Il ciclo mestruale ci accompagna per una parte considerevole della nostra vita. Basti pensare che dalla prima mestruazione, chiamata menarca, al momento della menopausa, si calcola che in media una donna abbia a che fare con le mestruazioni circa 450 volte. Nonostante i numerosi tabù ancora persistenti, si tratta di un processo biologico del tutto naturale, del quale non ci si deve affatto vergognare. Al contrario, per viverlo con serenità in ogni fase della vita è fondamentale conoscerlo a fondo, così da non farsi spaventare da eventuali variazioni dovute a diverse cause come età, condizioni fisiche e psicologiche e molto altro.
Il ciclo mestruale cambia in base alle stagioni
Tra i fattori più sottovalutati, capaci di incidere e non poco sul ciclo mestruale, ci sono le condizioni climatiche. O meglio, le variazioni stagionali e di temperatura, che influenzano anche molte altre funzioni del corpo, come qualità del sonno, stanchezza, risposta alle attività sportive e produttività.
A dirlo sono diversi studi. Uno di questi è stato pubblicato sulla rivista Gynecological Endocrinology e ha preso in esame 129 donne russe per più di un anno. Alla fine, ciò che è emerso dall’osservazione è che la presenza e assenza del sole possono alterare la durata delle mestruazioni.
Sembra, infatti, che durante il periodo estivo il corpo produca maggiori quantità di ormone follicolo-stimolante e che le dimensioni del follicolo ovarico siano significativamente più grandi. Questo fa sì che l’ovulazione avvenga con una maggiore frequenza e che il ciclo mestruale sia sensibilmente più breve rispetto ad altri periodi dell’anno. In media l’intera fase del ciclo mestruale, che va dall’ovulazione alle mestruazioni, dura circa 28 giorni. Ma non è sempre così: l’importante è che sia regolare ma la forbice temporale, per essere considerato nella norma, può variare dai 21 ai 36 giorni. In estate, la differenza è di circa 0,9 giorni.
Ciclo mestruale: cosa succede in inverno
Al contrario, durante la stagione più rigida e con minori ore di sole accade esattamente il contrario: il ciclo mestruale si allunga. A dirlo, anche in questo caso, sono numerosi studi che concordano sull’idea che il freddo sia correlato a cicli più lunghi a causa della diminuzione dell’ovulazione. In questo caso, però, non è detto che a determinare il fenomeno sia la temperatura in sé. La colpa sarebbe più probabilmente dello stile di vita che si ha in inverno, differente da quello estivo.
«Come regola generale, il freddo in sé e per sé è difficile che abbia un impatto significativo sul ciclo mestruale. – spiega la ginecologa Alyssa Dweck – Tuttavia, la variazione del regime alimentare, della quantità di esercizio fisico svolto, dell’accumulo di impegni lavorativi o di studio e dei livelli di stress che accompagnano il cambio delle stagioni potrebbero invece influenzarlo. In altre parole, il freddo e i cambiamenti mestruali possono verificarsi simultaneamente, ma sono probabilmente associati, piuttosto che ascrivibili a un fenomeno di causa ed effetto». Questo ovviamente incide in particolar modo sulla fase delle mestruazioni.
Tutta colpa della pigrizia invernale
Se noti dei cambiamenti ma ti sembra che, tutto sommato, la tua vita sia piuttosto regolare fermati un attimo a pensare: sei sicura che sia così?
In estate è probabile che tu faccia più esercizio fisico perché, oltre alla palestra, puoi uscire a fare una passeggiata o un giro in bicicletta.
Senza contare che con le temperature calde si mangiano molti più cibi leggeri come la frutta e si beve una quantità maggiore di acqua.
L’inverno al contrario, è forzatamente un periodo più sedentario, caratterizzato da diverso tempo passato in spazi chiusi e dal consumo di cibi pesanti e di conforto, come pizza e vino rosso. Se il brutto tempo condiziona il tuo umore, poi, anche la tristezza contribuirà a renderti più apatica e spenta. «Inoltre, il freddo è accompagnato da giornate con meno esposizione al sole, il che significa un minor assorbimento di vitamina D e un’alterazione in alcuni neurotrasmettitori tra cui serotonina e dopamina, sostanze chimiche cerebrali che influenzano l’umore e il piacere», aggiunge la psicologa Alyssa Dweck.
Ciclo mestruale in inverno: i cambiamenti che puoi aspettarti
Se durante le mestruazioni tendi a lottare contro crampi, gonfiore, cambiamenti di umore, mal di testa o affaticamento, questi sintomi potrebbero purtroppo peggiorare in inverno. Anche il tuo flusso potrebbe diventare più abbondante e la sindrome pre mestruale farsi più accentuata.
Non ci sono solo cattive notizie però. Esistono, infatti, alcuni piccoli accorgimenti per scongiurare l’inasprimento del malessere nei mesi più rigidi.
Ecco i consigli della dottoressa: «Molte donne in inverno vanno quasi letteralmente in letargo, e questo non può che aumentare i disturbi legati al ciclo. Se volete che non accada, mantenete un regime alimentare il più regolare possibile, continuate a fare attività fisica come in estate e scacciate la malinconia».
In questo modo, anche se i dolori e i disturbi che dobbiamo sopportare ogni mese certamente non svaniranno, almeno non li vedremo aumentare.