1/6 – Introduzione

Il polpaccio è composto da un’associazione di tre muscoli, uniti tra loro con lo scopo di permettere i vari movimenti della caviglia e del calcagno. L’apparato parte dalla parte posteriore del ginocchio con i muscoli gastrocnemi (anche detti gemelli) per arrivare, dopo una piccola depressione, al soleo che si collega al tendine d’Achille. Nel corpo umano i polpacci sono indispensabili per svolgere l’attività principale di camminare, correre e permettono di praticare numerosi sport ed attività fisiche. La posizione del polpaccio è fondamentale per l’anatomia umana poiché questo si trova fra la coscia e il piede, permettendo a quest ultimo di fare svariati movimenti sia laterali sia di alzata. Considerata la sua importante funzione vediamo ora un breve riassunto delle caratteristiche di questo muscolo.

2/6 – Funzionalità

Il corpo umano è provvisto di due polpacci, uno per ogni gamba. Il polpaccio è l’unione di due muscoli differenti uniti a due ossa lunghe chiamate tibia e perone. Queste due ossa sono collegate tra loro alle estremità tramite delle parti cartilaginee e si allungano dal ginocchio alla caviglia. Il polpaccio si trova nella parte posteriore della gamba e, insieme al ginocchio permette la flessione di questa. L’estensione garantisce elasticità all’arto inferiore, mentre la contrazione permette l’assorbimento dei “colpi” derivanti dal camminare. Senza questo muscolo, in effetti, la gamba non riuscirebbe a gestire il peso del corpo e non potremmo restare in piedi.

3/6 – Composizione del soleo e dei suoi tendini

Per quanto riguarda la struttura compositiva del soleo, detto anche gastrochemico, questo si suddivide a sua volta in due parti, soleo esterno e soleo interno, rispettivamente detti anche polpaccio esterno e polpaccio interno. Nel soleo passano due tendini fondamentali che si uniscono fra loro nella parte immediatamente precedente la caviglia, formando il tendine di Achille. La composizione di questi due tendini si va a inserire nella cava formata dal calcagno. Il tendine d’Achille ha il compito di far muovere l’intera gamba nelle varie direzioni, mantenendo stabile la caviglia stessa che, altrimenti, ruoterebbe del tutto intorno all’asse del malleolo.

4/6 – Dimensioni del polpaccio

Parlando poi della forma che possono assumere, l’attività fisica è fondamentale per fare sviluppare i polpacci. Il polpaccio è in grado di aumentare le sue dimensioni e la sua tonicità quando viene ripetutamente allenato con corse, cardio e varie attività in palestra. L’anatomia di ogni essere umano stabilisce da sé le dimensioni massime che potrà raggiungere questo muscolo quando viene allenato. Ogni apparato muscolare umano può raggiungere tali dimensioni ma, in generale, il polpaccio è l’ultimo muscolo ad essere stimolato durante le attività fisiche e quindi nell’essere umano non è sempre sviluppato al massimo. Il lavoro da svolgere sulle gambe per svilupparlo, infatti, è piuttosto duro e, se non svolto precisamente e meticolosamente, può creare danni ai tendini e alle articolazioni del ginocchio e della caviglia, rischiando oltretutto di sovraccaricare l’ossatura.

5/6 – Patologie del polpaccio

Passiamo infine ad analizzare le diverse patologie che possono colpire questa parte del corpo. I muscoli e i tendini del polpaccio sono infatti spesso sottoposti a svariati sforzi a causa della loro funzione e spesso vanno anche incontro a traumi. Senza considerare le patologie più gravi, derivanti da cause pregresse genetiche o incidenti, analizziamo solo le forme più comuni e, in linea di massima, meno gravi. I dolori causati dagli sforzi sono generalmente provocati dalla produzione di acido lattico in modalità anaerobica, cioè priva di ossigeno. Il dolore ai polpacci svanisce solo quando l’acido lattico viene consumato. Ciò accade quando un muscolo non è abituato ad attività intense. Eventualmente è anche possibile diminuire la sensazione di dolore attraverso alcuni stratagemmi come per esempio l’idratazione (l’acido lattico è infatti solubile in acqua) ed un’attività fisica costante, che permette al fisico di avere meno glucosio da bruciare e quindi meno materia prima per la formazione dell’acido. Esiste, inoltre, la possibilità che ad infiammarsi sia il tendine di Achille, tipica di chi sottopone i polpacci a movimenti non congrui oppure troppo estensivi. Ciò provoca una tendinite con costante ed acuto dolore che necessita di essere curata con antinfiammatori. Il dolore articolare alla suddetta zona può comparire anche dopo lunghe camminate con scarpe non comode o dopo giornate di lavoro sui tacchi.

6/6 Consigli

  • Fare molta attività fisica per sviluppare al meglio le gambe e permettere una migliore circolazione al loro interno

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