Andare in bicicletta in città? È la rivoluzione! Da anni i Paesi del Nord Europa ci trasmettono l’idea della mobilità a basso impatto ambientale come filosofia di vita. Creare un sistema sostenibile e pensare a un futuro differente a livello urbano rappresenta una svolta, per lo smog ma non solo…
Potremmo diminuire il livello di decibel emessi, aumentare la possibilità di raggiungere i luoghi di interesse in meno tempo evitando gli ingorghi di traffico, avere notevoli benefici sul nostro corpo e la nostra mente. La bicicletta è il mezzo sostenibile per eccellenza e per chi vive nei centri cittadini può davvero fare la differenza. Tuttavia, qualche precauzione è d’obbligo. Ecco 10 punti base da imparare a memoria.
1. Pedala in sicurezza
Casco protettivo, questo sconosciuto: tendiamo a considerarlo non necessario e spesso ci limitiamo a proporlo ai più piccoli, invece per chi utilizza la bicicletta, soprattutto come mezzo di spostamento abituale, è l’acquisto da fare… subito!
Per legge ogni bicicletta deve poi essere dotata di luce posteriore rossa, catarifrangente rosso posteriore, luce anteriore bianca o gialla, campanello e catarifrangenti gialli da applicare su raggi e pedali. Inoltre, può risultare molto utile per la sicurezza di chi pedala installare uno specchietto in modo da migliorare la visuale.
Il gilet catarifrangente è l’altro oggetto da tenere sempre con sé: va indossato da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba su tutte le strade extraurbane e in galleria, anche quelle presenti in città. Quando invece indossi vestiti che rischiano di impigliarsi sfrutta una semplice molletta per fissare la stoffa in modo che aderisca alla caviglia.
Ami ascoltare la musica? Farlo in bicicletta può avere conseguenze pericolose anche se spesso prendiamo questa abitudine con leggerezza. Cuffie e auricolari sono da evitare perché, insieme al volume troppo alto di ciò che ascolti, impediscono di sentire i rumori del traffico: una vera e propria barriera isolante che aumenta il rischio di incidenti imprevisti.
2. Ricorda che il corpo è un mezzo di comunicazione
Braccio teso a destra per indicare che desideri girare a destra, braccio teso a sinistra per curvare verso sinistra. Mantieni libere le mani e… usale per reggere il manubrio! È importante essere in grado di compiere tutti i movimenti senza impaccio e avere la visuale più ampia possibile, in modo da compiere ogni manovra necessaria con prontezza.
Le braccia possono essere utili per segnalare agli automobilisti le tue intenzioni, per questo meglio lasciare ogni oggetto in tasca. In alternativa puoi acquistare una piccola sacca da montare sul telaio o dietro al sellino.
A proposito, quando pedali e stai per cambiare direzione ricorda di cercare il contatto visivo: incrociare lo sguardo di chi come te è immerso nel traffico è un modo per fare attenzione, guardare ed essere visti.
3. Mantieni sempre alta l’attenzione!
Al semaforo, mentre avanzi lungo la strada, quando cambi direzione… non ci sei solo tu! Prestare attenzione a quello che succede intorno a te è fondamentale, tanto più che in città lo scenario può cambiare rapidamente.
Gli stimoli sono tanti… così come gli ostacoli, dai sorpassi a destra (fuori legge!) degli scooter alle manovre al limite delle auto. Ecco un ottimo motivo per evitare il cellulare mentre pedali.
Distrarsi è una fatalità di pochi secondi: mantenere alta la concentrazione salva la vita. Non dimenticare di dare sempre un’occhiata alle auto parcheggiate ai bordi della destra: una portiera che si apre all’improvviso può diventare causa di uno spiacevole incidente.
4. Le biciclette possono andare contromano?
Attenzione, non puoi andare in senso contrario alla marcia: di norma è vietato. Esistono zone in cui è possibile, tuttavia dipende da specifiche delibere dei Comuni.
