Colesterolo è una parola che preoccupa subito. Il colesterolo LDL-C, in gergo chiamato colesterolo cattivo, viene veicolato attraverso il flusso sanguigno e tende a depositarsi nelle pareti arteriose, con il rischio di formazione delle “placche”. Possiamo mantenere sotto controllo i valori del colesterolo con uno stile di vita sano, la giusta attività fisica e una dieta bianciata. Ecco le cose da sapere sul colesterolo LDL. Confrontarsi con il proprio medico di fiducia è fondamentale perché saprà consigliare ognuno al meglio in base alle caratteristiche personali.
Colesterolo cattivo LDL
Che cos’è il colesterolo LDL? Il colesterolo che introduciamo con l’alimentazione è circa il 20%, ovvero 1/3, rispetto al colesterolo totale prodotto dal corpo, pari all’80%. Attraverso il cibo vengono introdotti grassi, che in seguito sono scomposti in trigliceridi e colesterolo. Il termine LDL significa Low Density Lipoprotein. Il colesterolo LDL viene chiamato colesterolo cattivo perché i suoi valori sono molto importanti da tenere sotto controllo, soprattutto per chi soffre di ipertensione, o presenta familiarità a questo tipo di patologie, per esempio parenti stretti con eventi cardiovascolari.
Quando i livelli di colesterolo LDL salgono eccessivamente, infatti, l’organismo sta suonando un campanello d’allarme: c’è qualcosa da cambiare ed è importante agire subito. Il colesterolo LDL tende a depositarsi nei vasi sanguigni innescando un processo di infiammazione che conduce alla formazione di placche ateromatose e l’occlusione delle arterie. Dalle ricerche emerge che oltre il 30% della popolazione che abita in Europa e negli Stati Uniti presenta livelli sempre più alti di trigliceridi, un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari, attualmente la prima causa di morte al mondo.
Valori di riferimento colesterolo LDL
Valori desiderabili in un adulto sano: inferiori a 100 mg/dL
Valori normali in un soggetto adulto sano: fra 100 e 129 mg/dL
Valori limite: fra 130 e 159 mg/dL
Valori alti: fra 160 e 189 mg/dL indicano elevate quantità di colesterolo
Valori molto alti: oltre 190 mg/dL
Per i soggetti esposti a un alto rischio cardiovascolare sarebbe ottimale un valore inferiore a 70 mg/dL, mentre chi è soggetto a medio rischio cardiovascolare dovrebbe tener presente un valore inferiore a 100 mg/dL. Fra i fattori di rischio cardiovascolare è importante prendere in considerazione età, sesso, abitudine al fumo, stile di vita (sedentario o attivo), ipertensione, obesità, diabete, cattive abitudini alimentari.
Colesterolo buono HDL
Il colesterolo, inglobato in lipoproteine VLDL, lipoproteina a densità molto bassa o Very Low Density Lipoprotein, raggiunge i tessuti muscolari e adiposi; le lipoproteine IDL, Intermediate Density Lipoprotein, in parte vengono assorbite dalle cellule epatiche, in parte trasformate in LDL, Low Density Lipoprotein, e rilasciate nel sangue. Il colesterolo HDL, High Density Lipoprotein, è considerato colesterolo buono, perché invece di accumularsi nel sangue come succede nel colesterolo LDL, viene trasportato nel fegato e metabolizzato, per poi essere espulso con la bile.
Come abbassare il colesterolo cattivo?
Valori eccessivamente elevati impongono una riflessione. È necessario agire immediatamente e cambiare qualcosa del nostro stile di vita: è il momento giusto per farlo! Fumi? Smettere di fumare sarà un grande passo in avanti e non solo per la salute del cuore: ti ringrazieranno pelle, denti, sistema cardiocircolatorio e respirazione.
Abbassa il consumo di grassi e zuccheri: quando si è abituati a una cucina complessa, ricca di intingoli e sughi pesanti, è importante consultare un esperto. Il nutrizionista, infatti, può indicare un percorso di cambiamento in grado di far scoprire nuovi metodi per cucinare, ingredienti differenti e sapori nuovi. Non si tratta solo di calorie, bensì di una cucina sana e saporita, in grado di mantenerci in forma e pieni di energia. Sì a frutta fresca, vegetali di stagione, tanta acqua, disintossicante e in grado di favorire la depurazione dell’organismo. Introduci nella dieta centrifugati, zuppe e creme di verdura, legumi da cucinare al vapore o preparare nelle insalate calde. Il cibo può diventare una grande medicina.