Le oscillazioni di peso non sono un toccasana per la salute, soprattutto quando l’ago della bilancia tende pericolosamente verso il basso.
Uno studio però punta l’attenzione in particolare sui danni che la perdita di peso può causare agli occhi.
I ricercatori dell’Università di Atene avvertono infatti che drastici dimagrimenti, in particolare legati i disturbi dell’alimentazione, possono causare gravi danni alla vista, colpendo lo spessore della macula, una parte centrale della retina.
La macula è una delle parti più importanti dell’occhio poiché è deputata alla trasformazione dell’energia luminosa in impulso nervoso indirizzato al cervello; inoltre è la zona in cui si concentrano i coni, cellule responsabili della percezione del colore e dei dettagli.
I drastici dimagrimenti assottigliano lo spessore dei nervi della macula e ne compromettono la funzionalità. Il fenomeno è particolarmente visibile nei soggetti anoressici e ancor di più in quelli bulimici. I dati sono stati raccolti su un campione di 13 donne con problemi dell’alimentazione e 20 normopeso.
Lo studio, pubblicato sulla rivista British Journal of Opthalmology non ha però ancora chiarito se l’assottigliamento maculare e la diminuizione dell’attività dei neurotrasmettitori siano le fasi iniziali della cecità progressiva, o reversibili con la ripresa di una dieta normale.
Anoressia (e bulimia) danneggiano la retina
Mangiare poco (o troppo) danneggia gravemente la vista
21.10.2010
Riproduzione riservata