Ricca di nutrienti, l’uva costituisce un elisir per la salute dell’organismo perché contiene vitamine e sali minerali, ha un effetto detox e diuretico, è un antiage naturale, aiuta la circolazione ed è benefica anche sotto forma di succo. Ma quando e come utilizzare l’uva per il nostro benessere? Ecco le proprietà dell’uva da conoscere
Varietà di uva
Le varietà di uva sono davvero numerosissime. Solitamente si distinguono in base al colore, bianca o nera, ma per ciascuno di essi esistono poi varietà diverse.
Uva bianca o uva nera?
Partiamo dalla più classica delle distinzioni: uva nera oppure uva bianca? L’uva nera e l’uva bianca si equivalgono dal punto di vista nutrizionale, anche se l’uva bianca contiene una quantità lievemente maggiore di zuccheri. Ma dal punto di vista delle proprietà antiossidanti, l’uva nera ha la meglio. Essendo più pigmentata, infatti, vanta un quantitativo di antiossidanti superiore alla varietà bianca (resveratrolo). Entrambe queste tipologie di uva sono ideali per essere consumate a colazione o come spuntino a metà mattina e sempre insieme a fibre o a proteine per ridurne l’impatto glicemico dovuto alla ricchezza in zuccheri semplici. L’uva diventa anche ingrediente per macedonie golose e decorazione per torte e crostate.
Ma con l’uva si possono preparare anche gustose insalate. Un esempio? Uva bianca senza semi, tagliando a metà gli acini, pompelmo sbucciato al vivo, finocchio affettato finemente e carote alla julienne oppure uva bianca, insalata riccia, mele, noci e pecorino.
Tipologie di uva bianca
Tra le tipologie di uva bianca più diffuse troviamo l’uva Italia, con la sua tipica buccia spessa e croccante, e quella Regina, molto apprezzata per la sua dolcezza. Un altro tipo è l’uva Vittoria, che nel sud Italia si raccoglie già tra fine luglio e inizio agosto.
Tipologie di uva nera
Per quanto riguarda l’uva nera, le varietà che si trovano più facilmente in commercio sono la Red Globe, dal colore rosso-violaceo, e la Pizzutello, tipica del Lazio. L’Apulia Rose, come suggerisce il nome, è rosata e si produce specialmente in Puglia. Una tipologia molto apprezzata di uva è l’uva fragola o uva americana. Molto zuccherina, è disponibile in abbondanza tra luglio e settembre ma è meglio non consumarla con troppa frequenza o tutti i giorni anche se è davvero un frutto delizioso. Per esempio mangiata in purezza insieme ai formaggi.
Ricca di vitamine, minerali e resveratrolo, questo tipo di uva si presta alla preparazioni di sorbetti, marmellate e conserve, torte, budini e gelatine. La gelatina di uva fragola si prepara cuocendo gli acini e riducendoli poi in purea. Eliminati bucce e semi, si aggiunge lo zucchero e si lascia raffreddare la conserva in frigorifero. Ma l’uva può diventare anche l’ingrediente originale per ottimi risotti. Il risotto all’uva fragola si gusta per esempio mantecando il piatto con il parmigiano ma anche, per chi segue una dieta vegana, con scaglie di mandorla.
Tutti i benefici dell’uva
Uno dei frutti più diffusi e amati è l’uva bianca, che compare sulle nostre tavole a partire dai mesi estivi fino all’autunno inoltrato. La polpa, soda e succosa, è di colore chiaro, ricoperta da una buccia tendente al verde. L’uva possiede un effetto rimineralizzante e dissetante, per questo è consigliata durante le giornate di afa, quando con il sudore perdiamo liquidi e sali minerali essenziali. Uno dei momenti ideali per il consumo di questo fresco alimento è al mattino, per colazione o merenda.
Attenzione, dal punto di vista nutrizionale uva nera e uva bianca si equivalgono: le principali differenze possono riguardare le tipologie di appartenenza, dunque influire sul grado zuccherino. Inoltre, l’uva nera, a causa della presenza degli antociani, responsabili della pigmentazione, contiene una maggior concentrazione di antiossidanti. Di solito elimini la buccia? Non farlo! Se i semi contengono quantità importanti di acido linoleico, in grado di contrastare l’eccesso di colesterolo, la buccia è ricca di polifenoli e resveratrolo: un motivo in più per gustare ogni acino senza scartare nulla dell’uva. Unica controindicazione è per chi soffre di digestione difficile. Soltanto in questo caso, infatti, può essere utile togliere la buccia, in grado di rallentare i processi digestivi a causa del contenuto di cellulosa.
A cosa fa bene l’uva bianca
Come abbiamo visto, non esistono grandi differenze tra uva bianca e nera. Se la seconda è più ricca di ferro e flavonoidi, l’uva bianca contiene pochi grassi e tanto potassio. Questo elemento è fondamentale per il buon funzionamento del cuore e aiuta nella rigenerazione dei tessuti e nella produzione di globuli rossi. Inoltre, l’uva bianca contiene minerali preziosi per la salute del nostro organismo quali il manganese, il calcio, il ferro e il fosforo. Infine, questa tipologia di uva è ricca di acqua: il suo consumo aiuta a restare idratati.
Uva: le proprietà
L’uva possiede proprietà altamente benefiche per la salute di tutto l’organismo e anche per la bellezza. Infatti, viene impiegata con successo in fitoterapia e nella cosmesi erboristica. In generale, l’uva contiene un’alta quantità di acqua, oltre a fibre, vitamine del gruppo B e C, vitamina K, acido folico, sali minerali quali ferro, potassio, fosforo, calcio. Gli zuccheri presenti (glucosio, levulosio, mannosio) la rendono un alimento energetico, rinfrescante e dissetante, già noto al popolo etrusco e nell’Antica Roma.
Inoltre, l’uva presenta un effetto diuretico, lassativo e antiage. È in grado di contrastare la stipsi e aiuta la circolazione, specialmente in caso di fragilità capillare e vene varicose. Ha proprietà antivirali e antiossidanti. La presenza di quercetina rende questo frutto un cibo capace di contrastare stanchezza e sintomi di affaticamento, ottimo quando abbiamo bisogno di energia, prezioso per la memoria e il mantenimento della funzionalità cerebrale.
L’uva, poi, fa bene al cuore e riduce il colesterolo. E anche in menopausa diventa un’alleata del benessere: grazie all’alto contenuto di minerali, fra cui boro, infatti, mangiare uva aiuta la salute delle ossa migliorando l’assorbimento del calcio e allontanando il rischio di osteoporosi. Ricca di minerali, vitamine, zuccheri e si rivela dunque un portentoso alleato anti-stanchezza e ricostituente. Ma non solo, grazie alla ricchezza di zuccheri può essere sfruttata come vero e proprio aiuto nel fronteggiare condizioni particolari e disturbi quali l’acetone o la gotta.
C’è di più: l’uva è anche un antivirale naturale e funziona molto bene come cura dolce per l’herpes simplex. Infatti, il suo succo è ricco di acido tannico e di fenoli. Entrambe queste sostanze vantano proprietà antivirali potenti. Alla comparsa dell’herpes sul labbro, si consiglia di applicare tempestivamente mosto o succo d’uva sulla lesione per velocizzarne la guarigione. Consumare uva aiuta anche in caso di anemia (grazie al contenuto di vitamina C, che agevola l’assorbimento del ferro) e di artrite. E l’uva è un alleato indispensabile per contrastare il microcircolo rallentato, i problemi di stasi venosa e persino la couperose, poiché rinforza le pareti venose e i capillari.
Valori nutrizionali dell’uva
Per quanto riguarda l’apporto calorico, l’uva fornisce circa 60 kcal ogni 100 grammi ed è dunque adatta anche a chi è a dieta o ha bisogno di sgonfiarsi. Meglio, però moderarne il consumo se si ha bisogno di ridurre l’apporto di zuccheri semplici oppure imparare a mangiarla con furbizia. Per esempio non dopo i pasti ma al mattino a colazione insieme a una piccola quantità di proteine e alle fibre (le proteine e le fibre aiutano ad abbassarne l’indice glicemico).
