiva, legata sia alle proprietà drenanti sia all’azione vasodilatatoria, ampiamente descritta in letteratura.
Infine, l’acqua… è ormai risaputo come acque minimamente mineralizzate, ossia caratterizzate da un basso residuo fisso, possano contribuire efficacemente a migliorare l’effetto drenante, riducendo al contempo la pressione arteriosa.