L'Istituto Tumori di Milano

«È stato dimostrato che oltre il 30 per cento dei tumori nasce a tavola e, quindi, è determinato da cattive abitudini alimentari » dice Laura Locati, oncologa dell’Istituto dei tumori di Milano. «Naturalmente bisogna smettere di fumare e bere al massimo un bicchiere di vino a pasto, ma dobbiamo anche nutrirci seguendo i parametri della piramide alimentare messa a punto dal Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti dove ogni spicchio rappresenta la quantità di alimenti, suddivisi per tipologia, da assumere ogni giorno. In particolare i legumi, la vitamina C e le arance sono efficaci proprio per la prevenzione di alcuni tumori del tratto digestivo, come l’esofago e lo stomaco». Nutrirsi in modo adeguato, non ingrassare troppo ma nemmeno essere eccessivamente magri, dunque, allontana certi tipi di cancro. Come facciamo a conoscere il nostro peso ideale? «Bisogna calcolare prima il proprio Bmi, o indice di massa corporea, che è pari al peso diviso il quadrato dell’altezza misurata in metri (kg/m2)» spiega Dal Maso. «Il Bmi ottimale, sia per il sesso maschile sia per quello femminile, deve essere compreso tra 20 e 25, mentre oggi in Italia il 6 per cento delle donne e l’1 per cento degli uomini sono troppo magri, hanno cioè un Bmi inferiore a 18,5. Queste persone hanno un maggiore rischio di ammalarsi di un certo tipo di tumori. In alcuni casi anche se non fumano. Finora poche ricerche lo sostengono, ma non vanno sottovalutate. Secondo lo studio Gaudet, in parte finanziato dall’Airc e pubblicato dalla Oxford university press, per esempio, la magrezza sarebbe un fattore di rischio in sé, slegato dal consumo di alcol e tabacco».

Nella foto, l’oncologa Laura Locati (la prima da destra) con alcuni colleghi dell’Istituto dei tumori di Milano.

L'Istituto Mario Negri di Milano

Il cancro non è l’unico pericolo che corrono le persone ossessionate dalla bilancia. «I soggetti molto magri» avverte Dal Maso «hanno una predisposizione verso le malattie respiratorie. Ogni mille donne e altrettanti uomini sottopeso è stato registrato il triplo di morti all’anno per malattie polmonari rispetto a persone normopeso». Di positivo c’è il fatto che i tumori alle vie aerodigestive superiori sono abbastanza rari: circa 13 mila nuovi casi ogni 12 mesi. Come accorgersene? «Il cancro al cavo orale si manifesta spesso con una ferita che non guarisce o un’escrescenza che potrebbe dare dolore » spiega Laura Locati. «È molto importante che il paziente si rivolga subito a un otorinolaringoiatra. Negli stadi iniziali la cura di questi tumori ha ottime probabilità di guarigione. Negli stadi avanzati alla laringe o alla faringe si può ricorrere alla chemio-radioterapia come strategia di cura con l’obiettivo di preservare la struttura anatomica e la funzionalità degli organi». Anche per questi due tumori esistono sintomi precisi che devono metterci in allarme. «L’ingestione del cibo può creare fastidio. O, come manifestazione secondaria della malattia, compaiono linfonodi nel collo» dice Locati. «Nel cancro alla laringe, invece, il segnale classico è l’abbassamento della voce». In ogni caso, si può concludere, con un tocco d’ottimismo, che un’arancia al giorno aiuta a levare il cancro di torno.

Nella foto, l’epidemiologo Carlo La Vecchia (il terzo in piedi da destra) con il suo staff dell’Istituto Mario Negri di Milano.