L’uva fa ingrassare?
Grazie al sapore zuccherino, l’uva appaga la nostra voglia di dolcezza. Uva bianca o nera: qual è meglio scegliere? A livello calorico, uva bianca, rosata e nera all’incirca si equivalgono: 67 calorie per 100 gr. Naturalmente le calorie aumentano quando si tratta di uva passa (300 per 100 gr), ecco perché è bene consumarla in piccole quantità, come in generale la frutta secca.
La quantità di zuccheri presenti, principalmente fruttosio e glucosio, può essere differente a seconda del grado di maturazione e del clima. Sebbene il fruttosio sia uno zucchero naturale i cui effetti sono ben diversi da quelli dello zucchero raffinato, anche nel caso della frutta è bene evitare di esagerare: un grappolo d’uva costituisce una merenda nutriente e rinfrescante, facile da portare anche a scuola o al lavoro.
Quando non mangiare l’uva
Nonostante i numerosi benefici, il consumo di uva è sconsigliato in alcune situazioni. Questo frutto è controindicato in caso di diabete poiché contiene dosi importanti di zucchero, anche se è bene ricordare che il grado di zucchero varia notevolmente in relazione alla varietà, ma anche all’annata, all’anno di produzione e alle condizioni climatiche. L’uva può dare anche fastidio a chi soffre di sindrome del colon irritabile: in questo caso a irritare la mucosa intestinale sono soprattutto semi e buccia. Va poi consumata con moderazione anche se si soffre di ulcera, patologie legate ai reni e colite. Infine, si sconsiglia di darla ai bambini piccoli, al di sotto dei 4 anni, perché la buccia non è molto digeribile.
Mangiare uva la sera
Mangiare uva la sera è altamente sconsigliato. Questo frutto, infatti, contiene un elevato livello di zuccheri e andrebbe consumata lontana dai pasti, altrimenti il carico glicemico potrebbe alzarsi in modo eccessivo. Gli zuccheri assunti tramite l’uva, se mangiata la sera, non avrebbero modo di trasformarsi in energia e questo interferisce inevitabilmente sul carico glicemico. Se si è poi in dolce attesa bisogna fare ancora più attenzione: mangiare uva la sera potrebbe provocare iperattività nel feto proprio a causa dell’alto contenuto di zuccheri di questo frutto.
Proprietà e benefici del succo d’uva
Il succo d’uva è una bevanda buona e dissetante che si ottiene dagli acini dell’uva e che può essere preparata anche in casa. Non ha nulla a che fare con il vino, poiché è totalmente analcolica e ha numerose proprietà benefiche per la salute. Il succo d’uva può essere prodotto con diverse tipologie di frutti, dall’uva rosata a quella rossa fino a quella bianca: il sapore varia leggermente a seconda dei frutti utilizzati, ma non variano le benefiche proprietà della bevanda. Quali sono? Ecco un’utile guida con le principali proprietà del succo d’uva e i suoi benefici per la salute e l’organismo.
Attiva il metabolismo
La prima importante proprietà del succo d’uva è quella di stimolare l’attivazione del metabolismo. Un bicchiere di succo, bevuto lontano dai pasti, in diversi momenti della giornata, aiuta ad attivare il metabolismo e a placare il senso di fame. Inoltre, il succo d’uva è un ottimo alleato per contrastare il colesterolo cattivo.
Aiuta la depurazione del fegato
Tra i principali benefici dell’utilizzo costante del succo d’uva c’è quello di aiutare la depurazione del fegato. Molto spesso l’organismo si riempie di tossine: la principale causa è l’alimentazione, ma anche fumo e alcool contribuiscono in maniera considerevole all’accumulo di tossine, che si depositano prevalentemente nel fegato. Bere regolarmente succo d’uva aiuta il drenaggio di questo importante organo vitale.