Test effettuati in altri Paesi europei avrebbero evidenziato che pedalare in senso contrario alla marcia non aumenterebbe il rischio di incidenti, anzi, spesso per chi va in bicicletta si tratta di soluzioni che agevolano gli spostamenti.
Tuttavia se è vietato è vietato! Chiunque oggigiorno circoli contromano, auto o bici, è soggetto a una multa che può andare da 163 a 651 euro.
5. Quanto spazio c’è fra te e il marciapiede?
Tendiamo a sentirci più sicuri quando ci ripariamo alla minima distanza dal marciapiede, invece… non è una buona idea! Lascia almeno 1 metro di distanza fra la tua traiettoria e il limite della strada.
Pedalare eccessivamente a ridosso del bordo rischia di toglierti margine di manovra. Al contrario, avere sufficiente spazio fra la bicicletta e il marciapiede aumenterà la tua sicurezza quando le automobili si affiancano e sorpassano.
6. In gruppo sì, ma in fila indiana
Pedalare in gruppo è bello, ma può trasformarsi in uno dei pericoli maggiori per chi va in bicicletta. Mai e poi mai affiancarsi in più di due persone. Anche se chiacchierare è divertente, resisti alla tentazione di fare gruppo.
Uno degli errori più comuni è l’abitudine dei ciclisti di sfruttare la strada libera per affiancarsi e invadere il centro della strada. Il problema è che non puoi sapere se un automobilista stia per sbucare da una curva o arrivare dietro di te a tutta velocità. Non rischiare!
7. Si possono usare le corsie preferenziali?
In base al diritto comunitario, regolato dalla Comunità Europea, laddove non siano presenti percorsi riservati alle biciclette, i ciclisti hanno diritto di utilizzo delle corsie preferenziali riservate ad altri veicoli, quali bus e taxi, se disponibili.
Inoltre, le misure del “decreto rilancio” di maggio 2020, che desidera incoraggiare nuove abitudini legate a mezzi di trasporto più sostenibili, prevede l’introduzione nel codice della strada del concetto di “corsia ciclabile”. Di che cosa si tratta? Sostanzialmente uno spazio riservato alle biciclette sul lato destro della strada, che verrà segnalato da una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo.
8. Al semaforo meglio stare davanti
Mai sentito parlare di “casa avanzata“? È una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto allo stop degli altri veicoli. Questa fascia di spazio in prossimità di un attraversamento semaforico che consente alle biciclette di avanzare rispetto alla posizione delle auto.
In alcuni Paesi dell’Europa, come il Regno Unito, è già una realtà, in Italia costituisce una delle modifiche al Codice della strada proposte dal “decreto rilancio”, articolo 232 comma 3 lettera B. Nel frattempo tu comunque, se puoi farlo senza rischi, mettiti davanti.
9. Cercare i percorsi giusti è importante
C’è una ciclabile? Usala! Non c’è? Cerca comunque percorsi alternativi alle strade trafficate. A meno che non sia l’unico percorso disponibile, evitare una strada eccessivamente trafficata non solo costituisce un vantaggio per la tua sicurezza, ma ti aiuterà ad apprezzare la bici trasformandola in un mezzo di trasporto e uno stile di vita.
Cambiare strada ti permetterà inoltre di andare fisicamente alla scoperta della città e vedere il luogo in cui vivi o lavori con occhi nuovi. Una sorta di allenamento alla curiosità.
10. La manutenzione è fondamentale
Non dimenticare mai di dare alla due ruote con cui ogni giorno affronti il traffico tutte le cure di cui ha bisogno. Mantieni per esempio controllate luci di posizione e ruote. Avere con te una pompa per gonfiare le gomme e il kit per forature può essere risolutivo.
Hai montato il cestino? Adeguare una cassetta, per esempio in plastica o legno, con la funzione di cesto portacose ti permetterà di trasportare in tutta sicurezza oggetti e spesa. Un modo per trasformare la tua bici nella fedele compagna di viaggio dei tuoi spostamenti quotidiani.