Se c’è una certezza a questo mondo è che le persone sono sempre pronte a giudicarci e a esprimere pareri (spesso non richiesti). Le critiche non sono negative, anzi al contrario possono aiutarci a crescere. Il problema sorge di fronte alle critiche distruttive e tossiche, alle quali dobbiamo imparare in qualche modo a diventare resistenti.
Dover sentenziare a tutti i costi è una pratica comune a molti e ci può mettere in seria difficoltà. Perché ben venga il parere di una persona che amiamo o di cui abbiamo stima, un appunto che può essere il principio di un nostro miglioramento.
Ma i vari “stai sbagliando”, “sei un buono a nulla”, “mi hai deluso” non ci aiutano a crescere. Ci feriscono, condizionano la nostra vita e ci convincono che davvero non valiamo niente. Per questo dobbiamo diventare resistenti alle critiche distruttive. Per il nostro bene.
Prendi le critiche per ciò che sono realmente
Se vogliamo diventare resistenti alle critiche distruttive, per prima cosa dobbiamo imparare a prenderle per ciò che sono realmente. Qualsiasi cosa ci venga detta – che si tratti di un giudizio su qualcosa che abbiamo fatto o di un complimento – resta sempre e solo il pensiero di qualcun altro.
È vero che le critiche che arrivano dalle persone a cui vogliamo più bene, dagli amici o anche dal partner hanno un grande peso nel nostro cuore, ma cerchiamo di ridimensionarle. Siamo noi a dare potere a questi giudizi fini a sé stessi e non dobbiamo permettere che accada!
Ricorda quanto vali
Le critiche distruttive sono lo strumento prediletto di chi vuole manipolare gli altri, approfittando delle insicurezze o della scarsa autostima di chi gli sta intorno. Anzi, i manipolatori cercano proprio persone più “deboli” per esercitare il loro controllo su di esse. È così che si sentono gratificati e soddisfano la loro sete di potere.
Non trovate che siano meschini? Anche per questo dobbiamo assolutamente imparare a diventare resistenti alle critiche distruttive, per non dare a queste persone il totale controllo della nostra esistenza. Ricordate sempre chi siete e quanto valete e, quando vi sentite sopraffatti, chiudete per un momento gli occhi e cominciate a elencare nella vostra mente i vostri pregi, ciò che vi rende speciali.
Prendi le distanze dai criticatori seriali
Non è semplice, ce ne rendiamo conto. Prendere le distanze significa letteralmente allontanare chi ci critica pesantemente, farlo fisicamente se necessario, e quando ci riferiamo a persone che fanno parte della nostra vita, della famiglia, della nostra vita sentimentale diventa complicato.
Ma fermatevi un attimo a pensare. Chi ci ama veramente farebbe mai qualcosa per ferirci? Chi afferma di volerci bene o di avere stima nei nostri riguardi, potrebbe mai cercare in ogni modo di demolirci e farci precipitare nel baratro delle nostre paure e insicurezze? Già, la risposta è “no”. Con le loro critiche tossiche e distruttive stanno solo dimostrando di non avere a cuore il nostro bene.
La solitudine è tua amica
Una delle nostre paure più grandi è restare da soli. Fa parte della nostra natura, siamo “animali sociali” in fondo e ci spaventa a morte pensare di vivere un’esistenza isolati dagli altri. Eppure dovremmo ricrederci.
Quanto può valere una relazione tossica con un partner che non ci apprezza e fa di tutto per buttarci giù? Cosa c’è da guadagnare in amici (o presunti tali) che ci guardano dall’alto in basso come se non valessimo niente e che non perdono occasione per ricordarcelo? Non sarebbe meglio per noi stessi tagliare i ponti con chi è sempre pronto a spararci addosso una pioggia di critiche distruttive che pian piano ci annientano?
Ecco perché dobbiamo imparare a riconciliarci con la solitudine. È una parola che spaventa, ma al contempo un’amica che ci consente di riflettere, prendere le distanze dalle brutture della vita, capire noi stessi e chi ci circonda.
Guarda dentro di te
Guardare dentro noi stessi è un compito arduo che spesso – non possiamo negarlo – cerchiamo di evitare con tutte le nostre forze. Dentro al nostro cuore si annidano ricordi che fanno male, amori che ci hanno deluso, fallimenti che ci hanno mortificato. Ma non dimentichiamo che sempre lì, nascosti in un angolo, ci sono tante cose belle a cui dovremmo pensare più spesso.
Se non impariamo ad amarci in modo limpido e senza essere noi per primi i peggiori critici di noi stessi, come possiamo diventare resistenti alle critiche distruttive degli altri? Abbiamo bisogno dell’approvazione di chi ci circonda, di ricevere attestati di stima e affetto. Ma non è e non può essere tutto.
Dobbiamo avere stima di noi stessi, riconoscere le nostre qualità così come i difetti, capire che sbagliare è umano e che non siamo alieni infestanti del Pianeta Terra. Soltanto allora potremo davvero volare una spanna sopra le critiche tossiche e distruttive e diventarne completamente immuni.