Contrasta le infiammazioni
Recenti studi hanno dimostrato che il succo d’uva aiuta a contrastare le infiammazioni. Da un semplice stato febbrile ad altri tipi di virus che intaccano l’organismo, il succo d’uva riesce a combattere diverse tipologie di stati infiammatori. È però importante rivolgersi sempre ad un medico di fiducia se il disturbo si acuisce o perdura nel tempo.
È un ottimo antiossidante
Tra le proprietà del succo d’uva c’è quello di essere un ottimo antiossidante: bere regolarmente questa gustosa bevanda aiuta a contrastare i radicali liberi e a mantenersi giovani e in forma. È un potente alleato in particolare delle donne, da sempre molto attente all’invecchiamento precoce.
Combatte la stipsi
Se si soffre di stipsi, il succo d’uva può essere un’utilissima arma per contrastarla. Oltre a migliorare le funzioni epatiche, questo succo regolarizza le funzioni intestinali e aiuta a ritrovare benessere e regolarità, agendo sulla flora batterica. Se si soffre di questo disturbo, non è solo il succo ad essere un alleato contro la stitichezza, ma anche gli acini mangiati direttamente interi, meglio se privati dei semi. Se la frutta deriva da coltivazione biologica sarà ancora più efficace.
I benefici dei semi d’uva
Sono in molti a scartarne i semi, perché non graditi al palato oppure perché si teme possano nuocere alla digestione e alla salute in generale. Invece, l’acino andrebbe mangiato intero: i semi d’uva vantano, infatti, numerosi benefici per il nostro benessere. A partire dalla salute del sistema cardiovascolare fino ad arrivare alla vista e alla bellezza della pelle.
Difenditi dai radicali liberi
Perché mangiare anche i semi dell’uva? Tra le loro numerose proprietà salutari, spicca il contenuto in antiossidanti: acidi fenolici, soprattutto. Queste preziose molecole proteggono le nostre cellule dall’invecchiamento, risultando ancor più necessarie se viviamo in città molto inquinate o fumiamo.
L’azione degli antiossidanti è la difesa della cellula dai radicali liberi, ostacolandone la fisiologica (o eccessiva) produzione da parte dell’organismo. Inoltre, gli antiossidanti svolgono anche una riconosciuta azione protettiva contro numerose patologie degenerative (neoplasie e forme di demenza senile).
Antinfiammatori e antibatterici
Soffri di infezioni ricorrenti come, ad esempio, cistite o candida? Non scartare i semi d’uva perché possono aiutarti a prevenire e a migliorare questo tipo di disturbi. Il merito va alla loro spiccata azione antibatterica e antinfiammatoria. In caso di cistite, una delle tipologie di uva più efficaci e risolutive contro questa fastidiosa e subdola infezione, è la varietà ursina. Il suo consumo, attraverso estratti e apposite tisane, aiuta a debellare i batteri responsabili della fase acuta e a prevenire frequenti recidive.
Pressione sotto controllo
I semi d’uva contengono antiossidanti preziosi come i flavonoidi. Gli antiossidanti aiutano il sistema cardiovascolare a mantenersi in salute, regolarizzando la pressione e risultando particolarmente indicati quindi nei casi di ipertensione.
Inoltre, trarranno grandi benefici dal consumo dei semi d’uva, anche le donne che soffrono di vene varicose e capillari fragili. I flavonoidi, infatti, rinforzano efficacemente le pareti venose.
Anti-age naturale
L’azione benefica dei semi d’uva sull’apparato circolatorio, si ripercuote positivamente anche sulla salute di pelle e capelli. Se la circolazione sanguigna funziona in modo regolare, infatti, il cuoio capelluto risulta ben ossigenato e si riduce la perdita di capelli nonché la loro eventuale debolezza.
Con l’uva, anche la pelle appare subito più luminosa, come se “respirasse” meglio. Inoltre, i semi d’uva contengono anche resveratrolo e collagene, sostanze preziose per contrastare rughe e macchie della pelle.
Rinforza la vista e le difese
Lo sapevi che i semini dell’uva rinforzano anche la salute degli occhi? Mangiali, quindi, se senti la vista affaticata dall’utilizzo continuo di dispositivi tecnologici, dall’abuso di farmaci, dalla stanchezza o dal fisiologico scorrere del tempo. Il merito va al contenuto di vitamine E e C.
