È il momento di mettere via i vestiti estivi. Non farti prendere dal panico, segui i consigli dei nostri esperti. Per lavare e custodire i capi che ami di più con prodotti efficaci ma salva-ambiente.
Per Rossella Molaschi, autrice di Il manuale delle pulizie. Per una casa splendente e un guardaroba senza macchia (Edizioni Altroconsumo), occhio ai detersivi che, è vero, puliscono ma “sporcano” l’ambiente.
Eppure per ridurre l’inquinamento di fiumi, laghi e mari basterebbe seguire pochi consigli. Per esempio, preferisci le confezioni in materiale riciclabile o, meglio ancora, i prodotti “alla spina”.
«Per risparmiare detersivo» dice l’esperta «ma anche acqua ed elettricità, fai la lavatrice solo a pieno carico. In caso di macchie ostinate, tratta il tessuto prima del lavaggio (ottimo il sapone di Marsiglia), invece di aumentare quantità di detergente o temperatura: un lavaggio a 90° consuma energia due volte e mezzo in più di uno a 30°-40° gradi.
E non superare le dosi indicate in etichetta: oltre a inquinamento e maggior costo, si ottiene un bucato mal sciacquato perché le lavatrici di nuova generazione usano meno acqua».
Altra buona norma è di non scegliere prodotti facendosi guidare dalla profumazione.
«Questi aromi» precisa Rossella Molaschi «non migliorano le prestazioni del detersivo, non sono biodegradabili e possono avere proprietà allergizzanti».
Attenzione anche a quelle versioni che promettono il “bianco più bianco”. «Possono contenere sbiancanti ottici e azzurranti» spiega l’esperta. «Sono le sostanze che si attaccano alle fibre ed esaltano il candido riflettendo maggiormente la luce ma non puliscono più profondamente i tessuti. Il loro impatto ambientale è molto pesante perché poco biodegradabili. Inoltre hanno un effetto cancerogeno sui pesci».
Se, invece, vuoi smacchiare un capo bianco, non usare la candeggina ma il percarbonato. «È uno sbiancante ecocompatibile, non inquinante e svolge allo stesso tempo un’azione sia detergente sia sbiancante» dice Rossella Molaschi.
Ultima raccomandazione, non usare l’ammorbidente: potrebbe favorire la formazione di muffa. E poi, una piccola fatica rimandata: non c’è bisogno di stirare i capi pronti per il cambio, lo farai quando arriverà il momento di tirarli di nuovo fuori.
«Quando riponi gli abiti, ricordati di profumarli e proteggerli da tarme e acari con sacchettini di tulle che contengano fiori di lavanda (puoi potenziarne l’effetto con qualche goccia di olio essenziale) oppure alloro, cannella, chiodi di garofano e grani di pepe. Ma funzionano benissimo anche le palline di legno di cedro» conclude la nostra esperta.
Le mosse per avere un guardaroba perfetto
1. Spolvera con un panno l’interno dell’armadio, dove riporrai tutto.
2. Separa quello che appendi da ciò che pieghi: tra i primi, vestiti, gonne, pantaloni. Tra i secondi, magliette, parei, costumi.
3. Appendi cercando di non caricare troppi capi sulla stessa gruccia: ti sarà più facile localizzare quello che cerchi al prossimo cambio di stagione.
4. Le più precise infileranno i vestiti appesi in copriabiti o buste di plastica. Per proteggerli dalla polvere (Non sei tra queste? Passa senza sensi di colpa al punto 5).
5. Gli indumenti piegati vanno riposti in cassetti, fondo dell’armadio (impilati non più di 5 per volta, però) o in scatole (perfette se trasparenti, così vedi subito il contenuto).
6. Metti tutti i costumi nello stesso cassetto (o scatola) ma tieni a portata di mano un modello intero: quest’inverno potresti averne bisogno per terme o Spa.
7. Ottimo il sottovuoto! I sacchetti (li trovi nei casalinghi o nei supermercati più forniti) sono dotati di valvole con cui svuotare l’aria azionando l’aspirapolvere. Con questo sistema guadagni un bel po’ spazio e crei una barriera invalicabile per polvere, muffa, acari e umidità.
8. Non dimenticare sandali e zoccoli. Infila ogni paio tacco con punta: guadagnerai spazio prezioso nella scarpiera.