1/6 – Introduzione
L’acido folico, anche conosciuto come vitamina B9, folato o folacina, fa parte delle vitamine del gruppo B. Come tutte le vitamine è prezioso per l’organismo, in quanto attiva l’azione dell’acido glutammico, un amminoacido stimolante del sistema immunitario, e della metionina, una delle proteine necessarie al bilanciamento del metabolismo e della crescita. Per questo motivo l’acido folico è indicato in tutti i casi di carenza, durante il periodo della gravidanza ed in presenza di eventuali anemie. Come ottimizzare l’efficacia vitaminica dell’acido folico? Di sicuro, attraverso una corretta integrazione. Vediamo insieme come assumerlo, quando e perché.
2/6 – Con una dieta equilibrata
Una dieta equilibrata è fondamentale per l’assunzione regolare di acido folico. I cibi che ne contengono in maggiore quantità sono verdure, legumi, frutta secca ed alcuni derivati dei cereali. Integrare questi alimenti nell’alimentazione quotidiana, con un occhio di riguardo al metodo di cottura e di conservazione, è fondamentale per ricoprire il fabbisogno giornaliero di acido folico. Il loro consumo regolare previene i danni da carenza di acido folico, fra cui perdita di capelli, stanchezza e spossatezza.
3/6 – Con il lievito di birra
Il lievito di birra ha un elevato contenuto di proteine, pochissimi grassi e zuccheri a lento rilascio. In particolare è ricco di acido folico. Per soddisfare il fabbisogno giornaliero di acido folico è possibile assumere il lievito di birra sotto forma di compresse o polvere liofilizzata. L’integrazione di tale alimento nella dieta contribuisce alla produzione di globuli rossi contro la debolezza generata dalla presenza di anemia. Inoltre, rappresenta un ottimo alleato nella lotta ai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, e nella fortificazione della chioma.
4/6 – Con gli integratori
L’assunzione di acido folico può avvenire anche mediante gli integratori vitaminici disponibili in commercio. In questo caso, è fondamentale il consiglio del medico di fiducia o del farmacista, in base al fabbisogno individuale. La quantità di assunzione giornaliera, infatti, varia in base all’età, allo stato di salute, ed in presenza di gravidanza. Una donna incinta ed in fase di allattamento, per esempio, deve integrare la quantità di acido folico previsto per gli adulti, in quanto il fabbisogno aumenta esponenzialmente. Lo stesso parametro viene utilizzato per la cura di alcune patologie, in caso di elevata presenza di omocisteina nel sangue, e di microcitemia.
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6/6 Consigli
- Evitate il fai da te