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Con questi snack la giornata scorre meglio. Perché ti aiutano a saziare l’appetito, a sentirti meno stanca e a non cedere alle tentazioni golose
di Irma D'Aria
20.09.2014
L’avena tiene a bada la fame nervosa
I pregi di questo cereale sono tanti. «L’avena mantiene stabile il livello degli zuccheri nel sangue, ti regala fibre solubili che aiutano a ridurre il colesterolo e, avendo tempi di digestione più lunghi degli altri cereali, sazia di più» spiega Chiara Manzi, nutrizionista.
Usa i fiocchi di avena a colazione (nello yogurt o nel latte); in ufficio tieni qualche barretta da mordere quando ti viene un attacco di fame nervosa.
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Per evitare il senso di stanchezza del dopo pranzo, l’alleato più prezioso è il limone. «Contiene acido citrico, che stimola la produzione degli enzimi della digestione» spiega l’esperta.
«Spremilo sull’insalata: ti permette, nello stesso tempo, di esaltare il sapore riducendo la quota di sale».
Se desideri sempre qualcosa di croccante quando sei in ufficio c’è un motivo: è una reazione allo sforzo di tenere sotto controllo le emozioni. Sembra, infatti, che il movimento delle mascelle aiuti a far abbassare il livello di stress. Ma anziché buttarti su patatine o altri snack ipercalorici, punta sulle verdure crude.
«Puoi sgranocchiare i peperoni, ricchi di antiossidanti, e le baby-carote, che contengono betacarotene, alleato della pelle. Alternali con il cetriolo, le cui vitamine del gruppo B migliorano la concentrazione».
È il tipico spezza-fame da scrivania ma può avere un contenuto non trascurabile di grassi (e di calorie).
«Scegli yogurt magri, con un massimo di 5 g di zucchero per 100 g. E aggiungi una manciata di mirtilli, che grazie alle fibre tengono a bada la voglia di dolci, più qualche mandorla a pezzetti, per garantirti un po’ di vitamina E, potente antiossidante» raccomanda Manzi.
Sei sotto stress per le scadenze di lavoro? Un recente studio pubblicato sul British Journal of Nutrition ha scoperto che l’esperidina presente nelle arance può abbassare i valori della pressione arteriosa, che tende a salire quando ti arrabbi.
«Il succo è più pratico, ma se mangi il frutto è meglio: così insieme all’esperidina introduci anche le fibre, in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri» suggerisce Manzi.
«Se lo prepari con fagioli, ceci o lenticchie, alimenti che rilasciano lentamente gli zuccheri, il minestrone dà senso di sazietà e mantiene alta l’attenzione anche molte ore dopo il pasto» spiega la nutrizionista.
Per gustarlo alla scrivania, frullalo, mettilo in una bottiglia ben chiusa e bevilo come “drink” energetico contro la stanchezza mentale.
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