Gli acari, e tutto ciò che ne deriva, sono piccole creaturine artropodi che vivono praticamente dappertutto sul globo terracqueo: esserne allergici ha delle conseguenze. L’allergia agli acari si manifesta tramite tosse, infiammazione delle vie respiratorie, problemi agli occhi e dermatiti.
Secondo il parere dei medici, le allergie da asma correlate agli acari sono in aumento nei Paesi sviluppati, dove trascorriamo molto tempo a curare l’igiene degli ambienti in cui viviamo.
Parliamo di acari
Gli acari non ci saltano addosso per aggredirci, non sono parassiti e non sono creature di per sé pericolose. Essi vivono nei luoghi polverosi dove hanno spazio per prosperare, come per esempio i materassi, le coperte e i tappeti. Non siamo propriamente allergici all’acaro: siamo allergici ai vari prodotti espulsi durante il ciclo vitale di questa creatura, come per esempio enzimi digestivi, feci e secrezioni prodotte durante l’accoppiamento o la muta.
Un singolo acaro – e ti assicuriamo che nel cuscino del tuo letto non ce n’è mai solo uno – può produrre fino a 40 pallette di feci al giorno, e ognuna di esse contiene piccolissime, infinitesimali quantità di materiale allergizzante. Essendo elementi piccolissimi, essi possono fluttuare liberamente nell’aria ed essere inalati.
Tra i problemi più diffusi generati dal ciclo vitale dell’acaro, e che fanno parte dell’allergia, vi sono asma, eczemi e rinite, ovvero il famoso naso chiuso (e anche un po’ gocciolante). A seguire vi sono gli starnuti, gli occhi rossi e gonfi che prudono o lacrimano, la respirazione difficile o sibilante e i disturbi del sonno. Anche uno strano prurito diffuso può essere un sintomo di allergia agli acari della polvere – e non solo.
L’unica terapia possibile contro gli acari della polvere
Prima di autodiagnosticarci un’allergia alla polvere, è necessario confrontarsi col proprio medico di base e richiedere una serie di test (esami del sangue e prick test). Una volta appurato che il problema sono effettivamente gli acari – e non magari le graminacee o qualcosa che mangiamo – è necessario attivarsi per bonificare l’ambiente in cui si vive.
Prima di cominciare questa annosa operazione, è doveroso sapere che la polvere non potrà mai essere debellata al 100% da tutti gli spazi in cui viviamo. Ciò significa che una persona allergica potrebbe doversi armare di farmaci antistaminici. E spray al cortisone nei casi più gravi.
A questo punto è necessario attivarsi per pulire gli ambienti dove si vive, al meglio delle proprie possibilità, e garantire un piano continuativo di pulizie che possa mettere a proprio agio la persona allergica.
Allergia agli acari: come pulire la casa
Pulire la casa e proteggerla dagli acari passa da tante attività che, volenti o nolenti, dobbiamo far entrare nella nostra quotidianità. La gestione ambientale richiede pulizie, aspirapolvere, prodotti igienizzanti e cambi frequenti di lenzuola, tenendo presente che queste attività provocano il trasferimento degli acari all’aria, dove possono rimanere sospesi per 20-30 minuti.
Uccidere le uova dell’acaro richiede qualche accortezza. È importante sapere infatti che esse sono resistenti al congelamento, ma possono essere debellate tramite l’esposizione a un bel sole caldo per qualche ora. Anche una lavatrice a temperature elevate, come 60-70°, può uccidere le uova di acaro. L’acaro stesso annega nei liquidi, e dunque i lavaggi frequenti di biancheria e imbottiti sono una buona idea.
Come tutelarsi nella quotidianità
- L’utilizzo di deumidificatori e climatizzatori dotati di filtri purificanti per l’aria può aiutare a rendere più respirabile l’aria. I medici consigliano di mantenere l’umidità relativa intorno al 45%.
- Come già spiegato, il lavaggio delle lenzuola e della biancheria dovrebbe essere effettuato almeno una volta alla settimana. La temperatura minima è di 60° al fine di eliminare gli acari che possono essersi depositati sulla superficie.
- È possibile acquistare delle zanzariere antipolvere, a maglia molto più stretta rispetto alla classica zanzariera, che possono aiutare ad arieggiare gli ambienti di casa senza introdurre troppa polvere dall’esterno.
- Eliminare dalla propria casa tutte le superfici imbottite “permanenti”, come ad esempio le panche imbottite o la moquette. Si tratta di superfici difficili da pulire e che forniscono l’habitat ideale per la proliferazione degli acari della polvere.
- Arieggiare la casa almeno una volta al giorno, facendo prendere aria a superfici come piumoni o coperte.
- Durante l’aspirazione delle superfici, potrebbe essere utile indossare una mascherina chirurgica.
I più scrupolosi consigliano inoltre di lavare con frequenza i peluche e sostituire spesso i cuscini di casa. In questo modo sarà più facile proteggersi dalla proliferazione fisiologica degli acari. Esiste infine la possibilità di ricorrere a un vaccino. La cosiddetta immunoterapia dev’essere discussa con un medico e pianificata con cura per garantirsi una vita più sana e libera da questa piaga invisibile.