Cosa è la fame nervosa
È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di affogare i propri problemi, le incertezze, i dubbi, le ansie e le paure nel cibo.
Per molti è solo un momento transitorio, un periodo di improvvisa ed ingestibile fragilità, per altri invece assume i connotati di una vera e propria patologia, tanto da incidere irrimediabilmente sulla vita sociale e più in generale sul proprio stato di salute psico-fisico.
Se per questi ultimi casi diventa necessaria la supervisione di un professionista della salute, nella maggior parte dei casi, invece, è possibile ricorrere a piccoli rimedi per controllare quella “fastidiosa” sensazione di appetito continuo, che si ripresenta puntualmente nei momenti morti della giornata, o addirittura di notte, con il fenomeno della fame notturna.
Lo stile di vita e la gestione del momento
Il primo passo per controllare la fame nervosa è sicuramente gestire adeguatamente i momenti in cui questa si ripresenta forte e pressante.
Semplici rimedi possono essere:
- allontanarsi “fisicamente” dal cibo, magari uscire per una passeggiata, una corsetta;
- distrarre l’attenzione, dedicandosi magari alla lettura piuttosto che ad un altro hobby;
- anticipare il momento, praticando nelle ore più “fragili” attività fisica;
- portare un diario alimentare, così da razionalizzare il momento, discutendolo magari con un nutrizionista;
- praticare attività utili a gestire lo stress come lo yoga, piuttosto che la meditazione;
- cercare di affrontare le attività più stressanti nella prima parte della giornata.
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I rimedi dietetici per controllare la fame nervosa
Nonostante l’aspetto psicologico sia un fattore determinante e promuovente la fame nervosa, non bisogna sottovalutare anche gli aspetti metabolici e dietetici.
Un classico esempio è rappresentato dalla fame “nervosa” legata alle turbe glicemiche del soggetto diabetico.
In questo caso, diverrebbe sicuramente più efficace, gestire adeguatamente il carico glicemico del pasto, riducendo il consumo di zuccheri semplici così da indurre ipoglicemie reattive, piuttosto che lavorare sull’aspetto psicologico.
Ma tralasciando casi limite come il diabete, riferendoci invece a quella fame nervosa che si presenta dopo una giornata lavorativa infernale o dopo un periodo di particolare impegno emotivo, potrai adottare qualche piccolo trucchetto dietetico, per tenerla a bada e uscirne vittoriosa.
Più precisamente:
- abituati a consumare durante la mattinata e nel tardo pomeriggio delle verdure crude ed un bel bicchierone d’acqua;
- apri sempre i pasti con un’insalata o delle verdure crude;
- mastica lentamente, ruotando il boccone all’interno della bocca così da percepire tutti i gusti presenti;
- evita di consumare pasti di soli carboidrati o zuccheri, e se scegli la frutta come spuntino, abbinala magari a della frutta secca;
- assicurati di bere sempre, soprattutto lontano dai pasti;
- ricordati che, se puoi, un paio di caffè non zuccherati, uno magari durante la mattinata ed uno nel pomeriggio, potrebbero aiutarti a controllare l’improvvisa sensazione di fame.
Gli integratori utili nel controllare la fame nervosa
Quando avrai adottato tutti questi rimedi senza alcun successo, un professionista potrà aiutarti nella scelta di alcuni integratori utili nel gestire la fame e la sensazione di appetito.
In questo senso potrai adoperare rimedi come il glucomannano, l’inulina o le fibre dello psillio che comportandosi da vere e proprie spugne, assunte con un bicchiere di acqua, dilateranno lo stomaco inducendo così una precoce sensazione di sazietà “meccanica”.
Potrai, invece, contare sull’aiuto di rimedi fitoterapici, come quelli offerti dalla griffonia, dalla valeriana, dall’Iperico, dalla melissa, dalla rodiola che oltre a gestire lo stress, agendo da adattogeni, potranno contribuire al controllo della sensazione di appetito.
Infine, melatonina, magnesio e vitamina B6 potranno aiutarti e ristabilire i ritmi biologici, esercitando tra l’altro un apprezzabile attività anti-stress e miorilassante.
In questi casi, ribadiamo, però la necessità di consultare un professionista.