1/6 – Introduzione
Pediculosi e forfora sono affezioni del cuoio capelluto completamente differenti. Tuttavia, possono facilmente confondersi a uno sguardo superficiale. Entrambe si manifestano con la presenza di minuscole tracce biancastre sul capo e sui capelli. La forfora proviene dalla desquamazione del cuoio capelluto. La pediculosi è un’infestazione parassitaria.
I pidocchi producono le lendini. Sono uova piccole come i granelli di forfora. Saper distinguere la forfora dalle uova di pidocchi è importante. Così facendo, si limita la gravità dell’infestazione e la possibilità di contagio.
Non è possibile prevenire la pediculosi, occorre trattarla adeguatamente. Questo fenomeno fastidioso si verifica in ambienti affollati e surriscaldati, come scuole e altre istituzioni comunitarie. Una volta accertata la presenza di pidocchi, occorre intervenire con adeguati trattamenti, sia farmacologici che naturali.
2/6 Occorrente
- Shampo antiparassitario
- Pettine a denti stretti
- Aceto da risciacquo
3/6 – Esaminare una ciocca alla volta
Un problema rende particolarmente difficile distinguere la forfora dai pidocchi. Questi ultimi, infatti, hanno la capacità di fuggire alla luce. Questo porta, la maggior parte delle volte che li si cerca muovendo i capelli, a una loro fuga in altre zone. Pertanto, bisogna esaminare una ciocca alla volta. Si adopera un pettine dotato di denti molto stretti. Si passa sulla chioma e poi si scuote sul lavandino. Per distinguere meglio la forfora dai pidocchi, effettuare il controllo dopo aver lavato i capelli. Il passaggio del pettine specifico scorrerà più agevolmente.
4/6 – Controllare dietro le orecchie e sulla nuca
Sia in presenza di forfora che di pidocchi, il primo sintomo è il prurito. Quello dei pidocchi è più intenso, ma ben localizzato. Esso parte con una sensazione di solletico fino ad arrivare a manifestazioni più dolorose. In entrambi i casi si ha la formazione di piccoli granelli bianchi. Le uova di pidocchio, tuttavia, si attaccano al singolo capello. Inoltre, la forfora è presente su tutta la superficie del cuoio capelluto. Le uova di pidocchi si diffondono principalmente dietro le orecchie e sulla nuca. In queste aree la temperatura è costante e costituisce l’ambiente ideale per il parassita.
5/6 – Controllare la presenza di macchie di sangue
La forfora non lascia macchie di sangue sul cuoio capelluto. Ciò può accadere, invece, con la puntura dei pidocchi. Per eliminare le tracce di forfora basta utilizzare uno shampoo specifico. Le uova di pidocchio si rimuovono solo con un pettine a denti stretti. Con la crescita dei capelli la forfora rimane sul cuoio capelluto. Le uova dei pidocchi tendono a seguire la crescita, spostandosi in zone più esterne.
A un esame attento, le uova di pidocchi si possono distinguere dalla forfora per via del loro aspetto traslucido e tondeggiante.
Un ottimo rimedio che evita il permanere delle lendini è il risciacquo dei capelli con dell’aceto. Esso crea una patina protettiva che impedisce alle uova di aggrapparsi al fusto capillare.
6/6 Consigli
- Per limitare la gravità dell’infestazione, controllare quotidianamente il cuoio capelluto
- Adoperare l’aceto da risciacquo per impedire alle lendini di attaccarsi al capello