1/5 – Introduzione
Doc: Disturbo Ossessivo Compulsivo. È questo il significato dell’acronimo col quale si identifica questo tipo di disturbi. Chi è affetto da Doc solitamente è consapevole di quanto gli accade, di quanto i suoi comportamenti possano risultare non convenzionali. È proprio nella fase iniziale del Doc che familiari ed amici possono aiutare i propri cari, anche se si tratta di un compito tutt’altro che semplice. Lungo questa guida vi daremo qualche consiglio su come aiutare chi soffre di Doc.
2/5 – Parlare del problema
Il primo passo, piuttosto delicato, è quello di sollevare il problema. Per farlo occorre essere documentati, leggere articoli o libri specializzati sull’argomento, così da non commettere degli errori non solo di ordine culturale, ma anche comportamentale. Bisogna, qualora non ne fosse cosciente, fargli capire che i suoi comportamenti sono classificabili all’interno di questa patologia e che, come lui, tante altre persone affrontano lo stesso problema: questo serve a non farlo sentire solo o emarginato.
3/5 – Conoscere le cure
È importante che il vostro interlocutore sappia che vi sono delle cure psicologiche e farmacologiche per placare il disturbo e la sofferenza. Non bisogna mai mettere in ridicolo chi assume comportamenti ossessivo compulsivi, tanto meno imporre l’obbligo di smettere. Atteggiamenti di questo tipo non sono d’aiuto a chi vive il problema e l’effetto sortito è quello opposto: aumentare l’ansia, la demoralizzazione, la provocazione di stati aggressivi in soggetti già consapevoli dei propri disturbi. Solo in alcune occasioni, che esulano dalla fase acuta della patologia, se si ha confidenza con la persona che si ha davanti è possibile ironizzare un po’ sulle paure che prova chi è affetto da Doc, in modo da far comprendere l’assurdità di certe paure. Il tutto va fatto con un certo distacco e senza minimizzare i problemi che derivano dalla patologia.
4/5 – Affrontare la terapia
Se la persona si è convinta ad affrontare il percorso terapeutico, è necessario tutto il vostro sostegno, soprattutto quando ci si accorge che la terapia non dà risultati immediati. Non rendetevi mai partecipi delle sue ossessioni, ed evitate di fornire risposte troppo dettagliate alle richieste di rassicurazione, in modo da evitare che questi dubbi diventino insistenti. Continuate a comportarvi allo stesso modo, così da esporre chi è affetto da Doc alle proprie fobie e superarle col tempo. Continuate a vivere la vostra vita sociale in modo attivo, svagatevi e liberate la mente per quando dovrete affrontare momenti più difficili in relazione alle fasi acute della patologia.