Paura di legarsi

A complicare la situazione si aggiungerebbe la paura inconscia di legarsi ad una persona in maniera adulta e duratura, che vorrebbe dire rinunciare a qualcosa di sé per donarlo all’altro. “Da un punto di vista psicologico, l’amore reale, quello fatto di impegni e progetti, comporta l’abbandono dello schema infantile in cui ci si illudeva che tutto girava intorno a sé – dice lo psicologo clinico”.
Per questo motivo alcune donne sarebbero spinte – senza volerlo – a innamorarsi dell’uomo impegnato o poco disponibile, con il rischio annunciato di rimanere deluse. Quasi a confermare che non possono realizzare i loro desideri d’amore.
A volte tale comportamento è recidivante, al punto che si ripete come un copione già scritto. Naturalmente non è qualcosa da colpevolizzare, perché chi sogna amori impossibili non solo non se ne accorge ma nemmeno lo vuole! Senza tralasciare il fatto che ognuna ha la sua storia individuale.

L'illusione dell'infanzia

Vivere amori impossibili rimanda al fatto di non voler rinunciare allo schema infantile, dicevamo.

“Alcune persone non si rendono conto del fatto che non riescono a realizzare i propri desideri adulti (come quello di vivere un amore reale) perché questo implicherebbe un abbandono del passato – spiega lo psicoterapeuta Pani – In altre parole sentono che dovrebbero voltare pagina definitivamente dall’infanzia e rinunciare alle illusioni sperimentate nel periodo infantile”.

Sembra paradossale, ma preferiscono rinunciare ad un condizione “più felice”, come quella adulta, per continuare a rimanere nella posizione privilegiata di bambino che viene coccolato e protetto senza riserve.
In questi casi, il soggetto è prigioniero di una coazione a ripetere un comportamento, che gli dà il vantaggio illusorio di “non crescere“, anche se sarebbe molto più conveniente guardare al futuro e impegnarsi per realizzare i propri desideri adulti.

La logica suggerirebbe alle innamorate degli uomini impossibili di cambiare destinatario, orientandosi verso obiettivi più concreti. Peccato che, per dirla con Pascal, il cuore segue delle ragioni che la ragione non conosce. Come quello di rifiutare uomini potenzialmente attratti e allo stesso tempo desiderabili. Respinti proprio perché realmente interessati.

È così si continua a inseguire l’uomo impegnato che mai lascerà la compagna per intraprendere una relazione, se non fatta di solo sesso. “Non esistono uomini interessati. Si interessano a me solo gli uomini sposati” – questo è di solito il pretesto inconscio che le donne usano per riconoscere i loro insuccessi in amore.
“Anche se in parte vero, il vero motivo non è solo questo, ma è qualcosa di più profondo che riguarda la difficoltà a rinunciare ai vantaggi secondari del passato, cioè dell’infanzia. In un certo senso costa più fatica un amore reale che restare immobili. E così si rimanda all’infinito e ‘ci si accontenta’ di innamorarsi di un uomo impossibile, pur di non cambiare atteggiamento di prospettiva verso la vita – chiarisce l’esperto”.

La gabbia degli amori impossibili

Restare imprigionate nella gabbia degli amori impossibili è una condanna che impedisce di uscire dal mondo fatato dell’infanzia, in cui si viveva di illusioni. “Dal punto di vista psicologico, risponde più a bisogni urgenti, come quello di sentirsi innamorate, piuttosto che ai desideri autentici di costruire un futuro. Se i primi possono essere soddisfatti in modo immediato, per i secondi ci vuole impegno, ‘fatica’, autonomia – spiega l’esperto.

È come se queste donne sentissero di non essere sufficientemente autonome, condizione che consentirebbe loro di essere protagoniste della loro vita, oltre ad avere una visione prospettica della loro vita. Pertanto non riescono a vedere i loro desideri: ciò implicherebbe delle responsabilità che non sono in grado di gestire. Naturalmente, il tutto esula da un discorso moralistico e colpevolizzante”.

Suggerimenti per uscire dalla gabbia degli amori impossibili?

“Ogni volta che una donna si coinvolge in una situazione di questo tipo potrebbe domandarsi se sta curando i propri interessi che riguardano la realizzazione di desideri autentici o piuttosto l’appagamento di bisogni affettivi urgenti – suggerisce lo psicologo clinico.
Ascoltarsi per comprendere se sta facendo un investimento nel proprio futuro, e non chiudere gli occhi per abbandonarsi all’illusione del momento.

Per cominciare, potrebbe porsi una domanda: come mi vedo fra 5 anni?
E ancora: mi vedo accanto a questa persona di cui sono innamorata, e che mi sfugge? Ci sarà un’interazione in crescita?”.

Alla propria interiorità è demandata la risposta sull’essere o meno soddisfatta e consapevole di una scelta voluta.

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Si ringrazia la gentile disponibilità del Prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna.