Dimagrire grazie alla meditazione: come funziona la dieta della consapevolezza
Secondo molte persone la meditazione può sensibilmente contribuire al raggiungimento di un obiettivo e alla scalata verso il successo personale: attraverso la consapevolezza di sè, ottenuta per lo più tramite pratiche di tipo buddista, tante donne famose, come Madonna, Miranda Kerr o Arianna Huffington, hanno amesso di aver guadagnato tantissimi traguardi, sia a livello lavorativo che personale.
Ma può la meditazione aiutare persino a perdere peso?
Pare proprio di sì: secondo Patrizia Collard, psicoterapeuta, insegnante di consapevolezza e consulente di gestione dello stress, e Helen Stephenson, terapeuta cognitiva, il potere della mente può fare davvero miracoli quando si tratta di alimentazione, ecco perchè hanno collaborato per la stesura del libro The mindfulness diet, dove spiegano tutte le tecniche da mettere in pratica per prendere consapevolezza del cibo e del proprio corpo.
Il loro testo insegna ai lettori come sintonizzarsi con il loro corpo e mangiare i cibi di cui hanno veramente bisogno per raggiungere il peso ideale.
“Un atteggiamento di attenta consapevolezza mentre si mangia non solo vi aiuterà ad apprezzare ogni boccone, ma vi ricompenserà con un modo tutto nuovo di approcciarvi al cibo.“
spiegano le autrici.
“Non ci sono diete, digiuni o calorie da contare, ma semplicemente cambiando il vostro rapporto con l’alimentazione, potrete entrare in sintonia con il vostro corpo, e cominciae a mangiare di meno evitando ciò che non è necessario, ma puntado su quegli alimenti nutrienti che contribuiscono a farvi raggiungere il peso che vi soddisferà per tutta la vita“.
La consapevolezza, tra l’altro, aiuterebbe le persone ad accettare il fatto di non poter cambiare la struttura del proprio fisico, ma a prendere coscienza del fatto che esiste un peso ideale che porti ad apprezzare comunque il proprio corpo.
Il libro, che nel Regno Unito sarà in vendita da gennaio, offre suggerimenti su come riconoscere le corrette abitudini alimentari e su come capire le esigenze reali del nostro organismo, e include inoltre 70 ricette legate a dei piani alimentari consapevoli.
Non essendo consapevoli della nostra “vera la fame”, si tende a mangiare di più, anche quando non è necessario, e questo solo perchè abbiamo il cibo davanti o perchè siamo legati a degli orari di pasto stabiliti.
Così le autrici suggeriscono tre consigli:
– Prima ancora di mangiare, prendere tempo e pensare se si è realmente affamati o meno.
– Quando si mangia, assaporare ogni boccone e consumarlo lentamente.
– Soffermarsi sui colori e sui sapori, dandosi il giusto tempo per godere veramente del cibo.
Insomma la mindfulness diet non si tratta nel complesso di una vera e propria dieta, ma di una pratica che ci mette in relazione con il cibo e con il nostro stesso corpo, che ha l’obiettivo di farci trovare un equilibrio a livello alimentare e un appagamento a livello fisico. Davvero niente male!