1/10 – Introduzione
Una persona ansiosa non sempre è facile da gestire, visto che innanzi tutto è indispensabile dare una motivazione al suo stato e capire se si ha davanti una patologia seria o un disturbo passeggero. In certe fasi della vita, durante alcune esperienze e dopo situazioni che hanno messo a dura prova un individuo può diventare particolarmente ansioso. Molto accomuna una persona ansiosa ad un’altra che ha lo stesso problema, in base a questo si possono evidenziare cause comuni e trarne conclusioni adeguate. Di sicuro se a stare vicino all’individuo ansioso, ci sono parenti, amici o comunque persone che gli vogliono bene, la patologia sarà più facile da trattare. Si deve agire però con la massima cautela per non innescare situazioni che potrebbero aumentare l’ansia. Come aiutare una persona ansiosa?
2/10 Occorrente
- Pazienza ed empatia
3/10 – Ascoltiamo
In primo luogo, non occorre essere psicologi, per capire che ascoltare è la prima medicina. Dare parte del proprio tempo per stare vicini ad una persona ansiosa è dimostrarle il bene che si prova.
L’empatia è sentita e rassicura chi soffre di problemi di ansia di non essere giudicato, ma di avere accanto persone che giudicano, senza avere provato il malessere forte che condiziona la vita di chi è sofferente. Se davvero si vuole essere utili a chi soffre di ansia non si deve giudicare, ma mettersi nelle sue condizioni, per capire come comportarsi e come si vorrebbe che gli altri agissero, senza ergersi a giudici. Non è sufficiente conoscere come comportarsi, ma esserci e donare la propria disponibilità ad ascoltare.
4/10 – Offriamo aiuto
In genere per l’ansia non si arriva a morire, un buon psicologo, psicoterapeuta o psicoanalista può aiutare molto e fornire giuste soluzioni, che non sono solamente farmaci. Cercare lo specialista giusto ed convincere la persona ansiosa a recarsi a chiedere aiuto è già un’azione corretta. Non servono minacce, nè suppliche, la sola opera di convincimento andrà benissimo. È importante aiutare senza esaltare il problema ed amplificarlo, potrebbe essere solo una situazione passeggera.
5/10 – Manteniamo l’equilibrio
Non è facile stare vicino ed aiutare parenti o amici che soffrono di ansia. Può succedere di essere coinvolti ed avvertire lo stress della situazione in cui ci si trova. Diviene importante continuare le proprie occupazioni, non rinunciare al tempo libero ed allo svago. Gli hobby ed ogni interesse ci appassionino ci aiuteranno ad essere più forti e pronti a gestire chi soffre di ansia, senza venire inghiottiti dalla stessa patologia. I consigli degli addetti ai lavori nel settore psicologico favoriranno la nostra opera.
6/10 – Non imponiamo
Di sicuro non è il caso di improvvisarci specialisti e diagnosticare la guarigione entro breve tempo. Nei casi acuti si dovrà attendere l’effetto delle terapie, il tempo farà il resto. Piano piano, senza alcuna imposizione chi soffre di stati ansiosi capirà di ridimensionare la sua “malattia” se qualcuno gli sta vicino e lo accetta completamente.
7/10 – Informiamo
Oltre ad informarsi sugli stati ansiosi e sul modo di stare vicino a chi ne soffre, aggiorniamoci ed aggiorniamo chi ci sta accanto. Così la persona che presenta attacchi di ansia capirà ogni sintomo provato e la sua provenienza. Non avrà paura di ciò che gli sta succedendo e saprà di poter uscire dalla situazione di difficoltà.
8/10 – Non proviamo pregiudizi
Nessun pregiudizio, chi soffre di stati ansiosi, può provare sintomi che gli affetti da patologie importanti manifestano. In questo modo vengono trasmesse le richieste di aiuto al cervello, che a sua volta mette in circolo gli ormoni che stimolano lo stress. Contratture muscolari, tachicardie, difficoltà respiratorie sono sentite fisicamente e non solo immaginate da chi soffre di patologie ansiose. L’accettazione e la convivenza dell’ansia è il primo passo per guarire.
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10/10 Consigli
- Manteniamo la calma e la fiducia