1/5 – Introduzione
Per lo più localizzate nella regione anale, le ragadi sono un’ulcerazione mucoepidermica longitudinale e di aspetto ovale, situate nella porzione più esterna del canale anale, sul fondo di una sua plicatura radiale. La sede più colpita è la parte posteriore, che ne risulta affetta nel 90% dei casi. Tra i fattori chiamati in causa, hanno sicuramente importanza la stipsi, anche come meccanismo diretto provocato dalle masse fecali dure, la stasi venosa (in particolare le emorroidi) e le infiammazioni locali (tromboflebiti, ascessi perianali e criptiti). Si distinguono due tipi di ragadi, quelle acute e quelle che invece sono croniche. Nel primo caso, i sintomi non durano più di sei settimane, salvo casi particolari. Nel secondo, invece, persistono oltre il mese e mezzo. Durante la fase iniziale, le ragadi anali si possono curare con dei semplici rimedi naturali. Vediamo insieme come, in questa utile guida.
2/5 Occorrente
- dieta a base di fibre
- 2 litri di acqua al giorno
- erbe officinali
- Unguenti
3/5 – Assumere fibre e bere molta acqua
Come prima cosa, le fibre rappresentano in assoluto il migliore rimedio naturale per la cura delle ragadi anali. In tavola, infatti, non dovrebbero mai mancare: pane e riso integrale, pasta, avena, fagioli, lenticchie, frutta e verdura fresca. L’introduzione nella dieta quotidiana andrà effettuata gradualmente, per evitare crampi intestinali e la sgradevole sensazione di gonfiore allo stomaco. Oltre a ciò, bere due litri di acqua minerale naturale al giorno, aiuterà a mantenere costante l’idratazione dell’organismo e favorirà l’evacuazione delle feci.
4/5 – Effettuare impacchi a base di erbe
Prima di passare alla chirurgia, che dovrebbe comunque essere presa in considerazione soltanto come ultima spiaggia, potrebbe tornare utile un confronto tra medico ed erborista, per trovare la cura più adatta e per alleviare i sintomi più fastidiosi. Particolarmente indicata è la radice di Consolida fresca, schiacciata ed applicata sulla ragade per l’intera notte, per almeno 15 giorni. Molto utili, sono anche gli impacchi ed i bagni locali effettuati con l’infuso di Camomilla, Echinacea o Arnica, oppure con il decotto di corteccia di Quercia. La soluzione migliore è abbinare queste soluzioni, in maniera tale da ottenere una guarigione più rapida e duratura da questo fastidiosissimo disturbo.
5/5 – Sperimentare la fitoterapia cinese
La fitoterapia cinese, grazie alla sua millenaria esperienza, offre una vasta gamma di bagni di vapore, cataplasmi, ed unguenti di vari tipi per curare le ragadi anali. Gli estratti secchi vengono sapientemente trasformati in gel per uso topico. Questi rimedi del tutto naturali hanno un potente effetto terapeutico. Il Radix Ginseng o il Ren Ehen hanno un forte potere antiossidante. L’applicazione di questo gel apporta un immediato senso di benessere e sollievo, agendo sulle lesioni con prontezza.