1/7 – Introduzione

Sembra assurdo ma la ricotta ha proprietà antinfiammatorie e non solo! Prima di tutto, bisogna sottolineare che la ricotta non è un formaggio ma un latticino, infatti per la sua produzione non vengono usate le proteine del latte, ma il siero ottenuto durate il processo di caseificazione. Tutti conoscono la ricotta come alimento ma pochi conoscono il suo utilizzo in ambito terapeutico. L’impacco di ricotta è decongestionante ma anche un reidratante, mucolitico, antispastico e calmante. La ricotta oltre a rilevarsi un’ottimo disinfiammante, è in grado di agire sull’organismo come revulsivo ovvero è in grado di estrarre le tossine dall’organismo. Questo impacco, tenuto tutta la notte, lavora sui ristagni di catarro bronchiale e intestinale, ma sui bronchi andrà applicato tiepido e quindi è consigliabile scaldarlo a bagnomaria. Anche per i problemi cardiaci è un toccasana! Specialmente per le aritmie e tachicardie ma non va applicato freddo.
La ricotta si può paragonare, per le sue proprietà terapeutiche, all’impacco di argilla ma in realtà è molto più efficace in quanto la caseina penetra più in profondità svolgendo una grande azione osmotica. Viene utilizzato per faringiti, tonsillite, congiuntiviti, disturbi alla tiroide, otiti, gonfiore alle gambe e contusioni. Qui spiegherò come fare un impacco di ricotta.

2/7 Occorrente

  • Ricotta magra
  • Un recipiente
  • Una forchetta
  • Un cucchiaio in legno
  • Panni in cotone
  • coperta o sciarpa di lana
  • Fogli di giornale

3/7 – Primo passaggio

Comprate della ricotta magra, non mascarponata o aggiunta di latte o panna. Mettetela in un recipiente e schiacciatela con la forchetta, aggiungete dell’acqua a temperatura ambiente in modo che la ricotta diventi cremosa. Non dev’essere ne troppo liquida ne troppo solida, dovete ottenere una crema spalmabile.

4/7 – Secondo passaggio

A seconda della zona da trattare, scegliete un panno che possa coprire tutta l’area. Consiglio di usare un telo in cotone oppure lino e sconsiglio di usare tessuti sintetici o troppo spessi. Il miglior tessuto, a mio avviso, è il lino.
A questo punto, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, stendete l’impasto sul telo dallo strato di circa 2 cm.

5/7 – 3 Passaggio

Applicate l’impacco a contatto con la pelle sulla zona interessata, lasciando esternamente il telo. A questo punto, prendete un giornale e mettetelo sopra il telo, questo aiuterà ad assorbire l’umidità in eccesso. Prendete altri due panni: uno in cotone e uno in lana. Mettete prima quello in cotone sopra il giornale e infine, completate l’applicazione isolando termicamente coprendo con una coperta di lana.

6/7 – Quarto passaggio

Lasciate l’impacco in posa dalle sei alle otto ore. Scorso il tempo, rimuovete il cataplasma e frizionate la zona interessata con acqua fredda. Alcune volte, quando la ricotta viene rimossa, si può notare dell’odore sgradevole spesso legato alla quantità di tossine assorbite.
Se la parte trattata è la gola, potete finire il trattamento massaggiando della crema al timo. Se invece, avete fatto questo trattamento a causa di una contusione consiglio di usare una crema all’arnica.

7/7 Consigli

  • Non usare tessuti sintetici
  • Non usare tessuti spessi
  • Usate un panno in lino
  • Applicate l’impacco lontano dalla digestione