1/5 – Introduzione
Gli aminoacidi ramificati, detti anche a catena ramificata, sono dei nutrienti essenziali che il corpo umano ricava dalle proteine presenti negli alimenti, in particolare nella carne, nei latticini e nei legumi; essi includono a loro volta altre sostanze come la leucina, l’isoleucina e la valina. La ramificazione si riferisce alla struttura chimica di questi amminoacidi, i quali vengono utilizzati anche in campo medico. Gli amminoacidi ramificati stimolano la formazione di proteine nei muscoli e, nella maggior parte degli individui, riducono la disgregazione muscolare. Premesso questo, vediamo come assumere questi nutrienti.
2/5 Occorrente
- Amminoacidi ramificati
3/5 – Modalità di assunzione
Gli amminoacidi ramificati vengono comunemente assunti per via orale, o somministrati per via endovenosa dagli operatori sanitari in pazienti affetti da patologie epatiche. Gli amminoacidi a catena ramificata vengono utilizzati per molte altre condizioni e possono essere assunti dagli atleti per migliorare le prestazioni atletiche, per prevenire l’affaticamento, per migliorare la concentrazione e per ridurre la rottura muscolare durante l’esercizio fisico intenso.
4/5 – Fabbisogno giornaliero
Il fabbisogno medio giornaliero stimato degli amminoacidi ramificati è di 68 mg per chilogrammo nei soggetti adulti. Per quanto riguarda invece i neonati (7-12 mesi), la dose giornaliera è di 134 mg per kg; per i bambini di età compresa da 1 a 3 anni, 98 mg/kg al giorno, mentre per la fascia di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, 81 mg/kg al giorno. Per quanto concerne la fascia di età 9-13 anni, l’assunzione giornaliera è di 81 mg/kg per i maschi e 77 mg/kg per le femmine; i ragazzi dai 14 ai 18 anni ne possono assumere 77 mg/kg al giorno e le ragazze 71 mg/kg. Gli operatori sanitari somministrano gli amminoacidi a catena ramificata per via endovenosa per l’allargamento delle vie cerebrali in seguito alle malattie del fegato, in particolare all’encefalopatia epatica.
5/5 – Controindicazioni
Gli amminoacidi ramificati sono sicuri se assunti per vie orali in modo appropriato, altrimenti potrebbero provocare alcuni effetti collaterali, come l’affaticamento e la perdita di coordinazione motoria. Inoltre, devono essere usati con cautela prima o durante le attività in cui le prestazioni dipendono dalla coordinazione motoria, come la guida. Questo perché possono anche causare problemi di stomaco, tra cui nausea, vomito, diarrea e gonfiore allo stomaco. In rari casi, possono provocare ipertensione, mal di testa o sbiancamento cutaneo.