1/4 – Introduzione

La pressione oculare viene determinata dall’equilibrio tra la produzione di liquido prodotto all’interno dell’occhio, chiamato umor acqueo, ed il suo ricambio. L’umor acqueo viene continuamente prodotto ed assorbito; ciò consente di mantenere la pressione stabile e fisiologica. In condizioni normali il ciclo continuo di produzione e riassorbimento garantisce un’ottimale visione. Quando il circolo dell’umor acqueo viene alterato da una qualsiasi causa la pressione intraoculare può salire oltre il normale. In questo caso rappresenta un rischio per la vista del soggetto. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette informazioni su come controllare la pressione oculare.

2/4 – Tonometria

È la tecnica che viene utilizzata comunemente per la misurazione della pressione interna dell’occhio. Esistono due tipi di tonometria: ad applanazione e senza contatto. La prima richiede l’uso di una lampada a fessura, con l’ausilio di fluoresceina sotto anestesia topica. Le misure vanno prese per entrambi gli occhi in almeno 2/3 occasioni. I valori che si ottengono devono essere rapportati alla tachimetria centrale (misura dello spessore corneale). La tonometria senza contatto calcola la pressione intraoculare mediante un getto d’acqua diretto alla superficie corneale. Con questa tecnica nessun dispositivo viene a contatto con l’occhio, ma non è considerata precisa.

3/4 – Gonioscopia

Questa indagine si usa per esaminare lo spazio che è compreso tra l’iride e la cornea, a livello dell’angolo anatomico. Cioè dove sono presenti i canali di deflusso dell’umor acqueo. L’oculista non riesce a vedere l’angolo di drenaggio guardando direttamente la parte anteriore dell’occhio. Allora deve utilizzare una lente a specchio. Questo test è fondamentale per determinare se gli angoli di drenaggio sono aperti, ridotti oppure chiusi. La gonioscopia in sostanza serve anche per verificare se ci sono altre situazioni che possono causare un’elevata pressione oculare.

4/4 – Oftalmoscopia

È una tecnica che dà all’oculista la possibilità di esaminare le strutture che sono presenti nella parte posteriore dell’occhio (fondo oculare). L’oftalmoscopio è uno strumento che proietta sulla retina un fascio di luce attraverso la pupilla. Il test fornisce informazioni dettagliate sulle strutture oculari interne, con particolare attenzione al nervo ottico. Infine, si può effettuare un esame del campo visivo. Con questo test si può controllare la visione periferica oppure laterale. Esso consente di escludere eventuali difetti del campo visivo.

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