L’uomo non è stato “progettato” per uno stile di vita sedentario. L’assenza di un’adeguata dose di movimento espone a un aumento di rischio per numerose patologie: non solo malattie cardiovascolari, obesità, diabete, ma anche il cancro.
Svolgere attività fisica con regolarità è perciò uno degli strumenti indispensabili per ridurre la probabilità di ammalarsi di diverse forme di tumore.
Innanzitutto del cancro al colon. Secondo un rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention, l’organo del Ministero della Salute americano che ha analizzato gli studi rilevanti sul tema, gli adulti che aumentano l’attività fisica, sia in intensità, sia in durata, sia in frequenza, possono ridurre il rischio di sviluppare questa forma di tumore del 30-40 per cento rispetto alle persone sedentarie. Inoltre l’ampiezza degli effetti protettivi è più ampia nelle persone che svolgono attività fisica intensa.
Anche il rischio di sviluppare un tumore al seno si riduce se si svolge regolarmente attività fisica: le donne fisicamente attive – spiega il rapporto – hanno un rischio di cancro al seno ridotto rispetto a quelle inattive. L’entità della riduzione varia molto tra le diverse ricerche prese in considerazione, oscillando tra il 20 e l’80 per cento, tuttavia è certo che l’attività fisica diminuisca il rischio di cancro nelle donne, sia prima sia dopo la menopausa. Così come quello dell’endometrio, in misura del 20-40 per cento rispetto alle più sedentarie.
Anche se gli effetti del moto non sono sufficienti a riparare ai danni del fumo, il movimento regolare è in grado di ridurre di circa il 20 per cento anche il rischio di cancro al polmone.
L’attività fisica è inoltre uno strumento in più anche per le persone che hanno già ricevuto una diagnosi della malattia. Diversi studi scientifici hanno evidenziato che migliora la qualità di vita per le donne con cancro al seno riducendo la fatigue, cioè quella sensazione di stanchezza, spossatezza e mancanza di energia che accompagna il cancro. Inoltre sembra migliorare la prognosi della malattia e le aspettative di vita . Vantaggi sono stati riscontrati anche per i pazienti con cancro al colon: il movimento riduce il rischio di recidive e aumenta la sopravvivenza.
Sembra che l’attività fisica consenta di ottenere questi risultati aumentando l’ossigenazione dei tessuti e i livelli di composti protettivi come gli antiossidanti, favorendo il controllo di sostanze che si sono dimostrate cancerogene come alcuni ormoni o fattori infiammatori, riducendo inoltre la quantità di grasso corporeo e rendendo più veloce il transito degli alimenti nell’intestino.
Non serve diventare atleti per godere di questi benefici. Basta una mezz’ora al giorno, meglio quarantacinque minuti. Una camminata a passo spedito, portare a passeggio il cane o un giro in bicicletta possono essere sufficienti. Svolgere pratiche più intense, come il ballo o andare in palestra, porta vantaggi supplementari.
Ancor più importante è fare dell’attività fisica non una finestra eccezionale nel corso della giornata, ma una presenza costante:
• preferendo le scale all’ascensore
• andando al lavoro in bici o a piedi piuttosto che in macchina
• spostandosi da una stanza all’altra dell’ufficio piuttosto che telefonare o mandare una mail.
Perfino i lavori domestici o il giardinaggio possono produrre benefici.
Si tratta di attività che non è difficile mettere in pratica e che sono utili non soltanto per prevenire l’insorgenza dei tumori. Mettere in moto il proprio corpo svolge infatti un’azione protettiva anche nei confronti di molte altre diffusissime patologie:
• quelle cardiocircolatorie
• l’obesità e il diabete
• l’osteoporosi.
Senza trascurare il fatto che un po’ di moto quotidiano migliora anche il benessere psicologico.
(Fonti AIRC, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro)