Su TikTok impazzano nuove diete restrittive e penalizzanti. Ognuna di queste – come rileva lo studio della società Allurion (specializzata in percorsi di educazione alimentare e perdita di peso) – è caratterizzata da restrizioni alimentari severe a intermittenza che spesso eliminano dal piano alimentare anche elementi nutrizionali indispensabili.
Le conseguenze delle diete di TikTok
Diete estreme e veloci, come la “Coquette diet”, la “Military diet” e la “K-pop Idol diet”, presentano importanti rischi per i giovanissimi. Questi tre esempi sono emblematici delle connessioni tra la cultura della bellezza che i ragazzi coltivano sulla piattaforma e il desiderio di ottenere risultati il prima possibile e a qualsiasi costo. Ne abbiamo parlato con una nutrizionista che da anni si occupa di divulgazione scientifica sui social: Martina Donegani. Subito chiarisce che queste pratiche impattino negativamente soprattutto a livello psicologico. «Il rischio, trattandosi soprattutto di adolescenti, è quello di ricadere in disturbi del comportamento alimentare – come anoressia nervosa o bulimia».
La bulimia nervosa, in particolare, sembra essere una preoccupante conseguenza delle diete di TikTok. Ad oggi in Italia, oltre 3 milioni di persone sono affette da disturbi alimentari; più del 18% dei casi è affetto da questa patologia. Un altro disturbo in crescita è il binge eating, che tocca oltre il 14% dei casi. Questo termine, che letteralmente si traduce in “abbuffata”, indica il disturbo dell’alimentazione incontrollata. Chi ne soffre, si sottopone a episodi di abbuffate a intervallo regolare.
Il binge eating è un grave rischio per chi si sottopone a queste diete di TikTok, come spiega la dottoressa Donegani. «Nei giorni in cui è concesso mangiare liberamente, il corpo richiede tutto ciò di cui ha bisogno e di cui si è privato nei giorni precedenti, e così si mangia in modo esagerato, perfino doppio rispetto al necessario».
L’estetica coquette
La “Coquette diet” si ispira al cosiddetto coquette aestethic, una vera e propria tendenza sui social che nasce da dive del cinema e della musica. Le coquette girls hanno guance rosa e gloss sulle labbra, sono vestite di pizzi e merletti, enfatizzano la loro femminilità e si presentano come eterne bambine. Le icone sono la popstar Lana Del Rey e soprattutto Lily Rose Depp, la top model figlia d’arte che con il suo fisico magro e slanciato e il suo volto da ninfa è considerata una dei personaggi del momento. Sempre più ragazze sono portate ad aspirare al suo fisico a prezzo di sacrifici di ogni tipo.
La Coquette diet
La dieta Coquette è studiata a questo scopo: è una forma estrema di restrizione calorica in cui si consumano quantità estremamente basse di cibo, al massimo l’equivalente di poche centinaia di calorie al giorno, per raggiungere rapidamente la perdita di peso, eliminando interi gruppi alimentari come i carboidrati o i grassi.
Come fa notare la dottoressa Donegani, le diete di Tiktok «non sono lanciate da professionisti, ma da influencer e ragazze che vengono prese come modello. Basta digitare le parole sulla barra di ricerca dell’app per trovarsi infatti bombardati da video in cui ragazze seguitissime filmano quello che mangiano nel corso della giornata, convincendo le loro giovani e fidate followers a diventare vere coquettes come loro seguendo semplici passi».
La Military diet
La dieta militare è una dieta che torna ciclicamente di moda nei forum dedicati a salute e bellezza. È provato che i danni che rechi sono superiori rispetto ai benefici, ma sembra destinata a venirci riproposta periodicamente.
Si tratta di una dieta estrema, strutturata in cicli di tre giorni alla settimana durante i quali si consumano alimenti specifici in quantità precise, che riattivano il metabolismo, favorendo il dimagrimento. Prevede un piano alimentare con un basso contenuto calorico per i primi tre giorni, seguiti da quattro giorni con un’alimentazione meno restrittiva.
Questa pratica promette di perdere nel giro di pochi giorni fino a 4 chili e sembra essere il segreto del dimagrimento evidente e repentino di Khloe Kardashian. «L’errore di questa dieta è di non essere costante e quindi di non abituare il corpo a mangiare correttamente» spiega Giuliano Ubezio, dietista Allurion. È molto difficile riuscire a limitarsi così tanto per tempi prolungati e quindi la conseguenza naturale è quella non solo della ripresa di peso, ma addirittura dell’aumento rispetto al periodo precedente.