Sempre per questo motivo, i semi d’uva sono ideale anche per rinforzare il sistema immunitario, aggiungendo all’apporto vitaminico e antiossidante, una spiccata azione depurativa. Oltre a consumare il classico grappolo d’uva, senza scartare i semi, prova a consultare la tua erborista di fiducia.
Le tisane e gli integratori a base di estratti d’uva (buccia, polpa e semi) possono aiutarti nei periodi di affaticamento e debolezza di pelle, capelli e vista.
Cura dell’uva
Antocianine e resveratrolo presentano preziose proprietà antinfiammatorie, ecco perché introdurre l’uva nella dieta durante la stagione autunnale può trasformarsi in una cura naturale in grado di stimolare le difese immunitarie e combattere l’attività dei radicali liberi.
Hai mai sentito parlare della dieta dell’uva? Già nota nell’antica Grecia, si tratta di un metodo per disintossicare l’organismo: l’ampeloterapia è una vera e propria dieta detox per ripulire fegato e reni dalle tossine; prevede un consumo unicamente di uva per alcuni giorni. Questo delizioso frutto, infatti, ha importanti proprietà lassative, diuretiche e antiossidanti. Di solito la dieta dell’uva ha una durata massima di cinque giorni. Si va da pochi grammi a due chili di uva al giorno, intervallando con tisane e infusi. Tuttavia, prima di iniziare è opportuno confrontarsi con il proprio medico.
Oltre all’uva Victoria, fra le più precoci, e l’Uva Italia, la più nota, esistono varietà che non sempre conosciamo perché costituiscono nicchie di mercato spesso ignorate dalla grande distribuzione. Ginosa e Castellaneta, nella provincia di Taranto, insieme ai comuni baresi di Rutigliano e Noicàttaro rendono la Puglia uno dei luoghi più importanti del nostro Paese per la produzione di uva da tavola, senza contare regioni come Valle D’Aosta, che presenta vigneti fra più alti d’Europa, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia, dove la coltivazione della vita ha radici che risalgono a duemila anni fa. Andare in cerca delle produzioni locali e avvicinarsi alle varietà meno diffuse significa sperimentare il piacere di un connubio fra gusto e benessere, in grado di salvaguardare gli splendidi tesori del territorio e al tempo stesso aggiungere consapevolezza al nostro approccio alimentare.
Ricette genuine con l’uva
Uva, yogurt (meglio se greco, più proteico) e muesli (meglio se ricco di cereali integrali e fiocchi di avena) sono una colazione ideale per fare il pieno di energie, vitamine e sali minerali. Clicca qui per la ricetta base.
Anche le confetture, da spalmare con moderazione su una o più fettine di pane nero vanno bene per iniziare con gusto la giornata. Clicca qui per scoprire come si prepara la classica marmellata di uva bianca, oppure qua per la confettura di uva fragola.
Preparare un’insalata con l’uva è un gioco da ragazzi e può regalare grande soddisfazione anche in pausa pranzo. Clicca qui per scoprire come creare in un lampo un’insalata con radicchio rosso e verde, pere e uva ricca di proprietà depurative, leggerissima e senza prodotti di derivazione animale. Quindi adatta anche a chi è vegano.
L’abbinamento uva e carne è un grande classico, se vuoi portare in tavola un piatto che non sia però troppo calorico e non ti va di cucinare delle semplici scaloppine evita di utilizzare salamini e salsicce (anche se buonissimi!) e punta su pollo e tacchino oppure su tagli magri di manzo e vitello come filetto e controfiletto. Qui puoi trovare una ricetta deliziosa, pronta da gustare in soli 30 minuti di orologio!Al dolce proprio non riesci a rinunciare? Trasforma la tua uva in un rinfrescante dessert senza zucchero aggiunto! Ti basta un grappolino di acini di uva, bianca, nera o rosata e del succo d’uva (anche confezionato) per preparare degli ottimi. Li potrai gustare anche come snack!