La cultura K-pop
L’ultima delle diete di Tiktok si ispira alle star del K-pop (musica pop coreana), sempre più amate e influenti per gli adolescenti di tutto il mondo. Questi artisti vengono chiamato infatti Idols, idoli: non devono ispirare solo dal punto di vista artistico, ma essere visti come modelli di vita. Gli Idols devono mostrarsi sempre perfetti, dalle performance impeccabili al fisico scolpito.
Trattandosi di personaggi che provengono da un altro stato, è fondamentale per chiunque si appassioni alla loro musica approcciarsi con differenze culturali spesso molto marcate. Non per tutti, soprattutto tra i giovanissimi, è facile informarsi. Il rischio è quello di emulare comportamenti profondamente sbagliati e dannosi.
L’alimentazione coreana trasformata in dieta estrema
Gli Idols sono ammirati molto per il loro aspetto fisico, tanto che oggi molti di loro solo ambassador di brand di moda come Celine (Lisa Manobal “LaLisa” delle Blackpink), Dior (Kim Taehyung “V” dei BTS) e Gucci (Hanni Pham delle NewJeans). Non tutti i giovani seguaci sanno che la loro immagine è frutto di diete severissime e abitudini estreme anche dal punto di vista dell’esercizio fisico. Soprattutto, in pochi sanno che la loro immagine è funzionale per messaggi propagandistici spesso tossici.
Il fenomeno del K-pop si è infatti diffuso in Corea in seguito al boom economico ed è diventato centrale sul finire degli anni ’80, quando il governo cominciò a servirsi di figure del mondo della musica e della cultura per portare avanti gli ideali anticomunisti e filogovernativi. Oggi il mondo del K-pop è molto più indipendente, ma è ancora profondamente legato alla politica. Queste celebrità vengono utilizzate per pubblicizzare prodotti di ogni tipo e gli ideali di bellezza nazionali: l’aspetto degli Idols è frutto di disciplina e sacrificio, a simboleggiare che tutto si può ottenere con la fatica e l’impegno.
Gli alimenti al centro delle loro diete sono salutari e naturali e anche questo è da attribuirsi a cause politiche. In seguito al boom economico, lo stato si è aperto all’occidente e ne ha adottato l’alimentazione sostituendo la dieta coreana tradizionale che si componeva soprattutto di verdure. Nei primi anni ’90, questo ha portato a un lieve aumento di persone obese e sovrappeso ed è quindi diventato motivo di preoccupazioni per il governo. Le diete sponsorizzate da questi personaggi tendono a rifarsi a quelle tradizionali in modo da diffondere l’idea che il nuovo cibo occidentale sia malsano.
La K-pop Idol Diet
Queste pratiche implicano restrizioni caloriche estreme e scelte alimentari limitate. Ad esempio, possono includere il consumo di sole mele o patate dolci per un periodo di tempo prolungato. «Queste diete eliminano alimenti di cui in realtà il corpo ha bisogno.» spiega la dottoressa Donegani. «Infatti, diete di questo genere portano alla perdita di tessuto muscolare e liquidi, carenze di nutrimenti, affaticamento fisico e soprattutto mentale».
Molto spesso sono gli stessi Idols a condividere consigli sull’alimentazione. È stato il caso di un membro della band BTS, Park Namjoon “RM”, che ha consigliato a una fan di digiunare alla sera per sentirsi meglio il giorno successivo. Le fan sono portate a difendere questi comportamenti, presentandoli come preziosi consigli che gli Idols danno loro in virtù del rapporto di fiducia che li lega. Giustificano le loro abitudini alimentari sostenendo che esse siano sane perché accompagnate da esercizio fisico adeguato. Donegani su questo è perentoria: «Questo tipo di dieta non è sano per nessuno dal punto di vista dei macronutrienti. Ovviamente, questi personaggi esattamente come noi mostrano solo quello che vogliono della loro vita sui social».
Non solo esempi negativi su TikTok
Grazie ai social, ci sono molti esempi positivi di divulgatori che contrastano queste pratiche dannose. Esperti che sono riusciti a creare community seguitissime in cui diffondono informazioni utili a tutti gli interessati, come la stessa Martina Donegani che è seguita da oltre 167mila persone su Instagram e 26.5mila su TikTok.
Tramite queste piattaforme è possibile riconoscere i falsi miti e migliorare il proprio stile di vita senza il bisogno di ricorrere a sacrifici inutili e dannosi. È importante ricordare che il problema non è mai il mezzo, in questo caso TikTok, ma come esso viene utilizzato.